Obiettivo dello studio è stato quello di individuare la presenza di potenziali sorgenti di rumore e di valutarne l' esposizione a rumore in addetti alla produzione di componentistica per aeromobili e di verificare in essi eventuali alterazioni della funzione uditiva attraverso protocollo sanitario mirato. La metodologia ha compreso: stima quantitativa dei livelli di esposizione (calcolo del Lep,d (dBA) nelle aree in cui operano macchine, utilizzando per le misure un fonometro integratore di classe 1 I.E.C; 3); valutazione della funzione uditiva in 73 soggetti con audiometria tonale liminare e lettura degli esami audiometrici per l’ individuazione di ipoacusie con il metodo MPB 2002 (Merluzzi-Pira-Bosio) . La stima dell' esposizione a rumore ha evidenziato complessivamente valori di Lep,d compresi tra 60, 7 dBA e 87,0 dBA, registrando i livelli più elevati (> 80 < 90 dBA) nei reparti carpenteria e lavorazione meccanica. L' analisi dei risultati audiometrici con il metodo MPB 2002 ha rilevato le seguenti classi di profili audiometrici: classi 0 e 1a nel 71,23 % degli esposti, classi 2 e 3 nell' 8,21%, classe 7 nel 9,58%, classe 8 nel 5,47%, classe 9 nell'8, 21%. Le ipoacusie da rumore rilevate dai profili audiometrici di classe 2 e 3 risultavano appartenere alle sottoclassi 2b (50%), 2c (33,33%) e 3a (16,66%) e hanno interessato lavoratori dei reparti lavorazione meccanica e carpenteria e, in un caso, del reparto saldatura. Il confronto tra dati ambientali e sanitari evidenzia una correlazione tra reparti con livelli di esposizione a rumore più elevati e esistenza di ipoacusie da rumore, anche se queste hanno interessato le classi audiometriche più basse. L' osservazione che i soggetti con ipoacusia da rumore appartengano a classi di età anagrafica elevata (>50 anni) e di anzianità lavorativa di notevole durata (> 15 anni) induce a ipotizzare che sull' apparato uditivo abbiano agito verosilmilmente pregresse esposizioni, sicuramente di maggiore entità rispetto a quelle riscontrate.

Esposizione a rumore nella produzione di dispositivi per aeromobili / Corrao, Carmela Romana Natalina; M., Biagi; F., Federici; Bacaloni, Alessandro. - unico:(2004), pp. 299-301. (Intervento presentato al convegno 22° Congresso Nazionale dell' Associazione Italiana degli Igienisti Industriali (AIDII) tenutosi a Palermo nel 16-18 giugno 2004).

Esposizione a rumore nella produzione di dispositivi per aeromobili

CORRAO, Carmela Romana Natalina;BACALONI, Alessandro
2004

Abstract

Obiettivo dello studio è stato quello di individuare la presenza di potenziali sorgenti di rumore e di valutarne l' esposizione a rumore in addetti alla produzione di componentistica per aeromobili e di verificare in essi eventuali alterazioni della funzione uditiva attraverso protocollo sanitario mirato. La metodologia ha compreso: stima quantitativa dei livelli di esposizione (calcolo del Lep,d (dBA) nelle aree in cui operano macchine, utilizzando per le misure un fonometro integratore di classe 1 I.E.C; 3); valutazione della funzione uditiva in 73 soggetti con audiometria tonale liminare e lettura degli esami audiometrici per l’ individuazione di ipoacusie con il metodo MPB 2002 (Merluzzi-Pira-Bosio) . La stima dell' esposizione a rumore ha evidenziato complessivamente valori di Lep,d compresi tra 60, 7 dBA e 87,0 dBA, registrando i livelli più elevati (> 80 < 90 dBA) nei reparti carpenteria e lavorazione meccanica. L' analisi dei risultati audiometrici con il metodo MPB 2002 ha rilevato le seguenti classi di profili audiometrici: classi 0 e 1a nel 71,23 % degli esposti, classi 2 e 3 nell' 8,21%, classe 7 nel 9,58%, classe 8 nel 5,47%, classe 9 nell'8, 21%. Le ipoacusie da rumore rilevate dai profili audiometrici di classe 2 e 3 risultavano appartenere alle sottoclassi 2b (50%), 2c (33,33%) e 3a (16,66%) e hanno interessato lavoratori dei reparti lavorazione meccanica e carpenteria e, in un caso, del reparto saldatura. Il confronto tra dati ambientali e sanitari evidenzia una correlazione tra reparti con livelli di esposizione a rumore più elevati e esistenza di ipoacusie da rumore, anche se queste hanno interessato le classi audiometriche più basse. L' osservazione che i soggetti con ipoacusia da rumore appartengano a classi di età anagrafica elevata (>50 anni) e di anzianità lavorativa di notevole durata (> 15 anni) induce a ipotizzare che sull' apparato uditivo abbiano agito verosilmilmente pregresse esposizioni, sicuramente di maggiore entità rispetto a quelle riscontrate.
2004
88-7963-169-1
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