La letteratura sulla comprensione dell’ironia mostra una compromissione nei bambini con ASD della capacità di decodificare il linguaggio non letterale, soprattutto l’ironia verbale (Adachi et al., 2004; Martin, McDonald, 2004). Ricerche recenti hanno ottenuto risultati più confortanti, migliorando gli aspetti metodologici della valutazione (Samson, 2013; Weiss et al., 2013). Infatti se le espressioni sono semplici, i contesti ricchi di informazioni, i compiti non esclusivamente verbali, anche i bambini con ASDHF mostrano qualche accesso ai significati dell’ironia. Obiettivo del presente contributo è di analizzare qualitativamente come una prova, costituita da brevi clip di cartoni animati, con finali ironici e letterali, possa valutare la comprensione dell’ironia nei bambini ASDHF. La prova è stata somministrata a un campione di bambini con sviluppo tipico tra i 7 e i 9 anni e, in ambito clinico, a due bambini con ASDHF, di 8 e 9 anni (Melogno et al., 2013). Il materiale comprende segmenti di cartoni animati, con finali di critica ironica, critica letterale e complimento letterale (Dewes et al.,1996). Ogni clip, introdotta da informazioni contestuali, è seguita da una fase in cui adulto e bambino ricostruiscono lo scenario. Segue una domanda con alternative di risposta che verifica se il bambino ha compreso l’espressione-stimolo. Quindi continua l’esplorazione con domande aperte. La prova consente di formulare ipotesi sulla capacità dei bambini di andare oltre il piano letterale per comprendere la discrepanza tra ciò che il parlante dice e ciò che intende dire e sulla percezione delle funzioni sociali del proferimento ironico. Consente, inoltre, di fare ipotesi sul tipo di elaborazione delle informazioni, sulla capacità di integrare informazioni verbali e non verbali tenendo conto di indizi socio-percettivi. Il lavoro, ancora in corso, prevede la somministrazione della prova ad un campione con ASDHF da confrontare con quello a sviluppo tipico e il possibile sviluppo di un’App.
Esplorare la comprensione dell'ironia in bambini con Disturbo dello Spettro Autistico ad alto funzionamento (ASDHF): i cartoni animati possono aiutare! / Testa, Mara; Melogno, Sergio; Penge, Roberta; D'Ardia, Caterina; Trimarco, Barbara. - STAMPA. - (2016). (Intervento presentato al convegno Tecnologie a sostegno delle persone con disturbi dello spettro autistico tenutosi a Roma, Opera Don Calabria nel 25-02-2016).
Esplorare la comprensione dell'ironia in bambini con Disturbo dello Spettro Autistico ad alto funzionamento (ASDHF): i cartoni animati possono aiutare!
TESTA, MARA;MELOGNO, Sergio;PENGE, Roberta;D'ARDIA, CATERINA;TRIMARCO, BARBARA
2016
Abstract
La letteratura sulla comprensione dell’ironia mostra una compromissione nei bambini con ASD della capacità di decodificare il linguaggio non letterale, soprattutto l’ironia verbale (Adachi et al., 2004; Martin, McDonald, 2004). Ricerche recenti hanno ottenuto risultati più confortanti, migliorando gli aspetti metodologici della valutazione (Samson, 2013; Weiss et al., 2013). Infatti se le espressioni sono semplici, i contesti ricchi di informazioni, i compiti non esclusivamente verbali, anche i bambini con ASDHF mostrano qualche accesso ai significati dell’ironia. Obiettivo del presente contributo è di analizzare qualitativamente come una prova, costituita da brevi clip di cartoni animati, con finali ironici e letterali, possa valutare la comprensione dell’ironia nei bambini ASDHF. La prova è stata somministrata a un campione di bambini con sviluppo tipico tra i 7 e i 9 anni e, in ambito clinico, a due bambini con ASDHF, di 8 e 9 anni (Melogno et al., 2013). Il materiale comprende segmenti di cartoni animati, con finali di critica ironica, critica letterale e complimento letterale (Dewes et al.,1996). Ogni clip, introdotta da informazioni contestuali, è seguita da una fase in cui adulto e bambino ricostruiscono lo scenario. Segue una domanda con alternative di risposta che verifica se il bambino ha compreso l’espressione-stimolo. Quindi continua l’esplorazione con domande aperte. La prova consente di formulare ipotesi sulla capacità dei bambini di andare oltre il piano letterale per comprendere la discrepanza tra ciò che il parlante dice e ciò che intende dire e sulla percezione delle funzioni sociali del proferimento ironico. Consente, inoltre, di fare ipotesi sul tipo di elaborazione delle informazioni, sulla capacità di integrare informazioni verbali e non verbali tenendo conto di indizi socio-percettivi. Il lavoro, ancora in corso, prevede la somministrazione della prova ad un campione con ASDHF da confrontare con quello a sviluppo tipico e il possibile sviluppo di un’App.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.