I meccanici francesi dei primi dell’Ottocento—tra essi Cauchy e Poisson—svilupparono una teoria dell’elasticità lineare supponendo la materia costituita da particelle puntiformi che interagiscono per mezzo di forze centrali opposte di intensità dipendente dalla lunghezza della congiungente le particelle. Tuttavia per i materiali isotropi la teoria basata su questo modello suggeriva un legame elastico in termini di una sola costante, mentre l’esperienza ne suggeriva due. Questo mandò in crisi il modello particellare e l’interpretazione dell’elasticità dei solidi in termini di forze intermolecolari di tipo centrale; si affermò allora la trattazione di Green, basata sull’energia potenziale elastica. Woldemar Voigt propose un modello molecolare che forniva risultati coerenti con i riscontri sperimentali. Secondo Voigt i costituenti elementari dei corpi non sono particelle puntiformi indifferenziate ma corpuscoli rigidi dotati di orientamento, che scambiano forze e momenti.
I modelli molecolari in elasticità: il contributo di Voigt / Ruta, Giuseppe; Trovalusci, Patrizia; Capecchi, Danilo. - ELETTRONICO. - (2007), pp. 217-218, 1-10. (Intervento presentato al convegno XVIII Congresso di Meccanica Teorica e Applicata (AIMETA) tenutosi a Brescia nel September 11-14).
I modelli molecolari in elasticità: il contributo di Voigt
RUTA, Giuseppe;TROVALUSCI, Patrizia;CAPECCHI, Danilo
2007
Abstract
I meccanici francesi dei primi dell’Ottocento—tra essi Cauchy e Poisson—svilupparono una teoria dell’elasticità lineare supponendo la materia costituita da particelle puntiformi che interagiscono per mezzo di forze centrali opposte di intensità dipendente dalla lunghezza della congiungente le particelle. Tuttavia per i materiali isotropi la teoria basata su questo modello suggeriva un legame elastico in termini di una sola costante, mentre l’esperienza ne suggeriva due. Questo mandò in crisi il modello particellare e l’interpretazione dell’elasticità dei solidi in termini di forze intermolecolari di tipo centrale; si affermò allora la trattazione di Green, basata sull’energia potenziale elastica. Woldemar Voigt propose un modello molecolare che forniva risultati coerenti con i riscontri sperimentali. Secondo Voigt i costituenti elementari dei corpi non sono particelle puntiformi indifferenziate ma corpuscoli rigidi dotati di orientamento, che scambiano forze e momenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.