Studio vibrazionale in sistemi toner/inchiostro stratificati: un aiuto dalla spettroscopia per i casi di apposizione di firma

Lo studio delle apposizioni di firma nel caso di sospetto riempimento fraudolento di fogli in bianco rientra nel complesso insieme delle analisi forensi che riguardano l’analisi di autenticità. Individuare se una firma è stata apposta su un documento prima o successivamente alla stampa dello stesso può risultare fortemente utile -se non addirittura dirimente- per la risoluzione di controversie legali (Mahesh Chandra and Rajender Singh, 2016). Da questo punto di vista, data la tipologia di analisi e di matrice, è fondamentale ricorrere a tecniche non invasive e non distruttive, che permettano di ottenere l’informazione forense senza nessun prelievo dall’oggetto, in modo da evitare manipolazioni e non compromettere la leggibilità(Braga et al., 2023). In questa prospettiva, nel caso della stampa a toner, molto utilizzata è l’individuazione mediante microscopio ottico delle particelle del materiale di stampa e della loro localizzazione al di sopra o al di sotto dei tratti di firma(Tsai and Yuadi, 2018). Va però sottolineato che tale metodologia può non risultare vincente, in quanto la morfologia delle particelle e la loro difficile individuazione possono impedire il successo dell’analisi. In questo studio, le tecniche di spettroscopia vibrazionale Raman e InfraRossa sono state utilizzate in combinazione per individuare possibili marker spettroscopici dell’apposizione di firma su dei sistemi modello. In particolare, la variazione di fuoco può rappresentare una strategia che permetta di ottenere informazioni sulla stratificazione dei materiali di tipo chimico, in grado di supportare e rafforzare gli studi ottici e facilmente trasferibili alla routine analitica.