Il terremoto che nel 2009 ha colpito la città dell’Aquila e un’ampia zona limitrofa ha di nuovo riacceso i dibattiti, quantomeno immediatamente a ridosso dell’evento, su temi quali il ‘miglioramento’ come specifico approccio da adottare per la sicurezza strutturale del costruito storico, la definizione di modelli di valutazione numerica più idonei a rappresentare i caratteri meccanici della muratura e lo stato effettivo dei danni, la riflessione su criteri di intervento che contemperino la sicurezza dell’edificio e dei fruitori con le istanze conservative proprie del patrimonio architettonico. A poco meno di sei anni dal sisma sono stati condotti diversi interventi su edifici storici dell’aquilano ed è possibile considerare un primo bilancio sui procedimenti adottati dagli uffici preposti all’attività di ‘ricostruzione’ per la verifica e l’approvazione dei progetti di restauro e sui primi esiti operativi mutuati attraverso l’impiego di materiali e tecniche tradizionali e innovative.
Conservation and structural safety in seismic zone. First considerations about postearthquake restorations made in L’Aquila (Italy) / Donatelli, Adalgisa. - CD-ROM. - (2015), pp. 481-489. (Intervento presentato al convegno REUSO 2015. Atti del III Congreso Internacional sobre Documentación, Conservación, y Reutilización del Patrimonio Arquitectónico (Valencia – 22-24 Ottobre 2015) tenutosi a Valencia nel 22-24 Ottobre 2015).
Conservation and structural safety in seismic zone. First considerations about postearthquake restorations made in L’Aquila (Italy)
DONATELLI, ADALGISA
2015
Abstract
Il terremoto che nel 2009 ha colpito la città dell’Aquila e un’ampia zona limitrofa ha di nuovo riacceso i dibattiti, quantomeno immediatamente a ridosso dell’evento, su temi quali il ‘miglioramento’ come specifico approccio da adottare per la sicurezza strutturale del costruito storico, la definizione di modelli di valutazione numerica più idonei a rappresentare i caratteri meccanici della muratura e lo stato effettivo dei danni, la riflessione su criteri di intervento che contemperino la sicurezza dell’edificio e dei fruitori con le istanze conservative proprie del patrimonio architettonico. A poco meno di sei anni dal sisma sono stati condotti diversi interventi su edifici storici dell’aquilano ed è possibile considerare un primo bilancio sui procedimenti adottati dagli uffici preposti all’attività di ‘ricostruzione’ per la verifica e l’approvazione dei progetti di restauro e sui primi esiti operativi mutuati attraverso l’impiego di materiali e tecniche tradizionali e innovative.File | Dimensione | Formato | |
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