Abstract Ricerche precedenti hanno evidenziato l'importanza di una buona coordinazione motoria, che influisce positivamente sullo sviluppo emotivo e comportamentale. Bambini con abilità motorie non adeguate presentano maggiori difficoltà a integrarsi nei loro ambienti e nelle relazioni con i pari, manifestando problematiche sia internalizzanti sia esternalizzanti (Piek et al., 2008; Skinner et al., 2001). La connessione tra sviluppo motorio e difficoltà di coordinazione motoria è stata studiata soprattutto in età scolare. Il presente studio esplora come lo sviluppo delle abilità di coordinazione motoria in età prescolare si intrecci con gli aspetti emotivi e comportamentali, con particolare attenzione ai problemi internalizzanti, esternalizzanti e ai comportamenti prosociali. I genitori di 429 bambini (223 maschi; età media = 48,7 mesi, DS = 8,43) hanno compilato il Little Developmental Coordination Disorder Questionnaire (LDCDQ; Wilson et al., 2015), utile per valutare la prestazione motoria rispetto a bambini della stessa età, (3-4 anni) e lo Strengths and Difficulties Questionnaire (SDQ; Goodman, 1997), volto a indagare punti di forza e debolezza di bambini e ragazzi tra i 3 e i 16 anni in termini di difficoltà internalizzanti, esternalizzandi e comportamento prosociale. Sono state condotte analisi di correlazione e regressioni lineari gerarchiche per indagare il ruolo delle sottoscale del LDCDQ nei problemi internalizzanti, esternalizzanti e nei comportamenti prosociali. Le correlazioni hanno evidenziato che tutte le abilità motorie del LDCDQ erano negativamente associate ai problemi internalizzanti (rs = -.25 a -.35) ed esternalizzanti (rs = -.20 a -.34) e positivamente correlate ai comportamenti prosociali (rs = .23 a .28; p < .001). Le analisi di regressione hanno mostrato come un minor controllo durante il movimento fosse associato all’aumento di problemi internalizzanti (maschi: R² = .14, β = -.27; femmine: R² = .14, β = -.34), mentre la coordinazione generale era legata a una minore presenza di problemi esternalizzanti (maschi: R² = .14, β = -.33; femmine: R² = .10, β = -.34). Infine, migliori abilità motorie generali erano associate a un aumento dei comportamenti prosociali, significativo nelle bambine (R² = .16, β = .35). Nel contesto del workshop, il presente contributo evidenzia il ruolo delle abilità motorie in età prescolare, un periodo cruciale in cui tali competenze rappresentano un pilastro fondamentale per un più equilibrato sviluppo socio-emotivo. Le difficoltà motorie non riconosciute e non supportate precocemente possono condurre il/la bambino/a verso traiettorie evolutive a rischio, aumentando la probabilità di problemi emotivi, comportamentali e sociali. Le criticità motorie, infatti, hanno ripercussioni su altri ambiti di sviluppo che caratterizzano l’esperienza quotidiana di bambini e bambine. In particolare, lo sviluppo delle competenze sociali risulta essere la dimensione maggiormente influenzata, evidenziando quanto il movimento e la percezione di competenza motoria siano strettamente legati alla sfera socio-emotiva. Il presente studio mostra che uno sviluppo motorio adeguato è associato a una riduzione dei problemi internalizzanti ed esternalizzanti e a un aumento dei comportamenti prosociali. Si sottolinea, inoltre, l’importanza di integrare la dimensione motoria nelle pratiche educative e negli interventi preventivi per promuovere l’adattamento e il benessere generale dei bambini.

Coordinazione motoria e sviluppo socio-emotivo nelle bambine e nei bambini della scuola dell’infanzia / Micci, Ylenia; Sette, Stefania; Caravale, Barbara; Di Norcia, Anna. - (2025). (Intervento presentato al convegno COMPETENZE SOCIO-EMOTIVE NEI CONTESTI EDUCATIVI: UN CONFRONTO TRA RICERCA E TERRITORIO tenutosi a Sapienza Università di Roma, Sala Congressi, via Salaria 113, Roma).

