Con la sentenza n. 590/2015 la Corte d’appello di Firenze afferma che nel caso di illegittimo trasferimento del ramo d’azienda i lavoratori hanno sempre interesse ad agire in giudizio nei confronti della cedente, anche a fronte della continuazione (di fatto) della prestazione lavorativa a favore della cessionaria e, altresì, nei casi in in cui gli stessi abbiano sottoscritto una transazione con quest’ultima; infatti la continuazione di fatto del rapporto di lavoro con il nuovo datore di lavoro (apparente) non implica tacita accettazione della cessione del contratto e la conciliazione intercorsa con la cessionaria non esplica alcun effetto preclusivo nei confronti del rapporto con la cedente (rapporto giuridicamente mai venuto meno).
Trasferimento del ramo d'azienda e tutele del lavoratore / DE SANTIS, Chiara. - In: RIVISTA GIURIDICA DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE. - ISSN 0392-7229. - STAMPA. - 1:1(2016), pp. 49-52.
Trasferimento del ramo d'azienda e tutele del lavoratore.
DE SANTIS, CHIARA
2016
Abstract
Con la sentenza n. 590/2015 la Corte d’appello di Firenze afferma che nel caso di illegittimo trasferimento del ramo d’azienda i lavoratori hanno sempre interesse ad agire in giudizio nei confronti della cedente, anche a fronte della continuazione (di fatto) della prestazione lavorativa a favore della cessionaria e, altresì, nei casi in in cui gli stessi abbiano sottoscritto una transazione con quest’ultima; infatti la continuazione di fatto del rapporto di lavoro con il nuovo datore di lavoro (apparente) non implica tacita accettazione della cessione del contratto e la conciliazione intercorsa con la cessionaria non esplica alcun effetto preclusivo nei confronti del rapporto con la cedente (rapporto giuridicamente mai venuto meno).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.