The paper considers the effects produced by the so-called return directive on the offence sanctioning third-country nationals violating an entry ban in the Italian law. Specific reference is made to the effects following the El Dridi and Achughbabian judgements. The offence has been partially modified by the legislative decree 89/2011: the length of the ban has been reduced to five years while detention is still provided for illegal conducts. Nonetheless further remarks involve the consistency of this offence with the Union law. The Supreme Court denies any conflict, unlike trial courts case law: the following pages present both opinions.

La nota prende in considerazione gli effetti della c.d. direttiva rimpatri sul reato di reingresso illecito dello straniero espulso, in particolare alla luce della sentenza El Dridi e della più recente Achughbabian. La fattispecie è stata oggetto di parziale modifica ad opera del d.l. n. 89/2011, che ha ristretto l’ambito di applicazione della norma alle sole condotte di reingresso entro cinque anni dall’avvenuta espulsione, per le quali è rimasta intatta la pena della reclusione. Tuttavia anche in relazione a queste residuate ipotesi permangono dubbi di compatibilità con il diritto dell’Unione. Mentre la Corte di cassazione nega qualsiasi ipotesi di contrasto, di contrario avviso è la giurisprudenza di merito: nelle pagine che seguono si dà atto delle rispettive posizioni.

(In)compatibile con la Direttiva 2008/115/CE il reato che punisce il reingresso illecito degli stranieri entro 5 anni dall'espulsione / Cavallone, Giulia. - In: CASSAZIONE PENALE. - ISSN 1125-856X. - STAMPA. - 2:(2013), pp. 768-785.

(In)compatibile con la Direttiva 2008/115/CE il reato che punisce il reingresso illecito degli stranieri entro 5 anni dall'espulsione

CAVALLONE, GIULIA
2013

Abstract

The paper considers the effects produced by the so-called return directive on the offence sanctioning third-country nationals violating an entry ban in the Italian law. Specific reference is made to the effects following the El Dridi and Achughbabian judgements. The offence has been partially modified by the legislative decree 89/2011: the length of the ban has been reduced to five years while detention is still provided for illegal conducts. Nonetheless further remarks involve the consistency of this offence with the Union law. The Supreme Court denies any conflict, unlike trial courts case law: the following pages present both opinions.
2013
La nota prende in considerazione gli effetti della c.d. direttiva rimpatri sul reato di reingresso illecito dello straniero espulso, in particolare alla luce della sentenza El Dridi e della più recente Achughbabian. La fattispecie è stata oggetto di parziale modifica ad opera del d.l. n. 89/2011, che ha ristretto l’ambito di applicazione della norma alle sole condotte di reingresso entro cinque anni dall’avvenuta espulsione, per le quali è rimasta intatta la pena della reclusione. Tuttavia anche in relazione a queste residuate ipotesi permangono dubbi di compatibilità con il diritto dell’Unione. Mentre la Corte di cassazione nega qualsiasi ipotesi di contrasto, di contrario avviso è la giurisprudenza di merito: nelle pagine che seguono si dà atto delle rispettive posizioni.
01 Pubblicazione su rivista::01c Nota a sentenza
(In)compatibile con la Direttiva 2008/115/CE il reato che punisce il reingresso illecito degli stranieri entro 5 anni dall'espulsione / Cavallone, Giulia. - In: CASSAZIONE PENALE. - ISSN 1125-856X. - STAMPA. - 2:(2013), pp. 768-785.
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