Il fenomeno del microtargeting politico ha assunto un ruolo sempre più rilevante con l’uso sofisticato delle tracce digitali lasciate dagli elettori, ponendo nuove sfide in materia di trasparenza e tutela della privacy. Il Garante europeo della protezione dei dati (GEPD) ha accertato, nel dicembre 2024, che la Commissione europea ha violato le norme sulla protezione dei dati personali attraverso l’uso di pubblicità politica su X, basata su categorie sensibili come opinioni politiche e convinzioni religiose. Tale decisione ha acquisito particolare rilievo in concomitanza con l’adozione del Regolamento (UE) 2024/900 sulla trasparenza e il targeting della pubblicità politica, che ha introdotto obblighi specifici per sponsor, piattaforme e inserzionisti, integrando il quadro costituito dal RGPD, dal Regolamento (UE) 2018/1725 e dal DSA (Reg. 2022/2065). L’analisi ha evidenziato come, nonostante i progressi normativi, la sola regolazione delle piattaforme non sia sufficiente a garantire un ambiente digitale sicuro e democratico, richiedendo un impegno attivo anche da parte delle istituzioni europee nella definizione e nell’applicazione delle regole di tutela.
Microtargeting politico nell'Unione europea. Alcune riflessioni alla luce della prassi istituzionale e della regolamentazione più recenti / Pigna, Luigi. - In: ORDINE INTERNAZIONALE E DIRITTI UMANI. - ISSN 2284-3531. - 1(2025), pp. 286-296.
Microtargeting politico nell'Unione europea. Alcune riflessioni alla luce della prassi istituzionale e della regolamentazione più recenti
LUIGI PIGNA
2025
Abstract
Il fenomeno del microtargeting politico ha assunto un ruolo sempre più rilevante con l’uso sofisticato delle tracce digitali lasciate dagli elettori, ponendo nuove sfide in materia di trasparenza e tutela della privacy. Il Garante europeo della protezione dei dati (GEPD) ha accertato, nel dicembre 2024, che la Commissione europea ha violato le norme sulla protezione dei dati personali attraverso l’uso di pubblicità politica su X, basata su categorie sensibili come opinioni politiche e convinzioni religiose. Tale decisione ha acquisito particolare rilievo in concomitanza con l’adozione del Regolamento (UE) 2024/900 sulla trasparenza e il targeting della pubblicità politica, che ha introdotto obblighi specifici per sponsor, piattaforme e inserzionisti, integrando il quadro costituito dal RGPD, dal Regolamento (UE) 2018/1725 e dal DSA (Reg. 2022/2065). L’analisi ha evidenziato come, nonostante i progressi normativi, la sola regolazione delle piattaforme non sia sufficiente a garantire un ambiente digitale sicuro e democratico, richiedendo un impegno attivo anche da parte delle istituzioni europee nella definizione e nell’applicazione delle regole di tutela.| File | Dimensione | Formato | |
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