«Non-standard: esperienza, interpretazione, conoscenza. Intervista a Daniele Nigris»

The interview to Daniele Nigris gives us the opportunity to take stock of some dichotomies considered irreducible in the social sciences from a technical and methodological point of view: “objective” vs. “subjective”, “quantity” vs. “quality”, and, in particular, “standard” vs. “non-standard”. The focus is not on the techniques in themselves, but on the epistemological and gnoseological issues that the procedures for collecting and analyzing data necessarily imply. After drawing an analytic picture of the evolution of the dichotomy standard/non-standard, Nigris highlights its limits and opportunities, and he concludes with a reflection on the damage which methodological carelessness has produced and continues to produce among the new generations of social science researchers.

L’intervista a Daniele Nigris offre l’opportunità di fare il punto su alcune dicotomie considerate irriducibili nelle scienze sociali sul piano tecnico-metodologico: “oggettivo” vs. “soggettivo”, “quantità” vs. “qualità”, ma soprattutto “standard” vs. “non-standard”. L’attenzione è qui rivolta non alle tecniche in sé, quanto alle questioni epistemologiche e gnoseologiche che le procedure di rilevazione e di analisi dei dati necessariamente chiamano all’attenzione. Dopo aver ricostruito le principali linee evolutive della dicotomia standard/non-standard, Nigris ne evidenzia i limiti e le opportunità, concludendo con una riflessione sui guasti che il pressappochismo metodologico ha prodotto nelle scienze sociali e continua a produrre nelle nuove generazioni di ricercatori.