Nel 1563, per iniziativa prima di tutto di Giovanni Angelo Montorsoli, venne fondata a Firenze l'Accademia del Disegno, e subito dopo si tenne un concorso per il disegno del sigillo. Di quel memorabile concorso ci rimangono solo le proposte dello stesso Montorsoli e di Benvenuto Cellini. Il primo, morto il 31 agosto 1563, dovette eseguire i suoi disegni tra la fine del 1562 e i primi mesi dell'anno seguente. Il Montorsoli aveva immaginato come protagonista del sigillo dell'Accademia la personificazione del Disegno stesso, ovvero un giovane nudo in piedi su una sfera, dal capo illuminato, con uno stilo nella mano destra e una tavola nella sinistra Da questa invenzione sembra prendesse le mosse Cellini per quella che è generalmente considerata la sua prima proposta, ovvero un'altra figura maschile nuda, con le sembianze però di Apollo. Di Cellini rimane però anche un'altra proposta, radicalmente diversa da questa, ma anche in qualche modo in rapporto con essa. Se Montorsoli, quindi, aveva rappresentato la personificazione del Disegno, Cellini si era, piuttosto sorprendentemente, orientato su due divinità del pantheon greco-romano. Le due invenzioni mitologiche non sembrerebbero avere nulla in comune, ma la seconda era, in ultima analisi, la ben nota immagine della Diana Efesina: da una parte era la raffigurazione del dio del Sole, dall'altra quella della sorella, la dea della Luna. Questi disegni suggeriscono l'ipotesi che un altro artista, fiorentino di nascita, pur trasferitosi da tempo a Roma, avesse preso parte alle discussioni in merito a quello che doveva essere il nuovo sigillo per l'Accademia del Disegno: proprio nei mesi in cui aveva luogo quell'informale concorso era infatti rientrato in patria Francesco Salviati, che quelle raffigurazioni del Sole e della Luna aveva affrescato anni prima in Palazzo Vecchio.
Francesco Salviati e il concorso per il sigillo per l'Accademia del Disegno / Pierguidi, Stefano. - In: ATTI E MEMORIE DELL'ACCADEMIA TOSCANA DI SCIENZE E LETTERE LA COLOMBARIA. - ISSN 0392-0836. - STAMPA. - LXXIX-LXXX:(2015), pp. 191-203.
Francesco Salviati e il concorso per il sigillo per l'Accademia del Disegno
PIERGUIDI, Stefano
2015
Abstract
Nel 1563, per iniziativa prima di tutto di Giovanni Angelo Montorsoli, venne fondata a Firenze l'Accademia del Disegno, e subito dopo si tenne un concorso per il disegno del sigillo. Di quel memorabile concorso ci rimangono solo le proposte dello stesso Montorsoli e di Benvenuto Cellini. Il primo, morto il 31 agosto 1563, dovette eseguire i suoi disegni tra la fine del 1562 e i primi mesi dell'anno seguente. Il Montorsoli aveva immaginato come protagonista del sigillo dell'Accademia la personificazione del Disegno stesso, ovvero un giovane nudo in piedi su una sfera, dal capo illuminato, con uno stilo nella mano destra e una tavola nella sinistra Da questa invenzione sembra prendesse le mosse Cellini per quella che è generalmente considerata la sua prima proposta, ovvero un'altra figura maschile nuda, con le sembianze però di Apollo. Di Cellini rimane però anche un'altra proposta, radicalmente diversa da questa, ma anche in qualche modo in rapporto con essa. Se Montorsoli, quindi, aveva rappresentato la personificazione del Disegno, Cellini si era, piuttosto sorprendentemente, orientato su due divinità del pantheon greco-romano. Le due invenzioni mitologiche non sembrerebbero avere nulla in comune, ma la seconda era, in ultima analisi, la ben nota immagine della Diana Efesina: da una parte era la raffigurazione del dio del Sole, dall'altra quella della sorella, la dea della Luna. Questi disegni suggeriscono l'ipotesi che un altro artista, fiorentino di nascita, pur trasferitosi da tempo a Roma, avesse preso parte alle discussioni in merito a quello che doveva essere il nuovo sigillo per l'Accademia del Disegno: proprio nei mesi in cui aveva luogo quell'informale concorso era infatti rientrato in patria Francesco Salviati, che quelle raffigurazioni del Sole e della Luna aveva affrescato anni prima in Palazzo Vecchio.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Pierguidi_Francesco Salviat-e-il_2015.pdf
solo utenti autorizzati
Tipologia:
Documento in Post-print (versione successiva alla peer review e accettata per la pubblicazione)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
556.87 kB
Formato
Adobe PDF
|
556.87 kB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.