Obiettivo del presente progetto di tesi è stato valutare le caratteristiche potenzialmente funzionali della “Melanzana Rossa di Rotonda”, un ecotipo lucano di Solanum aethiopicum L. che ha ottenuto il riconoscimento europeo della “denominazione di origine protetta” (DOP), a sottolineare lo stretto nesso tra le particolari caratteristiche del prodotto ed il territorio in cui si coltiva. Sia il frutto che le foglie di questa specie hanno un uso consolidato in gastronomia. Nel presente studio, è stata valutata la potenziale attività antiossidante della melanzana rossa di Rotonda DOP, in relazione alla sua composizione fitochimica, con particolare riferimento al contenuto in polifenoli. Da campioni freschi di frutto e di foglie, certificati dal consorzio di produzione ALSIA, sono stati ottenuti gli estratti etanolici di buccia (MB), polpa (MP), frutto in toto (MFr) e foglie (MFo). Sugli estratti è stata condotta l’analisi del fingerprinting metabolomico, mediante cromatografia HPTLC e densitometria, la determinazione dei polifenoli totali (test di Folin-Ciocalteau) e di flavonoidi (test di Down) e test di attività antiossidante (Gulcin, 2012), sia diretta che indiretta (attività scavenger dei radicali DPPH, ABTS, ossidrile e anione superossido; inibizione della perossidazione lipidica; attività chelante e riducente degli ioni ferro). La composizione fitochimica della melanzana rossa DOP è stata confrontata anche con quella di due varietà lucane di melanzana comune, in particolare S. melongena var. bianca di Senise e S. melongena var. purposa. L’analisi fitochimica ha evidenziato una peculiare composizione in polifenoli della melanzana rossa DOP, rispetto alle melanzane comuni di riferimento. Tali differenze erano particolarmente evidenti nel fingerprint di MB ma si riflettevano anche in quello di MFr. Tra i polifenoli, l’acido clorogenico era presente in maniera ubiquitaria nei vari estratti saggiati, mentre acido caffeico ed apigenina erano presenti soltanto negli estratti di melanzana rossa. Inoltre, la concentrazione dell’acido clorogenico era bassa nella polpa della melanzana rossa: questo potrebbe essere responsabile dello lento imbrunimento della stessa dopo il taglio. I dati quantitativi ottenuti dai test di Folin-Ciocalteau e Down evidenziavano la presenza ubiquitaria dei polifenoli nei vari estratti saggiati e la composizione peculiare in flavonoidi degli estratti MB ed MFo. Nei test di attività antiossidante, tutti gli estratti di melanzana rossa risultavano attivi come scavenger dei radicali DPPH, ABTS, e delle specie ROS (radicale idrossilico e anione superossido), come inibitori della perossidazione lipidica e come chelanti degli ioni ferrosi e ferrici, anche se con potenza differente. Gli estratti MB ed MFo erano in generale più potenti di MP ed MFr e, in alcuni casi, MFo produceva effetti antiossidanti confrontabili con quelli dei controlli positivi di riferimento. I risultati ottenuti mostrano, pertanto, che la melanzana rossa di Rotonda DOP possiede una spiccata attività antiossidante da ascrivere probabilmente al contenuto in polifenoli, in particolare flavonoidi. L’evidenza di dati scientifici circa il potenziale ruolo funzionale di questo prodotto, sebbene richieda validazioni in sistemi biologici, potrebbe favorirne lo sviluppo futuro come supplemento della dieta ed incrementarne la coltivazione e la produzione, con evidenti risvolti positivi sull’economia lucana. Bibliografia Gulcin I. (2012), “Antioxidant activity of food constituents: an overview”, Arch. Toxicol., 86: 345–391.

Melanzana rossa di Rotonda: analisi fitochimica e attività antiossidante / Abete, Lorena; Toniolo, Chiara; Mazzanti, Gabriela; Nicoletti, Marcello; DI SOTTO, Antonella. - ELETTRONICO. - (2013). (Intervento presentato al convegno Natura 2000 in Basilicata: percorsi di contaminazione tra natura, scienza, arte e cultura dei luoghi. tenutosi a Aliano (Mt) nel 4- 6 aprile 2013).

