Cosa significa ‘obiettivo’ in Italia? Esperienze e riflessioni sulle sfide del lavoro per obiettivi

Lavorare attraverso una qualche forma di obiettivi rappresenta una prassi sempre più diffusa nel nostro Paese. Anche la pubblica amministrazione, con il Decreto Legislativo n. 165/01, ha cambiato la propria mission e sta ufficialmente sviluppando procedure di lavoro delle risorse umane basate su obiettivi, al fine di aumentare l’efficienza e l’efficacia delle agenzie amministrative. Management by Objectives (MBO), S.m.a.r.t. e Goal setting sono alcune delle principali tecniche usate per implementare il lavoro per obiettivi nel contesto nord americano. Ma in Italia, dove il lavoro è sempre stato tradizionalmente associato al completamento di compiti predefiniti, la parola obiettivo ha lo stesso significato? Come funzionano queste tecniche e quanto sono conosciute? E, soprattutto, sono parimenti in grado di motivare le persone verso prestazioni di successo? Il presente contributo intende presentare la tecnica del goal setting e l’insieme dei fattori individuali e organizzativi che contribuiscono a generare prestazioni di successo, secondo quanto previsto dal modello High Performance Cycle (HPC) di lavoro per obiettivi (Locke e Latham, 1990a). I risultati di una survey rivolta a direttori risorse umane HR introdurranno alcuni elementi di scenario generale sulla conoscenza del goal setting e delle altre tecniche presso quei gestori che svolgono un ruolo chiave per la scelta e la strutturazione della modalità di lavoro di un’organizzazione. L’esperienza di lavoro per obiettivi di una società di grande distribuzione consentirà di approfondire, su un interessante campione dislocato sul territorio nazionale, come funzionano le componenti del modello HPC implementate nel contesto italiano e di delineare alcuni spunti di riflessione e indicazioni di intervento sull’utilizzo dei sistemi avanzati di gestione per obiettivi.