Studi sulla pianificazione motoria e sulla selezione dell’azione manuale rivelano che ciò che si sta per compiere è influenzato da ciò che s’intende fare immediatamente dopo. In particolare, molti studi hanno dimostrato che gli umani adulti adottano inizialmente delle posture scomode della mano per raggiungere una posizione più funzionale all’azione finale da compiere (end-state comfort effect). Risultati contrastanti emergono dalle ricerche condotte sulla pianificazione motoria in primati non umani. In particolare, gli scimpanzé mostrano l’end-state comfort effect in compiti di uso di strumenti ma non in azioni in cui un oggetto deve essere afferrato semplicemente per essere portato alla bocca. Nel presente studio abbiamo valutato se i cebi dai cornetti (Sapajus spp.), scimmie neotropicali famose per la loro abilità nell’utilizzo di strumenti, mostrano l’end-state comfort effect in due compiti sperimentali differenti. Nell’Esperimento 1, dieci cebi dai cornetti dovevano afferrare un bastoncino cilindrico posizionato orizzontalmente con una delle due estremità ricoperta con crema di cereali. In questo caso, una scelta dell’azione influenzata da una pianificazione dei costi motori (cioè, allo scopo di portare alla bocca in maniera comoda l’estremità ricoperta di cibo), comportava una presa radiale, con il pollice rivolto verso l’estremità con il cibo. Nell’Esperimento 2, sette cebi dai cornetti dovevano afferrare un bastoncino cilindrico allo scopo di utilizzarlo come strumento per recuperare una ricompensa al di fuori della loro portata. Il bastoncino era collocato su un supporto che poteva essere ruotato sul piano orizzontale in differenti posizioni (-60°, -30°, 0°, 30°, 60°, 90°). Anche in questo caso, una presa radiale, cioè con il pollice rivolto verso il centro del bastoncino, permetteva di eseguire il compito in maniera più confortevole. In entrambi gli esperimenti, i cebi dai cornetti hanno adottato significativamente più spesso una presa radiale rispetto ad altri tipi di presa per eseguire il compito. Tali risultati dimostrano che i cebi dai cornetti, a differenza degli scimpanzé, sono sensibili all’end-state comfort effect in contesti differenti che non implicano necessariamente l’uso di strumenti. Ulteriori studi sulla pianificazione motoria in diversi gruppi tassonomici sono auspicabili al fine di chiarire i meccanismi cognitivi e motori alla base di tale capacità nelle varie specie. I nostri protocolli di ricerca sono conformi alla Direttiva Europea 2010/63/UE e sono stati approvati dal Ministero della Salute (licenza n. 132/2014-C).

Pianificazione motoria in azioni di prensione nei cebi dai cornetti (sapajus spp.) / Meglio, Giusy; Valentina, Truppa; Gloria, Sabbatini. - (2015). (Intervento presentato al convegno XXVI CONVEGNO NAZIONALE DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI ETOLOGIA tenutosi a Parma nel 24-26 giugno 2015).

Pianificazione motoria in azioni di prensione nei cebi dai cornetti (sapajus spp.)

MEGLIO, GIUSY;
2015

Abstract

Studi sulla pianificazione motoria e sulla selezione dell’azione manuale rivelano che ciò che si sta per compiere è influenzato da ciò che s’intende fare immediatamente dopo. In particolare, molti studi hanno dimostrato che gli umani adulti adottano inizialmente delle posture scomode della mano per raggiungere una posizione più funzionale all’azione finale da compiere (end-state comfort effect). Risultati contrastanti emergono dalle ricerche condotte sulla pianificazione motoria in primati non umani. In particolare, gli scimpanzé mostrano l’end-state comfort effect in compiti di uso di strumenti ma non in azioni in cui un oggetto deve essere afferrato semplicemente per essere portato alla bocca. Nel presente studio abbiamo valutato se i cebi dai cornetti (Sapajus spp.), scimmie neotropicali famose per la loro abilità nell’utilizzo di strumenti, mostrano l’end-state comfort effect in due compiti sperimentali differenti. Nell’Esperimento 1, dieci cebi dai cornetti dovevano afferrare un bastoncino cilindrico posizionato orizzontalmente con una delle due estremità ricoperta con crema di cereali. In questo caso, una scelta dell’azione influenzata da una pianificazione dei costi motori (cioè, allo scopo di portare alla bocca in maniera comoda l’estremità ricoperta di cibo), comportava una presa radiale, con il pollice rivolto verso l’estremità con il cibo. Nell’Esperimento 2, sette cebi dai cornetti dovevano afferrare un bastoncino cilindrico allo scopo di utilizzarlo come strumento per recuperare una ricompensa al di fuori della loro portata. Il bastoncino era collocato su un supporto che poteva essere ruotato sul piano orizzontale in differenti posizioni (-60°, -30°, 0°, 30°, 60°, 90°). Anche in questo caso, una presa radiale, cioè con il pollice rivolto verso il centro del bastoncino, permetteva di eseguire il compito in maniera più confortevole. In entrambi gli esperimenti, i cebi dai cornetti hanno adottato significativamente più spesso una presa radiale rispetto ad altri tipi di presa per eseguire il compito. Tali risultati dimostrano che i cebi dai cornetti, a differenza degli scimpanzé, sono sensibili all’end-state comfort effect in contesti differenti che non implicano necessariamente l’uso di strumenti. Ulteriori studi sulla pianificazione motoria in diversi gruppi tassonomici sono auspicabili al fine di chiarire i meccanismi cognitivi e motori alla base di tale capacità nelle varie specie. I nostri protocolli di ricerca sono conformi alla Direttiva Europea 2010/63/UE e sono stati approvati dal Ministero della Salute (licenza n. 132/2014-C).
2015
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/954808
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