OBIETTIVI: L’obiettivo dello studio è di valutare conoscenze, opinioni e attitudini dei medici di medicina generale (MMG) sulle problematiche fumo-correlate e sull’efficacia degli interventi di cessazione dal fumo. Gli elementi importanti di un programma per la cessazione dal fumo sono la consulenza medica e il supporto farmacologico, come la terapia sostitutiva della nicotina, il bupropione e vareniclina (champix), che aumentano le possibilità di successo del trattamento. METODI: Un questionario riguardante le caratteristiche socio-demografiche, l’abitudine tabagica, le conoscenze/ opinioni sui programmi di cessazione dal fumo è stato somministrato ai MMG durante un corso di aggiornamento sulle patologie fumo-correlate. L’analisi dei dati è stata compiuta con il test del chi-quadrato e la regressione logistica binaria. RISULTATI: Sono stati intervistati 133 MMG italiani (28.6% femmine, 71.4% maschi), con un’età media di 51.36 anni (DS=6.19). Il campione mostra una buona conoscenza riguardo ai predittori d’insorgenza del consumo di tabacco (48%), la terapia farmacologica più efficace per il trattamento della dipendenza dal tabagismo (49,6%) e le raccomandazioni delle linee guida per il controllo del fumo (48%). Sono state riscontrate risposte errate per la prevalenza dei fumatori in Italia (88.5%), il test di Fagerström per la dipendenza da nicotina (67%), e il minimal advice (69.2%). I medici d’età >=50 anni sono a maggior rischio di essere “fumatore/ex fumatore” (OR=4.19; p=0.003), mentre le donne sono a minor rischio e dimostrano una maggiore conoscenza delle tematiche legate al fumo (OR= 2.12). I partecipanti con >=12 anni di attività, residenti nel nord d’Italia, e di età >=50 anni hanno un punteggio più alto dello “score conoscenza” (>=4 risposte corrette; massimo score=9). Infine, i MMG con >=1000 pazienti (OR=0.73), fumatori/ex fumatori (OR=0.86) e residenti nel sud d’Italia (OR=0.71) hanno un basso “score conoscenza” (<4 risposte corrette). CONCLUSIONI: L’adeguata formazione dei medici sulle problematiche fumo-correlate è associata a una più efficace attività di consulenza ai pazienti fumatori. Nelle facoltà di medicina, purtroppo, gli insegnamenti riguardanti la prevenzione del tabagismo sono carenti. Gli ostacoli principali agli sforzi dei medici a fornire adeguato supporto ai propri pazienti per smettere di fumare sono la mancanza di formazione/esperienza in materia di consulenza, la mancanza di motivazione e d’incentivi. Il programma destinato agli studenti di medicina dovrebbe essere implementato con strategie di prevenzione e trattamento della dipendenza dal fumo. In aggiunta, la cooperazione e il coordinamento tra i diversi professionisti e le istituzioni vanno rafforzati.

ETÀ E SESSO COME PREDITTORI DEL CONSUMO DI TABACCO E CONOSCENZE SULLE PROBLEMATICHE FUMO-CORRELATE DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE IN ITALIA / Unim, BRIGID ANDOUNIMYE; DEL PRETE, Gennaro; Gualano, Mr; Capizzi, S; Ricciardi, W; Boccia, Antonio; LA TORRE, Giuseppe. - In: ANNALI DI IGIENE MEDICINA PREVENTIVA E DI COMUNITÀ. - ISSN 1120-9135. - STAMPA. - volume 25 N. 3 (Suppl. 2 al N. 3) - Maggio-Giugno 2013:(2013), pp. 5-5. (Intervento presentato al convegno 45° Congresso Nazionale Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica. Prevenzione e Sanità Pubblica al servizio del Paese L'Igienista verso le nuove esigenze di salute tenutosi a Santa Maria di Pula, Cagliari nel 3-6 Ottobre 2012).

