Il periodo di sviluppo tra l’infanzia e la prima adolescenza è particolarmente complesso per bambini/e e ragazzi/e che si allontanano volontariamente dalle opportunità di interazione sociale (i.e., socialmente ritirati, Rubin et al.,2009). Questo li porta a passare più tempo di quanto atteso da soli, proprio nel momento in cui le interazioni con i pari diventano una parte sempre più importante nella vita di bambini/e e adolescenti e possono influenzare il loro sviluppo socio-emotivo (Bukowski et al.,2020). L’obiettivo del presente studio è comprendere le associazioni tra motivazioni al ritiro sociale (i.e., timidezza e disinteresse sociale), esperienze connesse al tempo passato da soli (i.e., solitudine e aloneliness – ovvero i sentimenti negativi derivanti dalla percezione di non passare abbastanza tempo da soli), ed esiti socio-emotivi(i.e., ansia sociale e depressione) in N=459 bambini/e e ragazzi/e dagli 8 ai 14 anni(Metà=11.24, DS =1.66), che hanno compilato un questionario online self-report. I risultati emersi dalla path analysis rivelano come le differenti motivazioni al ritiro sociale sono associate a differenti esperienze che, a loro volta, sono associate a diversi esiti socio-emotivi. Nello specifico, la solitudine media l’associazione tra timidezza e ansia e depressione. Contrariamente, l’aloneliness media l’associazione tra disinteresse sociale e depressione. Infine, è stato testato il ruolo moderatore dell’età. Questo studio è il primo, nel contesto italiano, ad approfondire il recente costrutto di aloneliness (Coplan et al.,2019). Una maggiore conoscenza delle diverse esperienze connesse al passare il tempo da soli (solitudine vs. aloneliness) potrebbe migliorare lo sviluppo socio-emotivo di bambini/e e ragazzi/e socialmente ritirati.
“Stare da soli”: Motivazioni ed esperienze nell’infanzia e nella prima adolescenza / Brunetti, M.; Sette, S.; Laghi, F.; Longobardi, E.. - (2023). (Intervento presentato al convegno "Tre anni di RID cosa ci ha insegnato la ricerca in dialogo?" tenutosi a Sapienza Università di Roma).
“Stare da soli”: Motivazioni ed esperienze nell’infanzia e nella prima adolescenza.
Brunetti M.;Sette S.;Laghi F.;Longobardi E.
2023
Abstract
Il periodo di sviluppo tra l’infanzia e la prima adolescenza è particolarmente complesso per bambini/e e ragazzi/e che si allontanano volontariamente dalle opportunità di interazione sociale (i.e., socialmente ritirati, Rubin et al.,2009). Questo li porta a passare più tempo di quanto atteso da soli, proprio nel momento in cui le interazioni con i pari diventano una parte sempre più importante nella vita di bambini/e e adolescenti e possono influenzare il loro sviluppo socio-emotivo (Bukowski et al.,2020). L’obiettivo del presente studio è comprendere le associazioni tra motivazioni al ritiro sociale (i.e., timidezza e disinteresse sociale), esperienze connesse al tempo passato da soli (i.e., solitudine e aloneliness – ovvero i sentimenti negativi derivanti dalla percezione di non passare abbastanza tempo da soli), ed esiti socio-emotivi(i.e., ansia sociale e depressione) in N=459 bambini/e e ragazzi/e dagli 8 ai 14 anni(Metà=11.24, DS =1.66), che hanno compilato un questionario online self-report. I risultati emersi dalla path analysis rivelano come le differenti motivazioni al ritiro sociale sono associate a differenti esperienze che, a loro volta, sono associate a diversi esiti socio-emotivi. Nello specifico, la solitudine media l’associazione tra timidezza e ansia e depressione. Contrariamente, l’aloneliness media l’associazione tra disinteresse sociale e depressione. Infine, è stato testato il ruolo moderatore dell’età. Questo studio è il primo, nel contesto italiano, ad approfondire il recente costrutto di aloneliness (Coplan et al.,2019). Una maggiore conoscenza delle diverse esperienze connesse al passare il tempo da soli (solitudine vs. aloneliness) potrebbe migliorare lo sviluppo socio-emotivo di bambini/e e ragazzi/e socialmente ritirati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.