Introduzione: I risultati di un nostro studio precedente sulla valutazione dello sviluppo dei bambini con Sindrome Down (SD) tra 12 e 41 mesi, attraverso l’uso delle scale BSID-III, hanno evidenziato un generale appiattimento dei punteggi ottenuto dalla conversione dei punteggi grezzi in punteggi ponderati con l’utilizzo delle tabelle normative italiane. L’obiettivo del presente studio è quello di superare l’effetto pavimento riscontrato, attraverso un metodo di conversione dei punteggi alternativo, evidenziando punti di forza e debolezza nel profilo di sviluppo dei bambini con SD e verificando l’ipotesi di un minore ritardo di sviluppo nei bambini con SD più piccoli rispetto ai più grandi. Metodo: E’ stata effettuata la valutazione dello sviluppo attraverso la somministrazione delle scale BSID- III su un campione di 116 bambini con SD di età compresa tra 12 e 42 mesi, divisi in due fasce di età (12- 24 mesi e 25-41 mesi). La versione italiana delle scale BSDI-III valuta lo sviluppo cognitivo, linguistico e motorio in bambini di età compresa tra 12 e 42 mesi e permette l’osservazione diretta del comportamento del bambino, insieme al coinvolgimento dei genitori nel processo diagnostico. I punteggi grezzi sono stati convertiti sia con il metodo standard di conversione attraverso l’utilizzo delle tabelle normative italiane, sia con il metodo psicometrico alternativo, che permette di andare oltre il punteggio ponderato di 1 e superare così l’effetto pavimento dei punteggi ottenuto con il metodo tradizionale. Per verificare gli effetti principali e legati all’età è stata condotta un ANOVA usando i due metodi (tradizionale e nuovo) e sono stati calcolati i valori eta-squared come misura dell’effect size. Risultati: Con il nuovo metodo di conversione, la variabilità dei punteggi è stata recuperata ed è possibile evidenziare un profilo di sviluppo dei bambini con SD caratterizzato da punti di forza nelle abilità comunicative (sia espressive che recettive) e punti di debolezza nelle abilità fine-motorie. I risultati, inoltre, sembrano confermare l’ipotesi di un aumento del ritardo di sviluppo con l’aumentare dell’età, in quasi tutti i domini di sviluppo, ad eccezione del dominio fine-motorio. Conclusioni: La valutazione dello sviluppo cognitivo, linguistico e motorio delle persone con basse capacità è ancora oggi tutt’altro che facile, poiché molto spesso si osserva un appiattimento dei diversi profili di sviluppo, in cui i punti di forza sono oscurati e le debolezze sono predominanti. La presente ricerca offre, dunque, un importante contributo allo studio dello sviluppo dei bambini con SD in età prescolare e i risultati sono utili per programmare interventi precoci volti a migliorare lo sviluppo e il benessere di questi bambini. E’ necessario, tuttavia, approfondire la ricerca attraverso studi longitudinali e di follow up per cogliere meglio i cambiamenti di sviluppo legati all’età.

Sviluppo cognitivo, linguistico e motorio in bambini con Sindrome Down in età pre-scolare: oltre l'effetto pavimento dei punteggi BSID-III italiani / Ferri, Rosa; Caramuscio, Elvira; Scala, Anna; Pezzuti, Lina. - (2021). (Intervento presentato al convegno XXXIII Congresso nazionale AIP - Associazione Italiana di Psicologia Sezione di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione tenutosi a Bari).

Sviluppo cognitivo, linguistico e motorio in bambini con Sindrome Down in età pre-scolare: oltre l'effetto pavimento dei punteggi BSID-III italiani

Rosa Ferri;Elvira Caramuscio
;
Lina Pezzuti
2021

Abstract

Introduzione: I risultati di un nostro studio precedente sulla valutazione dello sviluppo dei bambini con Sindrome Down (SD) tra 12 e 41 mesi, attraverso l’uso delle scale BSID-III, hanno evidenziato un generale appiattimento dei punteggi ottenuto dalla conversione dei punteggi grezzi in punteggi ponderati con l’utilizzo delle tabelle normative italiane. L’obiettivo del presente studio è quello di superare l’effetto pavimento riscontrato, attraverso un metodo di conversione dei punteggi alternativo, evidenziando punti di forza e debolezza nel profilo di sviluppo dei bambini con SD e verificando l’ipotesi di un minore ritardo di sviluppo nei bambini con SD più piccoli rispetto ai più grandi. Metodo: E’ stata effettuata la valutazione dello sviluppo attraverso la somministrazione delle scale BSID- III su un campione di 116 bambini con SD di età compresa tra 12 e 42 mesi, divisi in due fasce di età (12- 24 mesi e 25-41 mesi). La versione italiana delle scale BSDI-III valuta lo sviluppo cognitivo, linguistico e motorio in bambini di età compresa tra 12 e 42 mesi e permette l’osservazione diretta del comportamento del bambino, insieme al coinvolgimento dei genitori nel processo diagnostico. I punteggi grezzi sono stati convertiti sia con il metodo standard di conversione attraverso l’utilizzo delle tabelle normative italiane, sia con il metodo psicometrico alternativo, che permette di andare oltre il punteggio ponderato di 1 e superare così l’effetto pavimento dei punteggi ottenuto con il metodo tradizionale. Per verificare gli effetti principali e legati all’età è stata condotta un ANOVA usando i due metodi (tradizionale e nuovo) e sono stati calcolati i valori eta-squared come misura dell’effect size. Risultati: Con il nuovo metodo di conversione, la variabilità dei punteggi è stata recuperata ed è possibile evidenziare un profilo di sviluppo dei bambini con SD caratterizzato da punti di forza nelle abilità comunicative (sia espressive che recettive) e punti di debolezza nelle abilità fine-motorie. I risultati, inoltre, sembrano confermare l’ipotesi di un aumento del ritardo di sviluppo con l’aumentare dell’età, in quasi tutti i domini di sviluppo, ad eccezione del dominio fine-motorio. Conclusioni: La valutazione dello sviluppo cognitivo, linguistico e motorio delle persone con basse capacità è ancora oggi tutt’altro che facile, poiché molto spesso si osserva un appiattimento dei diversi profili di sviluppo, in cui i punti di forza sono oscurati e le debolezze sono predominanti. La presente ricerca offre, dunque, un importante contributo allo studio dello sviluppo dei bambini con SD in età prescolare e i risultati sono utili per programmare interventi precoci volti a migliorare lo sviluppo e il benessere di questi bambini. E’ necessario, tuttavia, approfondire la ricerca attraverso studi longitudinali e di follow up per cogliere meglio i cambiamenti di sviluppo legati all’età.
2021
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1581565
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