ETÀ E SESSO COME PREDITTORI DEL CONSUMO DI TABACCO E CONOSCENZE SULLE PROBLEMATICHE FUMO-CORRELATE DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE IN ITALIA

UNIM, BRIGID ANDOUNIMYE;DEL PRETE, Gennaro;BOCCIA, Antonio;LA TORRE, Giuseppe
2013

Abstract

OBIETTIVI: L’obiettivo dello studio è di valutare conoscenze, opinioni e attitudini dei medici di medicina generale (MMG) sulle problematiche fumo-correlate e sull’efficacia degli interventi di cessazione dal fumo. Gli elementi importanti di un programma per la cessazione dal fumo sono la consulenza medica e il supporto farmacologico, come la terapia sostitutiva della nicotina, il bupropione e vareniclina (champix), che aumentano le possibilità di successo del trattamento. METODI: Un questionario riguardante le caratteristiche socio-demografiche, l’abitudine tabagica, le conoscenze/ opinioni sui programmi di cessazione dal fumo è stato somministrato ai MMG durante un corso di aggiornamento sulle patologie fumo-correlate. L’analisi dei dati è stata compiuta con il test del chi-quadrato e la regressione logistica binaria. RISULTATI: Sono stati intervistati 133 MMG italiani (28.6% femmine, 71.4% maschi), con un’età media di 51.36 anni (DS=6.19). Il campione mostra una buona conoscenza riguardo ai predittori d’insorgenza del consumo di tabacco (48%), la terapia farmacologica più efficace per il trattamento della dipendenza dal tabagismo (49,6%) e le raccomandazioni delle linee guida per il controllo del fumo (48%). Sono state riscontrate risposte errate per la prevalenza dei fumatori in Italia (88.5%), il test di Fagerström per la dipendenza da nicotina (67%), e il minimal advice (69.2%). I medici d’età >=50 anni sono a maggior rischio di essere “fumatore/ex fumatore” (OR=4.19; p=0.003), mentre le donne sono a minor rischio e dimostrano una maggiore conoscenza delle tematiche legate al fumo (OR= 2.12). I partecipanti con >=12 anni di attività, residenti nel nord d’Italia, e di età >=50 anni hanno un punteggio più alto dello “score conoscenza” (>=4 risposte corrette; massimo score=9). Infine, i MMG con >=1000 pazienti (OR=0.73), fumatori/ex fumatori (OR=0.86) e residenti nel sud d’Italia (OR=0.71) hanno un basso “score conoscenza” (<4 risposte corrette). CONCLUSIONI: L’adeguata formazione dei medici sulle problematiche fumo-correlate è associata a una più efficace attività di consulenza ai pazienti fumatori. Nelle facoltà di medicina, purtroppo, gli insegnamenti riguardanti la prevenzione del tabagismo sono carenti. Gli ostacoli principali agli sforzi dei medici a fornire adeguato supporto ai propri pazienti per smettere di fumare sono la mancanza di formazione/esperienza in materia di consulenza, la mancanza di motivazione e d’incentivi. Il programma destinato agli studenti di medicina dovrebbe essere implementato con strategie di prevenzione e trattamento della dipendenza dal fumo. In aggiunta, la cooperazione e il coordinamento tra i diversi professionisti e le istituzioni vanno rafforzati.
2013
45° Congresso Nazionale Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica. Prevenzione e Sanità Pubblica al servizio del Paese L'Igienista verso le nuove esigenze di salute
MMG, fumo, cessazione dal fumo, sigarette
04 Pubblicazione in atti di convegno::04c Atto di convegno in rivista
ETÀ E SESSO COME PREDITTORI DEL CONSUMO DI TABACCO E CONOSCENZE SULLE PROBLEMATICHE FUMO-CORRELATE DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE IN ITALIA / Unim, BRIGID ANDOUNIMYE; DEL PRETE, Gennaro; Gualano, Mr; Capizzi, S; Ricciardi, W; Boccia, Antonio; LA TORRE, Giuseppe. - In: ANNALI DI IGIENE MEDICINA PREVENTIVA E DI COMUNITÀ. - ISSN 1120-9135. - STAMPA. - volume 25 N. 3 (Suppl. 2 al N. 3) - Maggio-Giugno 2013:(2013), pp. 5-5. (Intervento presentato al convegno 45° Congresso Nazionale Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica. Prevenzione e Sanità Pubblica al servizio del Paese L'Igienista verso le nuove esigenze di salute tenutosi a Santa Maria di Pula, Cagliari nel 3-6 Ottobre 2012).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/929860
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