I nuovi adolescenti si presentano alla loro sfida evolutiva, con un bagaglio tecnologico che può costituire uno strumento di ausilio per il superamento dei diversi compiti evolutivi oppure può rappresentare un pericolo, spesso non riconosciuto, per lo sviluppo di nuove forme di psicopatologia, le Internet Related Psychpathologies (Cantelmi et.al. 2000) che variano dal gioco d’azzardo compulsivo online, alla dipendenza dal cybersesso, alla dipendenza da cyberrelazioni, alla dipendenza da giochi di ruolo online, alla dipendenza da eccessive informazioni, alla dipendenza da social network quali facebook, twitter, ed altri. In questa forma di addiction il computer diventa un rifugio (Steiner, 1983) nel quale poter regolare stati emotivi terrifici che rischierebbero, se non sedati, di elicitare la sensazione delirante di una frammentazione dell’identità personale. Il presente contributo, in linea con le indicazioni proposte in letteratura, propone i primi risultati di una ricerca più ampia, che si sta svolgendo presso il Dipartimento di Psicologia dinamica e Clinica dell’Università Sapienza di Roma, sull’utilizzo di internet, del telefonino e di facebook su un campione di 400 soggetti del Lazio, (13-18 anni), confrontandoli con l’utilizzo temporale che ne fanno i loro genitori, e mostrando la relazione con aspetti sintomatologici rilevati dall’SLC-90, con lo stato dell’attaccamento (Ca-Mir), con la percezione dell’attaccamento ai genitori e agli amici e la rappresentazione della famiglia. In un campione (n=25) più ristretto è stata somministrata l’AICA per analizzare le possibili relazioni tra la sicurezza dell’attaccamento, vista come fattore protettivo, e l’utilizzo adeguato degli strumenti proposti dal mondo virtuale. I risultati di questa prima fase della ricerca verranno integrati con la fase successiva che si indirizzerà ad analizzare i correlati neurobiologici dell’attaccamento nell’ottica di integrazione tra neuroscienze e psicologia.
Il Rifugio della Rete in adolescenza: integrazione tra attaccamento e nuove forme di psicopatologia / Volpi, Barbara; Baiocco, Roberto; Giulia, Marino. - STAMPA. - (2013). (Intervento presentato al convegno XV Congresso della Sezione di Psicologia Dinamica e Clinica AIP tenutosi a Napoli nel 27-29 settembre 2013).
Il Rifugio della Rete in adolescenza: integrazione tra attaccamento e nuove forme di psicopatologia
VOLPI, BARBARA;BAIOCCO, ROBERTO;
2013
Abstract
I nuovi adolescenti si presentano alla loro sfida evolutiva, con un bagaglio tecnologico che può costituire uno strumento di ausilio per il superamento dei diversi compiti evolutivi oppure può rappresentare un pericolo, spesso non riconosciuto, per lo sviluppo di nuove forme di psicopatologia, le Internet Related Psychpathologies (Cantelmi et.al. 2000) che variano dal gioco d’azzardo compulsivo online, alla dipendenza dal cybersesso, alla dipendenza da cyberrelazioni, alla dipendenza da giochi di ruolo online, alla dipendenza da eccessive informazioni, alla dipendenza da social network quali facebook, twitter, ed altri. In questa forma di addiction il computer diventa un rifugio (Steiner, 1983) nel quale poter regolare stati emotivi terrifici che rischierebbero, se non sedati, di elicitare la sensazione delirante di una frammentazione dell’identità personale. Il presente contributo, in linea con le indicazioni proposte in letteratura, propone i primi risultati di una ricerca più ampia, che si sta svolgendo presso il Dipartimento di Psicologia dinamica e Clinica dell’Università Sapienza di Roma, sull’utilizzo di internet, del telefonino e di facebook su un campione di 400 soggetti del Lazio, (13-18 anni), confrontandoli con l’utilizzo temporale che ne fanno i loro genitori, e mostrando la relazione con aspetti sintomatologici rilevati dall’SLC-90, con lo stato dell’attaccamento (Ca-Mir), con la percezione dell’attaccamento ai genitori e agli amici e la rappresentazione della famiglia. In un campione (n=25) più ristretto è stata somministrata l’AICA per analizzare le possibili relazioni tra la sicurezza dell’attaccamento, vista come fattore protettivo, e l’utilizzo adeguato degli strumenti proposti dal mondo virtuale. I risultati di questa prima fase della ricerca verranno integrati con la fase successiva che si indirizzerà ad analizzare i correlati neurobiologici dell’attaccamento nell’ottica di integrazione tra neuroscienze e psicologia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.