È ormai indubbio che Twitter sia diventato cruciale nell’ecosistema mediale italiano, in particolare politico. Ma quali sono le variabili che incidono sulla sua adozione e quali gli stili di presenza adottati? Le elezioni europee del 2014 sono stata l’occasione per fornire una risposta a queste domande. L’articolo analizza le timeline dei candidati italiani durante quattro settimane di campagna elettorale, mostrando una generalizzata e partecipata adozione della piattaforma, in linea con i dati provenienti da altri paesi, trasversale alle diverse formazioni politiche. Su 825 candidati italiani, 517 sono risultati in possesso di un account (62,6%), per un totale di 111.509 tweet pubblicati. Ne è emersa una comunicazione collocata nettamente sul versante unidirezionale (48,9% di tweet originali) con sporadiche incursioni su quello conversazionale (13,4% di @reply), ridimensionando nettamente la retorica del recupero di un rapporto diretto tra politici e cittadini realizzato sui social media. L’articolo presenta poi i risultati principali dell’analisi del contenuto di un campione statisticamente rappresentativo di 3.816 tweet, che ha permesso di individuare differenti stili di campagna (Personal Marketing, Reintermediation, Impression Management) che oscillano fra un tipo di comunicazione più «tradizionale» e uno decisamente più «innovativo».
Fra tradizione e innovazione. Le elezioni europee del 2014 su Twitter / Bentivegna, Sara. - In: COMUNICAZIONE POLITICA. - ISSN 1594-6061. - STAMPA. - 3:16(2015), pp. 389-408.
Fra tradizione e innovazione. Le elezioni europee del 2014 su Twitter
BENTIVEGNA, Sara
2015
Abstract
È ormai indubbio che Twitter sia diventato cruciale nell’ecosistema mediale italiano, in particolare politico. Ma quali sono le variabili che incidono sulla sua adozione e quali gli stili di presenza adottati? Le elezioni europee del 2014 sono stata l’occasione per fornire una risposta a queste domande. L’articolo analizza le timeline dei candidati italiani durante quattro settimane di campagna elettorale, mostrando una generalizzata e partecipata adozione della piattaforma, in linea con i dati provenienti da altri paesi, trasversale alle diverse formazioni politiche. Su 825 candidati italiani, 517 sono risultati in possesso di un account (62,6%), per un totale di 111.509 tweet pubblicati. Ne è emersa una comunicazione collocata nettamente sul versante unidirezionale (48,9% di tweet originali) con sporadiche incursioni su quello conversazionale (13,4% di @reply), ridimensionando nettamente la retorica del recupero di un rapporto diretto tra politici e cittadini realizzato sui social media. L’articolo presenta poi i risultati principali dell’analisi del contenuto di un campione statisticamente rappresentativo di 3.816 tweet, che ha permesso di individuare differenti stili di campagna (Personal Marketing, Reintermediation, Impression Management) che oscillano fra un tipo di comunicazione più «tradizionale» e uno decisamente più «innovativo».File | Dimensione | Formato | |
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