Nel nostro ordinamento giuridico non si rinviene una regola generale ed assoluta secondo cui la reiterazione del patto di prova, tra le medesime parti e per le medesime mansioni, è sempre e comunque illegittima. L’accertamento di eguaglianza effettiva delle mansioni è riservata al sovrano apprezzamento del giudice di merito, senza che una nuova valutazione delle prove possa essere sollecitata anche sotto il profilo del vizio di motivazione.
Le ragioni che legittimano la reiterazione del patto di prova / Gambardella, Angela. - In: RIVISTA GIURIDICA DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE. - ISSN 0392-7229. - STAMPA. - 1:1(2016), pp. 44-48.
Le ragioni che legittimano la reiterazione del patto di prova
GAMBARDELLA, ANGELA
2016
Abstract
Nel nostro ordinamento giuridico non si rinviene una regola generale ed assoluta secondo cui la reiterazione del patto di prova, tra le medesime parti e per le medesime mansioni, è sempre e comunque illegittima. L’accertamento di eguaglianza effettiva delle mansioni è riservata al sovrano apprezzamento del giudice di merito, senza che una nuova valutazione delle prove possa essere sollecitata anche sotto il profilo del vizio di motivazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.