Uno degli obiettivi del Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018 è quello di implementare di percorsi organizzati di screening per pazienti ad alto rischio eredo-familiare di cancro della mammella (mutazioni nei geni BRCA1/2). Il processo di implementazione prevede una prima fase di programmazione, ma, ad oggi, quali sono i programmi di screening costo-efficaci a cui le Regioni possono ispirarsi? È stata condotta una revisione sistematica delle valutazioni economiche complete (VE) sui programmi di screening eredo familiari per cancro di mammella e ovaio. Sono stati inclusi gli studi che prevedono l’utilizzo del test genetico BRCA in una determinata popolazione target e conseguenti percorsi assistenziali specifici post-test basati sullo stato di portatore e sul rischio familiare. Nove studi sono stati inclusi nella revisione. Tre VE hanno analizzato l’utilizzo del test genetico nello screening di popolazione tra le donne di etnia Ashkenazita (cost-saving-8.300$ per QALYs; 10.309-29.970$ per LYGs). Tre VE hanno valutato la costo-efficacia dello screening basato sulla storia clinico-familiare, in cui solo le donne con alto rischio di tumore ereditario sono sottoposte a test genetico (3.500$-34.000$ per QALYs). Due VE hanno analizzato lo screening a cascata sui parenti del portatore della mutazione (832-32.018$ per LYGs; 32.670$ per QALYs). Solo una VE ha studiato la prevenzione delle recidive in donne con carcinoma della mammella (8.084-112.908$ per QALYs). Nonostante i principali percorsi di screening (di popolazione, basato sulla valutazione del rischio clinico-familiare, a cascata) descritti in letteratura siano tutti ritenuti costo-efficaci, evidenze di costo-efficacia dimostrata esistono soprattutto per lo screening a cascata. La pianificazione di programmi regionali di screening per carcinoma eredo-familiare della mammella deve tenere conto delle evidenze di costo-efficacia esistenti.

Quali sono i percorsi organizzati di screening per il tumore della mammella su base genetica pronti per essere implementati nella pratica clinica? Una revisione sistematica della letteratura / D'Andrea, Elvira; Marzuillo, Carolina; Di Marco, M; Pitini, Erica; Unim, BRIGID ANDOUNIMYE; DE VITO, Corrado; Villari, Paolo. - In: S.It.I. - Società Italiana di Igiene. - ELETTRONICO. - Abstract Book 48° Congresso Nazionale SItI 2015:(2015), pp. 106-106. (Intervento presentato al convegno 48° Congresso Nazionale SItI. Alimentare la Salute tenutosi a Milano nel 14-17 Ottobre 2015).

Quali sono i percorsi organizzati di screening per il tumore della mammella su base genetica pronti per essere implementati nella pratica clinica? Una revisione sistematica della letteratura

D'ANDREA, ELVIRA;MARZUILLO, CAROLINA;PITINI, ERICA;UNIM, BRIGID ANDOUNIMYE;DE VITO, CORRADO;VILLARI, Paolo
2015

Abstract

Uno degli obiettivi del Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018 è quello di implementare di percorsi organizzati di screening per pazienti ad alto rischio eredo-familiare di cancro della mammella (mutazioni nei geni BRCA1/2). Il processo di implementazione prevede una prima fase di programmazione, ma, ad oggi, quali sono i programmi di screening costo-efficaci a cui le Regioni possono ispirarsi? È stata condotta una revisione sistematica delle valutazioni economiche complete (VE) sui programmi di screening eredo familiari per cancro di mammella e ovaio. Sono stati inclusi gli studi che prevedono l’utilizzo del test genetico BRCA in una determinata popolazione target e conseguenti percorsi assistenziali specifici post-test basati sullo stato di portatore e sul rischio familiare. Nove studi sono stati inclusi nella revisione. Tre VE hanno analizzato l’utilizzo del test genetico nello screening di popolazione tra le donne di etnia Ashkenazita (cost-saving-8.300$ per QALYs; 10.309-29.970$ per LYGs). Tre VE hanno valutato la costo-efficacia dello screening basato sulla storia clinico-familiare, in cui solo le donne con alto rischio di tumore ereditario sono sottoposte a test genetico (3.500$-34.000$ per QALYs). Due VE hanno analizzato lo screening a cascata sui parenti del portatore della mutazione (832-32.018$ per LYGs; 32.670$ per QALYs). Solo una VE ha studiato la prevenzione delle recidive in donne con carcinoma della mammella (8.084-112.908$ per QALYs). Nonostante i principali percorsi di screening (di popolazione, basato sulla valutazione del rischio clinico-familiare, a cascata) descritti in letteratura siano tutti ritenuti costo-efficaci, evidenze di costo-efficacia dimostrata esistono soprattutto per lo screening a cascata. La pianificazione di programmi regionali di screening per carcinoma eredo-familiare della mammella deve tenere conto delle evidenze di costo-efficacia esistenti.
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