La Convenzione Europea sul paesaggio fornisce una definizione secondo cui l’ “Obiettivo di qualità paesaggistica designa la formulazione da parte delle autorità pubbliche competenti, per un determinato paesaggio, delle aspirazioni delle popolazioni per quanto riguarda le caratteristiche paesaggistiche del loro contesto di vita". Un paesaggio è di qualità se viene percepito tale dalle popolazioni che lo vivono. Il valore deriva dalla qualità degli elementi percepiti e dalla rarità del paesaggio, che combinate insieme, lo definiscono compiutamente. Quando infatti si analizza un paesaggio bisogna tenere distinte qualità e rarità, per poi combinarle in un giudizio di valore. Il paesaggio di qualità deve contenere in sé i caratteri di sensibilità, rarità e valore. Si può ritenere che la sensibilità di un paesaggio dipenda dai seguenti requisiti: integrità, qualità scenica, rappresentatività, naturalità, interesse storico; quanto più alta è la sensibilità del paesaggio tanto più alto è il suo valore, poiché quelli sopra elencati sono di fatto indicatori di qualità. Il concetto di sensibilità sembra essere qualcosa di congenito con il paesaggio, la qualità invece necessita di un’espressione di apprezzamento che questa rinvia sempre alla preferenza di chi esprime il giudizio. La parola “qualità” del paesaggio richiama anche il concetto di impatto sull’ambiente: un paesaggio è di qualità in proporzione a quanto è capace di sopportare gli effetti che tale impatto ha senza subire un deterioramento al suo valore. Un paesaggio che possiede la capacità di “assorbire” gli impatti negativi determinati da cambiamenti e trasformazioni del territorio, può essere definito di qualità. Per valutare un paesaggio si possono quindi utilizzare una serie di indicatori che ne definiscano la qualità. Parlare di indicatori di qualità è sempre questione complessa e controversa, non solo gli aspetti scientifici ma anche quelli socio-economici hanno un ruolo non trascurabile per il risvolto economico connesso alla percezione della qualità del paesaggio.
Qualità del paesaggio contemporaneo / Alessi, Laura; Pea, Alessio; Sardella, Claudia. - (2014). (Intervento presentato al convegno Comunicare il Paesaggio: Parole chiave per un dialogo transdisciplinare tenutosi a Sapienza, Università di Roma; Facoltà di Architettura, Aula Magna – Piazza Fontanella Borghese 9, Roma nel 16/04/2014).
Qualità del paesaggio contemporaneo
ALESSI, LAURA;PEA, ALESSIO;SARDELLA, CLAUDIA
2014
Abstract
La Convenzione Europea sul paesaggio fornisce una definizione secondo cui l’ “Obiettivo di qualità paesaggistica designa la formulazione da parte delle autorità pubbliche competenti, per un determinato paesaggio, delle aspirazioni delle popolazioni per quanto riguarda le caratteristiche paesaggistiche del loro contesto di vita". Un paesaggio è di qualità se viene percepito tale dalle popolazioni che lo vivono. Il valore deriva dalla qualità degli elementi percepiti e dalla rarità del paesaggio, che combinate insieme, lo definiscono compiutamente. Quando infatti si analizza un paesaggio bisogna tenere distinte qualità e rarità, per poi combinarle in un giudizio di valore. Il paesaggio di qualità deve contenere in sé i caratteri di sensibilità, rarità e valore. Si può ritenere che la sensibilità di un paesaggio dipenda dai seguenti requisiti: integrità, qualità scenica, rappresentatività, naturalità, interesse storico; quanto più alta è la sensibilità del paesaggio tanto più alto è il suo valore, poiché quelli sopra elencati sono di fatto indicatori di qualità. Il concetto di sensibilità sembra essere qualcosa di congenito con il paesaggio, la qualità invece necessita di un’espressione di apprezzamento che questa rinvia sempre alla preferenza di chi esprime il giudizio. La parola “qualità” del paesaggio richiama anche il concetto di impatto sull’ambiente: un paesaggio è di qualità in proporzione a quanto è capace di sopportare gli effetti che tale impatto ha senza subire un deterioramento al suo valore. Un paesaggio che possiede la capacità di “assorbire” gli impatti negativi determinati da cambiamenti e trasformazioni del territorio, può essere definito di qualità. Per valutare un paesaggio si possono quindi utilizzare una serie di indicatori che ne definiscano la qualità. Parlare di indicatori di qualità è sempre questione complessa e controversa, non solo gli aspetti scientifici ma anche quelli socio-economici hanno un ruolo non trascurabile per il risvolto economico connesso alla percezione della qualità del paesaggio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.