Introduzione: L’obiettivo è realizzare uno studio di coorte per valutare il cambiamento nel tempo dello stato di salute nell’ambito dello screening citologico per il carcinoma della cervice uterina della popolazione target residente nel territorio dell’ASL Roma A. Il medesimo cluster di donne verrà seguito con cadenza triennale. Metodi: La popolazione target è rappresentata dalle circa 8.000 donne , afferenti ogni anno ai consultori dell’ASL Roma A per effettuare lo screening del tumore del collo dell’utero. Per la raccolta dei dati è stato utilizzato un questionario strutturato nelle seguenti aree di interesse: stato di salute generale (Questionario SF12), malattie croniche e farmaci e variabili di esposizione quali abitudini alimentari, attività fisica, consumo di tabacco. Risultati: Ad Aprile 2015 attuale sono state arruolate circa 160 donne (età compresa fra 25 e 64 anni) ,di cui circa il 59 % risulta essere coniugato e genitore. Il livello educativo è medio-alto (il 47% è in possesso di una laurea) e la professione più rappresentata è quella dell’impiegato. Il 30% del campione afferma di essere attuale fumatore ed il 55% si definisce con uno stato di salute buono e dichiara di non assumere medicinali se non raramente. Il consumo di alcolici è riferito solo da una minoranza (circa il 24%), mentre le abitudini alimentari sono molto varie ma solo il 20 % introduce frutta e verdura nella propria dieta più di 2 volte al giorno mediamente. Conclusioni. E’ importante individuare quei fattori di rischio associati ad una maggiore probabilità di progressione in neoplasia, per sviluppare strategie di prevenzione adeguate, come si propone di fare lo studio di coorte in oggetto. E ’ormai noto e diversi gli studi epidemiologici che lo attestano, come fumo, scarsa attività fisica e basso consumo di frutta e verdura siano associati con un aumentato rischio cardiovascolare e diversi tipi di tumore. Dichiarazioni di conflitti di interesse: nessuno

Valutazione dei cambiamenti dello stato di salute: studio di coorte in donne afferenti ai consultori di una grande ASL di Roma per lo screening del tumore del collo dell’utero / Sinopoli, Alessandra; Boggi, R; Unim, BRIGID ANDOUNIMYE; Miccoli, S; Massimi, Azzurra; Giraldi, Guglielmo; Bussu, T; Di Prima, A; Innocenzi, F; LA TORRE, Giuseppe. - In: S.It.I. - Società Italiana di Igiene. - ELETTRONICO. - Abstract book 48° Congresso Nazionale SItI 2015:(2015), pp. 279-279. (Intervento presentato al convegno 48° Congresso Nazionale SItI 2015. Alimentare la Salute tenutosi a Milano nel 14-17 Ottobre 2015).

Valutazione dei cambiamenti dello stato di salute: studio di coorte in donne afferenti ai consultori di una grande ASL di Roma per lo screening del tumore del collo dell’utero

SINOPOLI, ALESSANDRA;UNIM, BRIGID ANDOUNIMYE;MASSIMI, AZZURRA;GIRALDI, GUGLIELMO;LA TORRE, Giuseppe
2015

Abstract

Introduzione: L’obiettivo è realizzare uno studio di coorte per valutare il cambiamento nel tempo dello stato di salute nell’ambito dello screening citologico per il carcinoma della cervice uterina della popolazione target residente nel territorio dell’ASL Roma A. Il medesimo cluster di donne verrà seguito con cadenza triennale. Metodi: La popolazione target è rappresentata dalle circa 8.000 donne , afferenti ogni anno ai consultori dell’ASL Roma A per effettuare lo screening del tumore del collo dell’utero. Per la raccolta dei dati è stato utilizzato un questionario strutturato nelle seguenti aree di interesse: stato di salute generale (Questionario SF12), malattie croniche e farmaci e variabili di esposizione quali abitudini alimentari, attività fisica, consumo di tabacco. Risultati: Ad Aprile 2015 attuale sono state arruolate circa 160 donne (età compresa fra 25 e 64 anni) ,di cui circa il 59 % risulta essere coniugato e genitore. Il livello educativo è medio-alto (il 47% è in possesso di una laurea) e la professione più rappresentata è quella dell’impiegato. Il 30% del campione afferma di essere attuale fumatore ed il 55% si definisce con uno stato di salute buono e dichiara di non assumere medicinali se non raramente. Il consumo di alcolici è riferito solo da una minoranza (circa il 24%), mentre le abitudini alimentari sono molto varie ma solo il 20 % introduce frutta e verdura nella propria dieta più di 2 volte al giorno mediamente. Conclusioni. E’ importante individuare quei fattori di rischio associati ad una maggiore probabilità di progressione in neoplasia, per sviluppare strategie di prevenzione adeguate, come si propone di fare lo studio di coorte in oggetto. E ’ormai noto e diversi gli studi epidemiologici che lo attestano, come fumo, scarsa attività fisica e basso consumo di frutta e verdura siano associati con un aumentato rischio cardiovascolare e diversi tipi di tumore. Dichiarazioni di conflitti di interesse: nessuno
2015
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/930571
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