In Palazzo Vecchio, residenza del duca Cosimo I, nel 1553 erano collocati in un unico ambiente quattro importanti statue moderne, l'Apollo di Michelangelo, il Bacco di Jacopo Sansovino, il Ganimede che Benvenuto Cellini aveva ricavato da un torso antico, e il Bacco di Baccio Bandinelli. La critica non sembra aver mai davvero rilevato l'eccezionalità di quell'insieme nella storia del collezionismo di sculture moderne, né ha riconosciuto il rapporto privilegiato che legava le opere di Bandinelli e Cellini al capolavoro di Sansovino, giunto in Palazzo Vecchio proprio immediatamente prima che i due artisti rivali si mettessero all'opera sui rispettivi marmi. Il motivo del braccio 'spiccato' del Bacco sansoviniano, la cui difficoltà ancora stupiva Benedetto Varchi nel 1547, sarebbe stato ripreso sia da Cellini sia da Bandinelli. Più in generale, quello della figura eroica maschile nuda era uno dei temi principi della scultura rinascimentale: il confronto fra i due giganti posti di fronte a Palazzo Vecchio, il David di Michelangelo e l'Ercole e Caco di Bandinelli, aveva appassionato tutta la cittadinanza di Firenze, che nel 1534 si era prodotta in una serie di sonetti ingiuriosi rivolti contro il più recente dei due, messo alla berlina per la raffigurazione di una muscolatura fin troppo risentita. Il tema della conoscenza della notomia maschile, ottenuta attraverso lo studio dall'antico o la dissezione dei cadaveri, sarebbe stato ancora al centro dello scontro tra Bandinelli e Cellini che, intorno al 1548-49, con il Bacco e il Ganimede, si sarebbero misurati con lo scultore che più di ogni altro aveva legato il proprio nome alla raffigurazione degli ignudi: Michelangelo.

Il confronto fra antichi e moderni nel collezionismo di Cosimo I: Michelangelo, Sansovino, Cellini, Bandinelli / Pierguidi, Stefano. - In: MITTEILUNGEN DES KUNSTHISTORISCHEN INSTITUTES IN FLORENZ. - ISSN 0342-1201. - STAMPA. - LIV:(2012), pp. 505-520.

Il confronto fra antichi e moderni nel collezionismo di Cosimo I: Michelangelo, Sansovino, Cellini, Bandinelli.

PIERGUIDI, Stefano
2012

Abstract

In Palazzo Vecchio, residenza del duca Cosimo I, nel 1553 erano collocati in un unico ambiente quattro importanti statue moderne, l'Apollo di Michelangelo, il Bacco di Jacopo Sansovino, il Ganimede che Benvenuto Cellini aveva ricavato da un torso antico, e il Bacco di Baccio Bandinelli. La critica non sembra aver mai davvero rilevato l'eccezionalità di quell'insieme nella storia del collezionismo di sculture moderne, né ha riconosciuto il rapporto privilegiato che legava le opere di Bandinelli e Cellini al capolavoro di Sansovino, giunto in Palazzo Vecchio proprio immediatamente prima che i due artisti rivali si mettessero all'opera sui rispettivi marmi. Il motivo del braccio 'spiccato' del Bacco sansoviniano, la cui difficoltà ancora stupiva Benedetto Varchi nel 1547, sarebbe stato ripreso sia da Cellini sia da Bandinelli. Più in generale, quello della figura eroica maschile nuda era uno dei temi principi della scultura rinascimentale: il confronto fra i due giganti posti di fronte a Palazzo Vecchio, il David di Michelangelo e l'Ercole e Caco di Bandinelli, aveva appassionato tutta la cittadinanza di Firenze, che nel 1534 si era prodotta in una serie di sonetti ingiuriosi rivolti contro il più recente dei due, messo alla berlina per la raffigurazione di una muscolatura fin troppo risentita. Il tema della conoscenza della notomia maschile, ottenuta attraverso lo studio dall'antico o la dissezione dei cadaveri, sarebbe stato ancora al centro dello scontro tra Bandinelli e Cellini che, intorno al 1548-49, con il Bacco e il Ganimede, si sarebbero misurati con lo scultore che più di ogni altro aveva legato il proprio nome alla raffigurazione degli ignudi: Michelangelo.
2012
Michelangelo; Bandinelli; Cellini; Sansovino
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Il confronto fra antichi e moderni nel collezionismo di Cosimo I: Michelangelo, Sansovino, Cellini, Bandinelli / Pierguidi, Stefano. - In: MITTEILUNGEN DES KUNSTHISTORISCHEN INSTITUTES IN FLORENZ. - ISSN 0342-1201. - STAMPA. - LIV:(2012), pp. 505-520.
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