È sempre più frequente sentire parlare di contagio nel mondo economico e professionale, sia con accezioni positive sia negative. Per esempio, si parla di “euforia che contagia i mercati”1 e di “contagio di cui bisogna avere paura. Quello che dalla potenziale sfiducia nell'euro si travasa, maligno, all’economia reale.”2. Organizzazioni come la Bce contribuiscono alla caratterizzazione di questo fenomeno sostenendo che “la mancanza di fiducia […] si é poi trasmessa ad altri Paesi, in un fenomeno conosciuto come ‘contagio’”3. Gli effetti negativi del contagio sull’economia sono talmente salienti da indurre recentemente la Bce/UE a approntare un Dizionario sugli strumenti per neutralizzare il contagio4. Nel suo uso colloquiale, il termine contagio è mutuato dalla biologia e dalla medicina per rendere in modo immediato l’idea che un individuo (o un’entità) possa trasmettere a un secondo individuo degli elementi/ agenti che pervadono l’altro e lo inducono a sperimentare una condizione simile a quella della persona ‘infettante’. Nelle scienze comportamentali e gestionali, il contagio sociale si riferisce alla diffusione ‘epidemica’ delle emozioni nei rapporti umani, anche a livello di ampie comunità sociali (Hatfield, Forbes e Rapson, 2012), e rappresenta pertanto un concetto fondamentale per comprendere come si strutturano ed evolvono gli scambi collettivi (Hatfield e Rapson, 1998). La chiave del contagio è la trasmissione di emozioni. In particolare, il contagio emotivo è la tendenza automatica ed inconsapevole a cogliere ed assorbire le emozioni che gli altri comunicano e, contemporaneamente, ad infettare negli altri le proprie emozioni. In questo modo, le persone entrano in sintonia affettiva e raggiungono una convergenza emotiva che fa da substrato all’interazione sociale ed ai comportamenti che emergono nella relazione (Hatfield, Cacioppo e Rapson, 1994). Internet, media elettronici e social networks hanno contribuito all’aumento di una connettività tra individui rapida e su scala globale, rendendo il contagio sociale uno dei fenomeni centrali per la comprensione dei nuovi avvenimenti dei mercati e del buzz marketing (marketing informale; Wuyts, Dekimpe, Gijsbrechts e Pieters, 2010). In ambito gestionale è già stato certificato che il contagio di emozioni ed umori collettivi ha un’influenza significativa sul comportamento finanziario e sui risultati di business in diverse nazioni a livello globale (Olson, 2006; Wuyts et al. 2010; Yu e Ting, 2012). Ma in Italia, come incide il contagio di specifiche emozioni sui risultati di business delle aziende (es. il fatturato)? Inoltre, numerosi modelli gestionali basati sulle competenze hanno dimostrato il legame tra competenze lavorative e profitto economico, sia in ambito nazionale che internazionale (Camuffo, Gerli e Gubitta, 2012; Long e Ismail, 2011; Ryan, Spencer e Bernhard, 2012). Tuttavia, sia il contagio emotivo che le capacità lavorative hanno un effetto sul business d’impresa (Shaver, 2006). Se consideriamo contemporaneamente il ruolo del contagio emotivo e delle competenze lavorative nel predire i risultati di business, questi due fattori come contribuiscono a spiegare il fatturato aziendale? Il presente contributo approfondisce il ruolo congiunto del contagio emotivo e delle competenze lavorative nel predire i risultati di business aziendale. Il nesso tra contagio, competenze e fatturato è stato studiato in un campione di piccole e medie imprese (PMI) italiane, che rappresentanola tipologia di impresa principale nel tessuto produttivo del nostro paese. I risultati della ricerca dimostrano la validità dello strumento usato per la misura del contagio emotivo, e la validità del modello di competenze proposto, nel predire il fatturato aziendale, ovvero un importante outcome organizzativo che funge da criterio oggettivo. In particolare, accanto alla rilevanza di una mappatura delle competenze professionali, viene dimostrata l’influenza delle emozioni sui risultati economici e l’importanza di disporre di una mappatura degli scambi emozionali che avvengono nel contesto lavorativo tra colleghi, capi e clienti, al fine di comprendere come affinare i modelli gestionali nella direzione del successo aziendale.

Emozioni e fatturato: una nuova visione del business? Una indagine pilota nelle piccole e medie imprese / Petitta, Laura. - In: SVILUPPO & ORGANIZZAZIONE. - ISSN 0391-7045. - STAMPA. - 253:(2013), pp. 42-53.

