The Hospital of the SS. Gonfalone of Monterotondo (Rome) during the Modern Age enjoyed a certain economic stability, the result of the income from its numerous properties and, above all, from the exploitation of the Pietrara, one of the Eretine quarries that supplied flake and travertine to the Fabbrica di San Pietro in Rome. The mining contract was in the hands of companies of quarrymen from Ticino and Lombardy, whose work continued at least until 1703, when significant quantities of that travertine were used for the 50 statues located on the pillars of the two straight arms of St. Peter's portico. The Hospitaller Authority left, therefore, many traces within the local notarial records, as in the case of the two inventories of goods and furnishings drawn up by notary Antonio de Michelangelis. We will give the full transcription of the first of the two, which dates back to November 21, 1710, when its four rooms were described.

L’Ospedale del SS. Gonfalone di Monterotondo (Roma) nel corso dell’Età Moderna godette di una certa stabilità economica, frutto delle entrate dei numerosi immobili e, soprattutto, dello sfruttamento della Pietrara, una delle cave eretine che fornivano scaglia e travertino alla Fabbrica di San Pietro in Roma. L’appalto dell’attività estrattiva era in mano a società di cavatori ticinesi e lombardi, la cui opera proseguì almeno fino al 1703, quando quantitativi rilevanti di quel travertino furono utilizzati per le 50 statue situate sui pilastri dei due bracci rettilinei del portico di San Pietro. L’Ente ospedaliero ha lasciato, dunque, molte tracce all’interno della documentazione notarile locale, come nel caso dei due inventari di beni e suppellettili redatti dal notaio Antonio de Michelangelis. Si darà la trascrizione integrale del primo dei due, che risale al 21 novembre 1710, quando se ne descrissero i quattro ambienti che lo componevano.

In venerabile Ospitale Montis Rotundi. Spazi e suppellettili di un ospedale della Campagna Romana agli inizi del XVIII secolo / Di Giovannandrea, Riccardo. - In: CHEIRON. - ISSN 1127-8951. - (2025). (Intervento presentato al convegno XIV Abrils de l'Hospital - Ospedali e Innovazione tenutosi a Milano).

In venerabile Ospitale Montis Rotundi. Spazi e suppellettili di un ospedale della Campagna Romana agli inizi del XVIII secolo

Riccardo Di Giovannandrea
2025

Abstract

The Hospital of the SS. Gonfalone of Monterotondo (Rome) during the Modern Age enjoyed a certain economic stability, the result of the income from its numerous properties and, above all, from the exploitation of the Pietrara, one of the Eretine quarries that supplied flake and travertine to the Fabbrica di San Pietro in Rome. The mining contract was in the hands of companies of quarrymen from Ticino and Lombardy, whose work continued at least until 1703, when significant quantities of that travertine were used for the 50 statues located on the pillars of the two straight arms of St. Peter's portico. The Hospitaller Authority left, therefore, many traces within the local notarial records, as in the case of the two inventories of goods and furnishings drawn up by notary Antonio de Michelangelis. We will give the full transcription of the first of the two, which dates back to November 21, 1710, when its four rooms were described.
2025
L’Ospedale del SS. Gonfalone di Monterotondo (Roma) nel corso dell’Età Moderna godette di una certa stabilità economica, frutto delle entrate dei numerosi immobili e, soprattutto, dello sfruttamento della Pietrara, una delle cave eretine che fornivano scaglia e travertino alla Fabbrica di San Pietro in Roma. L’appalto dell’attività estrattiva era in mano a società di cavatori ticinesi e lombardi, la cui opera proseguì almeno fino al 1703, quando quantitativi rilevanti di quel travertino furono utilizzati per le 50 statue situate sui pilastri dei due bracci rettilinei del portico di San Pietro. L’Ente ospedaliero ha lasciato, dunque, molte tracce all’interno della documentazione notarile locale, come nel caso dei due inventari di beni e suppellettili redatti dal notaio Antonio de Michelangelis. Si darà la trascrizione integrale del primo dei due, che risale al 21 novembre 1710, quando se ne descrissero i quattro ambienti che lo componevano.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1753972
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