La tesi propone un quadro ampio e approfondito della storiografia italiana dedicata all’arte bizantina a cavallo tra Otto e Novecento, con un’attenzione particolare rivolta al panorama culturale – italiano e internazionale ad un tempo – di Roma. Attraverso un rigoroso spoglio dei contributi scientifici e un’indagine mirata della documentazione d’archivio, il lavoro ha inteso descrivere i processi storico-culturali che hanno segnato in Italia la nascita e il consolidarsi di un approccio sistematico allo studio delle arti di Bisanzio, in un arco cronologico compreso tra l’ultimo trentennio del XIX secolo e il primo trentennio del XX. Come punto di partenza, si è scelta la pubblicazione della Storia dell’arte cristiana nei primi otto secoli della Chiesa del gesuita Raffaele Garrucci (Prato 1872-1881): la prima trattazione moderna in lingua italiana incentrata sulla produzione artistica altomedievale, che introduceva nel novero ancora generico dell’‘arte cristiana’ un congruo numero di materiali d’origine bizantina. Come termine ultimo si è considerato il 1936, anno del V Congresso Internazionale di Studi Bizantini, svoltosi presso l’Università di Roma: un evento che segna il riconoscimento ufficiale - per quanto ancora problematico - della disciplina a livello nazionale.
Lo studio dell'arte bizantina a Roma e in Italia tra '800 e '900. Un nuovo indirizzo della storiografia nel contesto europeo / Gasbarri, Giovanni. - (2013 Jun 21).
Lo studio dell'arte bizantina a Roma e in Italia tra '800 e '900. Un nuovo indirizzo della storiografia nel contesto europeo
GASBARRI, GIOVANNI
21/06/2013
Abstract
La tesi propone un quadro ampio e approfondito della storiografia italiana dedicata all’arte bizantina a cavallo tra Otto e Novecento, con un’attenzione particolare rivolta al panorama culturale – italiano e internazionale ad un tempo – di Roma. Attraverso un rigoroso spoglio dei contributi scientifici e un’indagine mirata della documentazione d’archivio, il lavoro ha inteso descrivere i processi storico-culturali che hanno segnato in Italia la nascita e il consolidarsi di un approccio sistematico allo studio delle arti di Bisanzio, in un arco cronologico compreso tra l’ultimo trentennio del XIX secolo e il primo trentennio del XX. Come punto di partenza, si è scelta la pubblicazione della Storia dell’arte cristiana nei primi otto secoli della Chiesa del gesuita Raffaele Garrucci (Prato 1872-1881): la prima trattazione moderna in lingua italiana incentrata sulla produzione artistica altomedievale, che introduceva nel novero ancora generico dell’‘arte cristiana’ un congruo numero di materiali d’origine bizantina. Come termine ultimo si è considerato il 1936, anno del V Congresso Internazionale di Studi Bizantini, svoltosi presso l’Università di Roma: un evento che segna il riconoscimento ufficiale - per quanto ancora problematico - della disciplina a livello nazionale.File | Dimensione | Formato | |
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