Melanzana rossa di Rotonda: analisi fitochimica e attività antiossidante

ABETE, LORENA;TONIOLO, CHIARA;MAZZANTI, Gabriela;NICOLETTI, Marcello;DI SOTTO, ANTONELLA
2013

Abstract

Obiettivo del presente progetto di tesi è stato valutare le caratteristiche potenzialmente funzionali della “Melanzana Rossa di Rotonda”, un ecotipo lucano di Solanum aethiopicum L. che ha ottenuto il riconoscimento europeo della “denominazione di origine protetta” (DOP), a sottolineare lo stretto nesso tra le particolari caratteristiche del prodotto ed il territorio in cui si coltiva. Sia il frutto che le foglie di questa specie hanno un uso consolidato in gastronomia. Nel presente studio, è stata valutata la potenziale attività antiossidante della melanzana rossa di Rotonda DOP, in relazione alla sua composizione fitochimica, con particolare riferimento al contenuto in polifenoli. Da campioni freschi di frutto e di foglie, certificati dal consorzio di produzione ALSIA, sono stati ottenuti gli estratti etanolici di buccia (MB), polpa (MP), frutto in toto (MFr) e foglie (MFo). Sugli estratti è stata condotta l’analisi del fingerprinting metabolomico, mediante cromatografia HPTLC e densitometria, la determinazione dei polifenoli totali (test di Folin-Ciocalteau) e di flavonoidi (test di Down) e test di attività antiossidante (Gulcin, 2012), sia diretta che indiretta (attività scavenger dei radicali DPPH, ABTS, ossidrile e anione superossido; inibizione della perossidazione lipidica; attività chelante e riducente degli ioni ferro). La composizione fitochimica della melanzana rossa DOP è stata confrontata anche con quella di due varietà lucane di melanzana comune, in particolare S. melongena var. bianca di Senise e S. melongena var. purposa. L’analisi fitochimica ha evidenziato una peculiare composizione in polifenoli della melanzana rossa DOP, rispetto alle melanzane comuni di riferimento. Tali differenze erano particolarmente evidenti nel fingerprint di MB ma si riflettevano anche in quello di MFr. Tra i polifenoli, l’acido clorogenico era presente in maniera ubiquitaria nei vari estratti saggiati, mentre acido caffeico ed apigenina erano presenti soltanto negli estratti di melanzana rossa. Inoltre, la concentrazione dell’acido clorogenico era bassa nella polpa della melanzana rossa: questo potrebbe essere responsabile dello lento imbrunimento della stessa dopo il taglio. I dati quantitativi ottenuti dai test di Folin-Ciocalteau e Down evidenziavano la presenza ubiquitaria dei polifenoli nei vari estratti saggiati e la composizione peculiare in flavonoidi degli estratti MB ed MFo. Nei test di attività antiossidante, tutti gli estratti di melanzana rossa risultavano attivi come scavenger dei radicali DPPH, ABTS, e delle specie ROS (radicale idrossilico e anione superossido), come inibitori della perossidazione lipidica e come chelanti degli ioni ferrosi e ferrici, anche se con potenza differente. Gli estratti MB ed MFo erano in generale più potenti di MP ed MFr e, in alcuni casi, MFo produceva effetti antiossidanti confrontabili con quelli dei controlli positivi di riferimento. I risultati ottenuti mostrano, pertanto, che la melanzana rossa di Rotonda DOP possiede una spiccata attività antiossidante da ascrivere probabilmente al contenuto in polifenoli, in particolare flavonoidi. L’evidenza di dati scientifici circa il potenziale ruolo funzionale di questo prodotto, sebbene richieda validazioni in sistemi biologici, potrebbe favorirne lo sviluppo futuro come supplemento della dieta ed incrementarne la coltivazione e la produzione, con evidenti risvolti positivi sull’economia lucana. Bibliografia Gulcin I. (2012), “Antioxidant activity of food constituents: an overview”, Arch. Toxicol., 86: 345–391.
2013
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