La sicurezza degli alimenti è giustamente intesa come un pre-requisito, cioè come un elemento preliminare alla qualità, senza il quale nessuno degli altri requisiti avrebbe senso. Essa è direttamente correlata a diversi fattori di rischio quali: sostanze tossiche xenobiotiche, sostanze tossiche naturali, contaminanti di natura biologica, allergeni, prodotti derivanti dal danno termico ed ossidativo, eccessivo consumo di alcuni additivi alimentari. In relazione alla conoscenza e valutazione di questi fattori di rischio risulta importante lo studio di queste molecole dal punto di vista della loro determinazione analitica per la tutela della salute del consumatore Tra i contaminanti naturali, le ammine bioattive sono composti azotati classificabili in base al meccanismo di formazione e alle funzioni biologiche. Quando la loro origine deriva dai corrispondenti amminoacidi precursori in seguito a processi di decarbossilazione enzimatica, sono chiamate “biogene”. Tali composti possono produrre effetti nocivi sulla salute e numerosi criteri di valutazione della qualità alimentare sono basati sulla loro determinazione. Lo scopo del lavoro è stato la determinazione quantitativa di 8 ammine bioattive (putrescina, cadaverina, istamina, tiramina, triptamina, serotonina, spermidina e spermina) in prodotti a base di pomodoro (diverse tipologie di passata, ketchup e doppio concentrato) utilizzando la metodica RP-HPLC con rivelatore UV, previa derivatizzazione con dansil-cloruro.
Determinazione di ammine bioattive in derivati del pomodoro mediante RP-HPLC-UV / Amendola, Carlo; G., Anelli; D., Restuccia; Vinci, Giuliana. - STAMPA. - I:(2004), pp. 184-191. (Intervento presentato al convegno Risorse naturali e sviluppo economico-sociale. Contributi delle Scienze Merceologiche tenutosi a Foggia nel 22-24 settembre 2004).
Determinazione di ammine bioattive in derivati del pomodoro mediante RP-HPLC-UV
AMENDOLA, Carlo;D. Restuccia;VINCI, Giuliana
2004
Abstract
La sicurezza degli alimenti è giustamente intesa come un pre-requisito, cioè come un elemento preliminare alla qualità, senza il quale nessuno degli altri requisiti avrebbe senso. Essa è direttamente correlata a diversi fattori di rischio quali: sostanze tossiche xenobiotiche, sostanze tossiche naturali, contaminanti di natura biologica, allergeni, prodotti derivanti dal danno termico ed ossidativo, eccessivo consumo di alcuni additivi alimentari. In relazione alla conoscenza e valutazione di questi fattori di rischio risulta importante lo studio di queste molecole dal punto di vista della loro determinazione analitica per la tutela della salute del consumatore Tra i contaminanti naturali, le ammine bioattive sono composti azotati classificabili in base al meccanismo di formazione e alle funzioni biologiche. Quando la loro origine deriva dai corrispondenti amminoacidi precursori in seguito a processi di decarbossilazione enzimatica, sono chiamate “biogene”. Tali composti possono produrre effetti nocivi sulla salute e numerosi criteri di valutazione della qualità alimentare sono basati sulla loro determinazione. Lo scopo del lavoro è stato la determinazione quantitativa di 8 ammine bioattive (putrescina, cadaverina, istamina, tiramina, triptamina, serotonina, spermidina e spermina) in prodotti a base di pomodoro (diverse tipologie di passata, ketchup e doppio concentrato) utilizzando la metodica RP-HPLC con rivelatore UV, previa derivatizzazione con dansil-cloruro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.