Coordinazione motoria e sviluppo socio-emotivo nelle bambine e nei bambini della scuola dell’infanzia

Ylenia Micci
;
Stefania Sette
;
Barbara Caravale
;
Anna Di Norcia
2025

Abstract

Abstract Ricerche precedenti hanno evidenziato l'importanza di una buona coordinazione motoria, che influisce positivamente sullo sviluppo emotivo e comportamentale. Bambini con abilità motorie non adeguate presentano maggiori difficoltà a integrarsi nei loro ambienti e nelle relazioni con i pari, manifestando problematiche sia internalizzanti sia esternalizzanti (Piek et al., 2008; Skinner et al., 2001). La connessione tra sviluppo motorio e difficoltà di coordinazione motoria è stata studiata soprattutto in età scolare. Il presente studio esplora come lo sviluppo delle abilità di coordinazione motoria in età prescolare si intrecci con gli aspetti emotivi e comportamentali, con particolare attenzione ai problemi internalizzanti, esternalizzanti e ai comportamenti prosociali. I genitori di 429 bambini (223 maschi; età media = 48,7 mesi, DS = 8,43) hanno compilato il Little Developmental Coordination Disorder Questionnaire (LDCDQ; Wilson et al., 2015), utile per valutare la prestazione motoria rispetto a bambini della stessa età, (3-4 anni) e lo Strengths and Difficulties Questionnaire (SDQ; Goodman, 1997), volto a indagare punti di forza e debolezza di bambini e ragazzi tra i 3 e i 16 anni in termini di difficoltà internalizzanti, esternalizzandi e comportamento prosociale. Sono state condotte analisi di correlazione e regressioni lineari gerarchiche per indagare il ruolo delle sottoscale del LDCDQ nei problemi internalizzanti, esternalizzanti e nei comportamenti prosociali. Le correlazioni hanno evidenziato che tutte le abilità motorie del LDCDQ erano negativamente associate ai problemi internalizzanti (rs = -.25 a -.35) ed esternalizzanti (rs = -.20 a -.34) e positivamente correlate ai comportamenti prosociali (rs = .23 a .28; p < .001). Le analisi di regressione hanno mostrato come un minor controllo durante il movimento fosse associato all’aumento di problemi internalizzanti (maschi: R² = .14, β = -.27; femmine: R² = .14, β = -.34), mentre la coordinazione generale era legata a una minore presenza di problemi esternalizzanti (maschi: R² = .14, β = -.33; femmine: R² = .10, β = -.34). Infine, migliori abilità motorie generali erano associate a un aumento dei comportamenti prosociali, significativo nelle bambine (R² = .16, β = .35). Nel contesto del workshop, il presente contributo evidenzia il ruolo delle abilità motorie in età prescolare, un periodo cruciale in cui tali competenze rappresentano un pilastro fondamentale per un più equilibrato sviluppo socio-emotivo. Le difficoltà motorie non riconosciute e non supportate precocemente possono condurre il/la bambino/a verso traiettorie evolutive a rischio, aumentando la probabilità di problemi emotivi, comportamentali e sociali. Le criticità motorie, infatti, hanno ripercussioni su altri ambiti di sviluppo che caratterizzano l’esperienza quotidiana di bambini e bambine. In particolare, lo sviluppo delle competenze sociali risulta essere la dimensione maggiormente influenzata, evidenziando quanto il movimento e la percezione di competenza motoria siano strettamente legati alla sfera socio-emotiva. Il presente studio mostra che uno sviluppo motorio adeguato è associato a una riduzione dei problemi internalizzanti ed esternalizzanti e a un aumento dei comportamenti prosociali. Si sottolinea, inoltre, l’importanza di integrare la dimensione motoria nelle pratiche educative e negli interventi preventivi per promuovere l’adattamento e il benessere generale dei bambini.
2025
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