Lo scritto si occupa della nota vicenda della legge elettorale apparentemente giunta ad epilogo, nei suoi profili giurisdizionali, con la sentenza della S.C. n. 8878 del 2014, di cassazione sostitutiva nel merito della sentenza di appello e di accertamento della violazione del diritto di voto con i caratteri di cui all'art. 48, comma 2, Cost. L’articolo, che ripercorre anche i principali snodi della sentenza della Consulta n. 1 del 2014, peraltro pone ed affronta un destabilizzante quesito circa la (forse) non perfetta congruenza fra le pronunce delle due Corti, che rischia di generare un possibile dubbio: quello dell'ammissibilità di una azione risarcitoria di ciascun singolo cittadino che abbia esercitato il diritto di voto nella vigenza della l. n. 270/2005. Ulteriori disorientamenti sono poi ingenerati dalla sentenza del Consiglio di Stato n. 3356 del 2014, essa pure in materia elettorale (elezioni regionali del Friuli Venezia Giulia), che - seppur in obiter - parrebbe non chiudere recisamente la via ad una azione costitutivo-demolitoria dei risultati delle elezioni tenutesi secondo una normativa regionale non dissimile rispetto a quella nazionale già dichiarata (ma con circospezione, ossia pro futuro!) costituzionalmente illegittima dalla Consulta.
Dopo la Consulta la Cassazione chiude sulla vecchia legge elettorale, ma quanto davvero? / Consolo, Claudio. - In: IL CORRIERE GIURIDICO. - ISSN 1591-4232. - STAMPA. - 12(2014), pp. 1553-1558.
Dopo la Consulta la Cassazione chiude sulla vecchia legge elettorale, ma quanto davvero?
CONSOLO, CLAUDIO
2014
Abstract
Lo scritto si occupa della nota vicenda della legge elettorale apparentemente giunta ad epilogo, nei suoi profili giurisdizionali, con la sentenza della S.C. n. 8878 del 2014, di cassazione sostitutiva nel merito della sentenza di appello e di accertamento della violazione del diritto di voto con i caratteri di cui all'art. 48, comma 2, Cost. L’articolo, che ripercorre anche i principali snodi della sentenza della Consulta n. 1 del 2014, peraltro pone ed affronta un destabilizzante quesito circa la (forse) non perfetta congruenza fra le pronunce delle due Corti, che rischia di generare un possibile dubbio: quello dell'ammissibilità di una azione risarcitoria di ciascun singolo cittadino che abbia esercitato il diritto di voto nella vigenza della l. n. 270/2005. Ulteriori disorientamenti sono poi ingenerati dalla sentenza del Consiglio di Stato n. 3356 del 2014, essa pure in materia elettorale (elezioni regionali del Friuli Venezia Giulia), che - seppur in obiter - parrebbe non chiudere recisamente la via ad una azione costitutivo-demolitoria dei risultati delle elezioni tenutesi secondo una normativa regionale non dissimile rispetto a quella nazionale già dichiarata (ma con circospezione, ossia pro futuro!) costituzionalmente illegittima dalla Consulta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.