The concept of publicity and the notion of transparency applied to the action of P.A. serving still the problem of their uncertain legal status. According to the author, the duty of the P.A. to make accessible information, not legitimately secret information or confidentiality, is based on the interpretation of the pattern of administration prescribed by the Constitution. The legislative decree of 14 March 2013, n. 33 contributes to complete a design reformer through which, although with large difficulties, has arrived today in normatively define the link between control public about the circulation of information and administrative responsibilities, individual and collective. The conclusions refer to the Articles 2 and 21 of the Italian Constitution as the foundation of the "new" claims to knowledge governed by Decree 33/2013.

Nella prima parte del lavoro, la nozione di pubblicità e la nozione di trasparenza applicate all’azione delle p.a. sono analizzate a partire dall’ancora problematico nodo della loro qualificazione giuridica. Se l’Unione europea non si è sottratta all’enunciazione formale di un principio, quello della ampia e non immotivatamente circoscrivibile circolazione delle conoscenze detenute da qualsiasi soggetto istituzionale e riferibili ai diversi aspetti di ciascuna specifica attività e competenza, non altrettanto hanno fatto il legislatore italiano e la stessa Corte costituzionale. Nella parte centrale, è sostenuta la tesi che, invece, sia possibile fondare il dovere delle p.a. di rendere disponibili tutte le informazioni non legittimamente coperte da segreto o da riservatezza sull’interpretazione del modello di amministrazione prescritto della Costituzione. Il decreto n. 33 del 2013 si inserisce e contribuisce a completare, tuttavia, un disegno riformatore attraverso il quale, sebbene con grandi difficoltà, si è arrivati oggi a definire normativamente il nesso tra controllo pubblico sulla circolazione delle informazioni amministrative e responsabilità individuali e collettive. Nelle conclusioni trovano spazio alcune considerazioni sull’interpretazione degli articoli 2 e 21 Cost. come fondamento delle “nuove” pretese di conoscenza disciplinate dal decreto 33/2013.

Gli obblighi di diffusione delle informazioni e il d.lgs. 33/2013 nell’interpretazione del modello costituzionale di amministrazione / Marsocci, Paola. - In: LE ISTITUZIONI DEL FEDERALISMO. - ISSN 1126-7917. - STAMPA. - 3/4(2013), pp. 687-724.

Gli obblighi di diffusione delle informazioni e il d.lgs. 33/2013 nell’interpretazione del modello costituzionale di amministrazione

MARSOCCI, Paola
2013

Abstract

The concept of publicity and the notion of transparency applied to the action of P.A. serving still the problem of their uncertain legal status. According to the author, the duty of the P.A. to make accessible information, not legitimately secret information or confidentiality, is based on the interpretation of the pattern of administration prescribed by the Constitution. The legislative decree of 14 March 2013, n. 33 contributes to complete a design reformer through which, although with large difficulties, has arrived today in normatively define the link between control public about the circulation of information and administrative responsibilities, individual and collective. The conclusions refer to the Articles 2 and 21 of the Italian Constitution as the foundation of the "new" claims to knowledge governed by Decree 33/2013.
2013
Nella prima parte del lavoro, la nozione di pubblicità e la nozione di trasparenza applicate all’azione delle p.a. sono analizzate a partire dall’ancora problematico nodo della loro qualificazione giuridica. Se l’Unione europea non si è sottratta all’enunciazione formale di un principio, quello della ampia e non immotivatamente circoscrivibile circolazione delle conoscenze detenute da qualsiasi soggetto istituzionale e riferibili ai diversi aspetti di ciascuna specifica attività e competenza, non altrettanto hanno fatto il legislatore italiano e la stessa Corte costituzionale. Nella parte centrale, è sostenuta la tesi che, invece, sia possibile fondare il dovere delle p.a. di rendere disponibili tutte le informazioni non legittimamente coperte da segreto o da riservatezza sull’interpretazione del modello di amministrazione prescritto della Costituzione. Il decreto n. 33 del 2013 si inserisce e contribuisce a completare, tuttavia, un disegno riformatore attraverso il quale, sebbene con grandi difficoltà, si è arrivati oggi a definire normativamente il nesso tra controllo pubblico sulla circolazione delle informazioni amministrative e responsabilità individuali e collettive. Nelle conclusioni trovano spazio alcune considerazioni sull’interpretazione degli articoli 2 e 21 Cost. come fondamento delle “nuove” pretese di conoscenza disciplinate dal decreto 33/2013.
pubblica amministrazione; informazione amministrativa; pubblicità; trasparenza; costituzione; Unione europea
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Gli obblighi di diffusione delle informazioni e il d.lgs. 33/2013 nell’interpretazione del modello costituzionale di amministrazione / Marsocci, Paola. - In: LE ISTITUZIONI DEL FEDERALISMO. - ISSN 1126-7917. - STAMPA. - 3/4(2013), pp. 687-724.
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