Emozioni e fatturato: una nuova visione del business? Una indagine pilota nelle piccole e medie imprese

PETITTA, LAURA
2013

Abstract

È sempre più frequente sentire parlare di contagio nel mondo economico e professionale, sia con accezioni positive sia negative. Per esempio, si parla di “euforia che contagia i mercati”1 e di “contagio di cui bisogna avere paura. Quello che dalla potenziale sfiducia nell'euro si travasa, maligno, all’economia reale.”2. Organizzazioni come la Bce contribuiscono alla caratterizzazione di questo fenomeno sostenendo che “la mancanza di fiducia […] si é poi trasmessa ad altri Paesi, in un fenomeno conosciuto come ‘contagio’”3. Gli effetti negativi del contagio sull’economia sono talmente salienti da indurre recentemente la Bce/UE a approntare un Dizionario sugli strumenti per neutralizzare il contagio4. Nel suo uso colloquiale, il termine contagio è mutuato dalla biologia e dalla medicina per rendere in modo immediato l’idea che un individuo (o un’entità) possa trasmettere a un secondo individuo degli elementi/ agenti che pervadono l’altro e lo inducono a sperimentare una condizione simile a quella della persona ‘infettante’. Nelle scienze comportamentali e gestionali, il contagio sociale si riferisce alla diffusione ‘epidemica’ delle emozioni nei rapporti umani, anche a livello di ampie comunità sociali (Hatfield, Forbes e Rapson, 2012), e rappresenta pertanto un concetto fondamentale per comprendere come si strutturano ed evolvono gli scambi collettivi (Hatfield e Rapson, 1998). La chiave del contagio è la trasmissione di emozioni. In particolare, il contagio emotivo è la tendenza automatica ed inconsapevole a cogliere ed assorbire le emozioni che gli altri comunicano e, contemporaneamente, ad infettare negli altri le proprie emozioni. In questo modo, le persone entrano in sintonia affettiva e raggiungono una convergenza emotiva che fa da substrato all’interazione sociale ed ai comportamenti che emergono nella relazione (Hatfield, Cacioppo e Rapson, 1994). Internet, media elettronici e social networks hanno contribuito all’aumento di una connettività tra individui rapida e su scala globale, rendendo il contagio sociale uno dei fenomeni centrali per la comprensione dei nuovi avvenimenti dei mercati e del buzz marketing (marketing informale; Wuyts, Dekimpe, Gijsbrechts e Pieters, 2010). In ambito gestionale è già stato certificato che il contagio di emozioni ed umori collettivi ha un’influenza significativa sul comportamento finanziario e sui risultati di business in diverse nazioni a livello globale (Olson, 2006; Wuyts et al. 2010; Yu e Ting, 2012). Ma in Italia, come incide il contagio di specifiche emozioni sui risultati di business delle aziende (es. il fatturato)? Inoltre, numerosi modelli gestionali basati sulle competenze hanno dimostrato il legame tra competenze lavorative e profitto economico, sia in ambito nazionale che internazionale (Camuffo, Gerli e Gubitta, 2012; Long e Ismail, 2011; Ryan, Spencer e Bernhard, 2012). Tuttavia, sia il contagio emotivo che le capacità lavorative hanno un effetto sul business d’impresa (Shaver, 2006). Se consideriamo contemporaneamente il ruolo del contagio emotivo e delle competenze lavorative nel predire i risultati di business, questi due fattori come contribuiscono a spiegare il fatturato aziendale? Il presente contributo approfondisce il ruolo congiunto del contagio emotivo e delle competenze lavorative nel predire i risultati di business aziendale. Il nesso tra contagio, competenze e fatturato è stato studiato in un campione di piccole e medie imprese (PMI) italiane, che rappresentanola tipologia di impresa principale nel tessuto produttivo del nostro paese. I risultati della ricerca dimostrano la validità dello strumento usato per la misura del contagio emotivo, e la validità del modello di competenze proposto, nel predire il fatturato aziendale, ovvero un importante outcome organizzativo che funge da criterio oggettivo. In particolare, accanto alla rilevanza di una mappatura delle competenze professionali, viene dimostrata l’influenza delle emozioni sui risultati economici e l’importanza di disporre di una mappatura degli scambi emozionali che avvengono nel contesto lavorativo tra colleghi, capi e clienti, al fine di comprendere come affinare i modelli gestionali nella direzione del successo aziendale.
2013
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Emozioni e fatturato: una nuova visione del business? Una indagine pilota nelle piccole e medie imprese / Petitta, Laura. - In: SVILUPPO & ORGANIZZAZIONE. - ISSN 0391-7045. - STAMPA. - 253:(2013), pp. 42-53.
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