Le elezioni politiche del 2013 hanno decretato il successo di Twitter come piattaforma di discussione pubblica. Pur se centrale, Twitter è solo uno degli ambienti nei quali si realizzano i processi di frammentazione e integrazione che caratterizzano l’attuale ecosistema mediale. In tale ecosistema, comunque, la televisione continua a svolgere un ruolo centrale nella narrazione del discorso politico. È quanto emerge dall’analisi delle interazioni discorsive su Twitter sviluppatesi nella settimana dal 4 al 10 febbraio attorno agli hashtag dei programmi di approfondimento politico che hanno ospitato i leader delle coalizioni presenti nella competizione elettorale. Nel complesso, i dati raccolti a ridosso delle esperienze di social Tv hanno confermato anche nel nostro paese la presenza di un processo di ibridazione mediale che ridefinisce ambienti mediali diversi (televisione, Twitter e stampa) e fa interagire ambiti attoriali differenti, affiancando a quelli più tradizionali (giornalisti e politici) nuovi soggetti (i cittadini) che partecipano alla costruzione del dibattito pubblico. Si sta sviluppando una circolarità fra i diversi media che delinea un nuovo modello di discussione pubblica che nasce in televisione, passa per Twitter e influenza la copertura giornalistica del giorno dopo. Ma è ancora la televisione che riesce a orientare la discussione pubblica, sia pure con modalità diverse rispetto a quelle del passato.
Prove tecniche di ibridazione mediale. Guardare la Tv e commentare su Twitter / Bentivegna, Sara; Rita, Marchetti. - In: COMUNICAZIONE POLITICA. - ISSN 1594-6061. - STAMPA. - 1:1(2014), pp. 61-77. [10.3270/76588]
Prove tecniche di ibridazione mediale. Guardare la Tv e commentare su Twitter
BENTIVEGNA, Sara;
2014
Abstract
Le elezioni politiche del 2013 hanno decretato il successo di Twitter come piattaforma di discussione pubblica. Pur se centrale, Twitter è solo uno degli ambienti nei quali si realizzano i processi di frammentazione e integrazione che caratterizzano l’attuale ecosistema mediale. In tale ecosistema, comunque, la televisione continua a svolgere un ruolo centrale nella narrazione del discorso politico. È quanto emerge dall’analisi delle interazioni discorsive su Twitter sviluppatesi nella settimana dal 4 al 10 febbraio attorno agli hashtag dei programmi di approfondimento politico che hanno ospitato i leader delle coalizioni presenti nella competizione elettorale. Nel complesso, i dati raccolti a ridosso delle esperienze di social Tv hanno confermato anche nel nostro paese la presenza di un processo di ibridazione mediale che ridefinisce ambienti mediali diversi (televisione, Twitter e stampa) e fa interagire ambiti attoriali differenti, affiancando a quelli più tradizionali (giornalisti e politici) nuovi soggetti (i cittadini) che partecipano alla costruzione del dibattito pubblico. Si sta sviluppando una circolarità fra i diversi media che delinea un nuovo modello di discussione pubblica che nasce in televisione, passa per Twitter e influenza la copertura giornalistica del giorno dopo. Ma è ancora la televisione che riesce a orientare la discussione pubblica, sia pure con modalità diverse rispetto a quelle del passato.File | Dimensione | Formato | |
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