Il commercio internazionale ha raggiunto negli ultimi anni enormi dimensioni, grazie al fenomeno della globalizzazione promosso dalle politiche liberali adottate dal Fondo Monetario Internazionale (FMI), dalla Banca Mondiale e dall’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC). La situazione attuale è caratterizzata da un sistema mondiale basato su un’economia capitalista che produce dove i costi sono più bassi e vende dove i prezzi sono maggiormente remunerativi tendendo alla massimizzazione del profitto. Nonostante questa dinamica il commercio internazionale è fondamentale tanto per i Paesi Industrializzati (PI) che per i Paesi in Via di Sviluppo (PVS). Per i PVS il commercio è infatti una fonte notevole di valuta straniera che permette l’acquisto di beni ad alto valore aggiunto (ad esempio: prodotti farmaceutici e tecnologici) e il pagamento del debito pubblico. La grande importanza che i PVS danno al commercio internazionale porta i governi a non preoccuparsi dello sviluppo delle capacità interne di creazione di benessere presenti in diverse forme in ogni Paese. Un esempio di tale atteggiamento appare essere l’orientamento delle coltivazioni verso prodotti da esportazione a scapito dei prodotti di sussistenza che rischia di mettere in pericolo la sicurezza e la sovranità alimentare dei singoli Paesi. In questo contesto è importante il ruolo di una forma alternativa al Commercio Internazionale, il Commercio Equo e Solidale (CEeS) che ha come obiettivo principale quello di massimizzare le capacità e le qualità produttive di ogni Paese, di creare maggiori profitti per i produttori e di sviluppare un mercato locale. Attività che hanno lo scopo ultimo di limitare la dipendenza dei PVS dalle economie dei PI. Prodotti quali il caffè, tè e cacao, ricoprono un importante ruolo nel mercato del CEeS. Infatti caffè, tè e cacao sono di origine extraeuropea, tradizionalmente coltivati da popolazioni dei PVS e un’importante caratteristica commerciale è che dopo la loro introduzione e diffusione sui mercati del continente europeo hanno raggiunto grandi livelli di consumo principalmente nei PI.
I prodotti di origine nervina nel Commercio Equo e Solidale / Vinci, Giuliana; D., Valentini; D., Restuccia; G., Anelli. - STAMPA. - 2(2009), pp. 1151-1158.
I prodotti di origine nervina nel Commercio Equo e Solidale
VINCI, Giuliana;D. Restuccia;
2009
Abstract
Il commercio internazionale ha raggiunto negli ultimi anni enormi dimensioni, grazie al fenomeno della globalizzazione promosso dalle politiche liberali adottate dal Fondo Monetario Internazionale (FMI), dalla Banca Mondiale e dall’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC). La situazione attuale è caratterizzata da un sistema mondiale basato su un’economia capitalista che produce dove i costi sono più bassi e vende dove i prezzi sono maggiormente remunerativi tendendo alla massimizzazione del profitto. Nonostante questa dinamica il commercio internazionale è fondamentale tanto per i Paesi Industrializzati (PI) che per i Paesi in Via di Sviluppo (PVS). Per i PVS il commercio è infatti una fonte notevole di valuta straniera che permette l’acquisto di beni ad alto valore aggiunto (ad esempio: prodotti farmaceutici e tecnologici) e il pagamento del debito pubblico. La grande importanza che i PVS danno al commercio internazionale porta i governi a non preoccuparsi dello sviluppo delle capacità interne di creazione di benessere presenti in diverse forme in ogni Paese. Un esempio di tale atteggiamento appare essere l’orientamento delle coltivazioni verso prodotti da esportazione a scapito dei prodotti di sussistenza che rischia di mettere in pericolo la sicurezza e la sovranità alimentare dei singoli Paesi. In questo contesto è importante il ruolo di una forma alternativa al Commercio Internazionale, il Commercio Equo e Solidale (CEeS) che ha come obiettivo principale quello di massimizzare le capacità e le qualità produttive di ogni Paese, di creare maggiori profitti per i produttori e di sviluppare un mercato locale. Attività che hanno lo scopo ultimo di limitare la dipendenza dei PVS dalle economie dei PI. Prodotti quali il caffè, tè e cacao, ricoprono un importante ruolo nel mercato del CEeS. Infatti caffè, tè e cacao sono di origine extraeuropea, tradizionalmente coltivati da popolazioni dei PVS e un’importante caratteristica commerciale è che dopo la loro introduzione e diffusione sui mercati del continente europeo hanno raggiunto grandi livelli di consumo principalmente nei PI.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.