Il testo prende le mosse dalla sentenza della Corte di cassazione che ha dato ingresso nel nostro ordinamento al principio della translatio iudicii dal giudice ordinario al giudice speciale, e viceversa, per evitare l'inaccettabile conseguenza di un processo che si debba concludere con una sentenza che determini soltanto la giurisdizione del giudice adito, senza decidere sull'esistenza o meno della pretesa. Si riporta anche l'importante sentenza della Corte Costituzionale, che ha dichiarato l'illegittimità dell'art. 30 della legge istitutiva dei TAR, per affiancare all'ammissione della translatio iudicii il riconoscimento espresso anche della conservazione degli effetti della domanda nel processo perseguito, a seguito di declinatoria, davanti al giudice munito di giurisdizione. L'A. approfondisce gli scenari che vengono aperti dalle due suddette pronunce e evidenzia le diverse questioni che queste pongono per quanto attiene alla prosecuzione del processo successivamente alla prima declinatoria di giurisdizione, soffermandosi, in particolare, sulle seguenti: la configurabilità di una litispendenza trans-giurisdizionale; la possibilità di un'estensione della giurisdizione per connessione; il problema delle modalità di riassunzione e quello della configurabilità di un vincolo discendente dalla sentenza declinatoria per il giudice indicato come competente, la problematica dell'utilizzabilità delle prove assunte dal giudice, che ha poi declinato la giurisdizione, nel contesto del processo riassunto dinanzi al giudice indicato quale munito di giurisdizione. Alcune considerazioni sono svolte, infine, relativamente alla sentenza n. 170/2007, con cui la Corte Costituzionale ha accertato la carenza di delega nella avvenuta introduzione del c.d. rito societario nei procedimenti in materia di proprietà industriale e di concorrenza sleale, affidati alle apposite sezioni specializzate, dichiarando incostituzionale l'art. 134, comma 1, d.lg. 30/2005 e, di conseguenza, la stessa disposizione anche nelle altre sue parti

Evoluzioni processuali fra translatio iudicii e riduzione della proliferazione dei riti e dei ritualismi / Consolo, Claudio; De Cristofaro, M.. - In: IL CORRIERE GIURIDICO. - ISSN 1591-4232. - (2007), pp. 745-750.

Evoluzioni processuali fra translatio iudicii e riduzione della proliferazione dei riti e dei ritualismi

CONSOLO, CLAUDIO;
2007

Abstract

Il testo prende le mosse dalla sentenza della Corte di cassazione che ha dato ingresso nel nostro ordinamento al principio della translatio iudicii dal giudice ordinario al giudice speciale, e viceversa, per evitare l'inaccettabile conseguenza di un processo che si debba concludere con una sentenza che determini soltanto la giurisdizione del giudice adito, senza decidere sull'esistenza o meno della pretesa. Si riporta anche l'importante sentenza della Corte Costituzionale, che ha dichiarato l'illegittimità dell'art. 30 della legge istitutiva dei TAR, per affiancare all'ammissione della translatio iudicii il riconoscimento espresso anche della conservazione degli effetti della domanda nel processo perseguito, a seguito di declinatoria, davanti al giudice munito di giurisdizione. L'A. approfondisce gli scenari che vengono aperti dalle due suddette pronunce e evidenzia le diverse questioni che queste pongono per quanto attiene alla prosecuzione del processo successivamente alla prima declinatoria di giurisdizione, soffermandosi, in particolare, sulle seguenti: la configurabilità di una litispendenza trans-giurisdizionale; la possibilità di un'estensione della giurisdizione per connessione; il problema delle modalità di riassunzione e quello della configurabilità di un vincolo discendente dalla sentenza declinatoria per il giudice indicato come competente, la problematica dell'utilizzabilità delle prove assunte dal giudice, che ha poi declinato la giurisdizione, nel contesto del processo riassunto dinanzi al giudice indicato quale munito di giurisdizione. Alcune considerazioni sono svolte, infine, relativamente alla sentenza n. 170/2007, con cui la Corte Costituzionale ha accertato la carenza di delega nella avvenuta introduzione del c.d. rito societario nei procedimenti in materia di proprietà industriale e di concorrenza sleale, affidati alle apposite sezioni specializzate, dichiarando incostituzionale l'art. 134, comma 1, d.lg. 30/2005 e, di conseguenza, la stessa disposizione anche nelle altre sue parti
2007
translatio iudicii; difetto di giurisdizione
01 Pubblicazione su rivista::01c Nota a sentenza
Evoluzioni processuali fra translatio iudicii e riduzione della proliferazione dei riti e dei ritualismi / Consolo, Claudio; De Cristofaro, M.. - In: IL CORRIERE GIURIDICO. - ISSN 1591-4232. - (2007), pp. 745-750.
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