OBIETTIVI: L’obiettivo dello studio è di valutare conoscenze, attitudini e comportamenti delle Madri delle Vaccinande e delle Vaccinande stesse (over 18 e under 18) riguardo la prevenzione primaria e secondaria nei confronti del carcinoma della cervice uterina. METODI: Lo studio multicentrico, previsto da un Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale, è stato condotto dalle Università di Roma “Sapienza”, Palermo, Roma Cattolica, Cassino e Ferrara attraverso un’indagine campionaria. La survey confronta Madri delle Vaccinande e Vaccinande e le differenze fra gruppi sono state analizzate con il test del 2. RISULTATI: La ricerca ha coinvolto 962 Vaccinande e 444 Madri delle Vaccinande. Dal confronto tra Vaccinande over 18 (Vover18) e Vaccinande under 18 (Vunder18) è emerso che l’81,7% delle prime e il 52,1% delle seconde conosce il Pap test come screening (p<0,001); le principali fonti di informazione sulla vaccinazione anti-HPV per le Vover18 sono: riviste (23,1%), TV (20,5%) e ginecologo (19,1%); le Vunder18 invece si rivolgono a: medico di famiglia (22,4%), pediatra (14,6%) e ASL (13,7%). Le Madri delle Vaccinande over18 (MVover18) e le Madri delle Vaccinande under 18 (MVunder18) ritengono che l’infezione da HPV possa provocare il tumore della cervice uterina (86,8% e 89,4% rispettivamente), ma solo il 4,6% e l’1,7% rispettivamente riconosce il rischio di incorrere in cancro del cavo orale. Il 61,9% delle MVover18 ed il 52% delle MVunder18 dichiara di non aver ricevuto alcuna informazione a riguardo dal ginecologo (p=0,05); oltre ad essere consapevole che il vaccino debba essere somministrato prima dei rapporti sessuali, il 13,8% sia delle MVover18 sia delle MVunder18 ritiene che una donna si possa vaccinare in qualunque momento e ad ogni età (il 23% e il 27,1% rispettivamente). Il 48,6% delle MVover18 e il 24% delle MVunder18 dichiarano aver partecipato a screening per la prevenzione del tumore della cervice uterina organizzato dall’ASL. Dal confronto delle MVover18 e Vover18 risulta che sono maggiormente le figlie (89,9%) rispetto alle madri (74,3%) a riconoscere che anche dopo la vaccinazione sia necessario sottoporsi periodicamente a Pap test (p<0,001). In merito al genere che dovrebbe vaccinarsi, il 42,7% delle Vunder18 e il 35,6% delle MVunder18 indicano sia i maschi sia le femmine (p=0,05). CONCLUSIONI: Il carcinoma della cervice uterina è causato da infezione da HPV e può essere prevenuto attraverso la vaccinazione precoce. È necessario, pertanto, costruire una rete informativa sempre più efficace con il supporto dei professionisti del settore sanitario. L’empowerment del cittadino è la migliore strategia di prevenzione.
Vaccinazione anti-hpv in Italia: conoscenze, attitudini e comportamenti delle vaccinande e delle madri delle vaccinande in uno studio multicentrico / Miccoli, Silvia; LA TORRE, Giuseppe; Saulle, Rosella; Unim, BRIGID ANDOUNIMYE; Semyonov, Leda; Giraldi, Guglielmo; Crocchiolo, M; Marsala, Mgl; Firenze, A; Capizzi, S; Nardella, P; De Belvis, Ag; Ficarra, Mg; Langiano, E; Ferrara, M; De Vito, E; Bonato, B; Turlà, G; Gregorio, P; Boccia, Antonio. - In: ANNALI DI IGIENE MEDICINA PREVENTIVA E DI COMUNITÀ. - ISSN 1120-9135. - STAMPA. - volume 25 N. 3 (Suppl. 2 al N. 3) - Maggio-Giugno 2013:(2013), pp. 420-420. (Intervento presentato al convegno 45° Congresso Nazionale Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica. Prevenzione e Sanità Pubblica al servizio del Paese - L'Igienista verso le nuove esigenze di salute tenutosi a Santa Maria di Pula, Cagliari nel 3-6 Ottobre 2012).
Vaccinazione anti-hpv in Italia: conoscenze, attitudini e comportamenti delle vaccinande e delle madri delle vaccinande in uno studio multicentrico.
MICCOLI, SILVIA;LA TORRE, Giuseppe;SAULLE, ROSELLA;UNIM, BRIGID ANDOUNIMYE;SEMYONOV, LEDA;GIRALDI, GUGLIELMO;BOCCIA, Antonio
2013
Abstract
OBIETTIVI: L’obiettivo dello studio è di valutare conoscenze, attitudini e comportamenti delle Madri delle Vaccinande e delle Vaccinande stesse (over 18 e under 18) riguardo la prevenzione primaria e secondaria nei confronti del carcinoma della cervice uterina. METODI: Lo studio multicentrico, previsto da un Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale, è stato condotto dalle Università di Roma “Sapienza”, Palermo, Roma Cattolica, Cassino e Ferrara attraverso un’indagine campionaria. La survey confronta Madri delle Vaccinande e Vaccinande e le differenze fra gruppi sono state analizzate con il test del 2. RISULTATI: La ricerca ha coinvolto 962 Vaccinande e 444 Madri delle Vaccinande. Dal confronto tra Vaccinande over 18 (Vover18) e Vaccinande under 18 (Vunder18) è emerso che l’81,7% delle prime e il 52,1% delle seconde conosce il Pap test come screening (p<0,001); le principali fonti di informazione sulla vaccinazione anti-HPV per le Vover18 sono: riviste (23,1%), TV (20,5%) e ginecologo (19,1%); le Vunder18 invece si rivolgono a: medico di famiglia (22,4%), pediatra (14,6%) e ASL (13,7%). Le Madri delle Vaccinande over18 (MVover18) e le Madri delle Vaccinande under 18 (MVunder18) ritengono che l’infezione da HPV possa provocare il tumore della cervice uterina (86,8% e 89,4% rispettivamente), ma solo il 4,6% e l’1,7% rispettivamente riconosce il rischio di incorrere in cancro del cavo orale. Il 61,9% delle MVover18 ed il 52% delle MVunder18 dichiara di non aver ricevuto alcuna informazione a riguardo dal ginecologo (p=0,05); oltre ad essere consapevole che il vaccino debba essere somministrato prima dei rapporti sessuali, il 13,8% sia delle MVover18 sia delle MVunder18 ritiene che una donna si possa vaccinare in qualunque momento e ad ogni età (il 23% e il 27,1% rispettivamente). Il 48,6% delle MVover18 e il 24% delle MVunder18 dichiarano aver partecipato a screening per la prevenzione del tumore della cervice uterina organizzato dall’ASL. Dal confronto delle MVover18 e Vover18 risulta che sono maggiormente le figlie (89,9%) rispetto alle madri (74,3%) a riconoscere che anche dopo la vaccinazione sia necessario sottoporsi periodicamente a Pap test (p<0,001). In merito al genere che dovrebbe vaccinarsi, il 42,7% delle Vunder18 e il 35,6% delle MVunder18 indicano sia i maschi sia le femmine (p=0,05). CONCLUSIONI: Il carcinoma della cervice uterina è causato da infezione da HPV e può essere prevenuto attraverso la vaccinazione precoce. È necessario, pertanto, costruire una rete informativa sempre più efficace con il supporto dei professionisti del settore sanitario. L’empowerment del cittadino è la migliore strategia di prevenzione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.