Giordano affrescò quattro cupole in Italia, accomunate tutte dall’assenza di una vera lanterna che desse luce all’interno attraverso l’oculo; e con ogni probabilità non si trattò di una coincidenza. Giordano dovette intervenire sul disegno architettonico di quelle cupole (o almeno di alcune di quelle), e volle sempre e solo lavorare in calotte che non presentavano lanterne aperte. A Napoli vennero affrescate diverse cupole prive di oculo, più che in qualsiasi altra città. Era stato Lanfranco, e proprio a Napoli, il primo pittore a volere che la calotta della Cappella di san Gennaro fosse chiusa; anche Solimena volle poi seguire l’esempio di Lanfranco e Giordano. Le vicende che qui si ripercorreranno dimostrano come quei pittori furono in grado di influenzare l’operato degli architetti, in particolare quello di Arcangelo Guglielmelli, che eresse la più grandiosa tra le cupole napoletane prive di lanterna, la seconda del Gesù Nuovo, anch’essa poi affrescata, da De Matteis, ma oggi perduta.
«Pigliando la forma dal medesimo cielo». Giordano, Guglielmelli, Solimena e la via napoletana alle cupole affrescate / Pierguidi, Stefano. - In: NAPOLI NOBILISSIMA. - ISSN 0027-7835. - LXXXII:(2025), pp. 39-51.
«Pigliando la forma dal medesimo cielo». Giordano, Guglielmelli, Solimena e la via napoletana alle cupole affrescate
stefano Pierguidi
2025
Abstract
Giordano affrescò quattro cupole in Italia, accomunate tutte dall’assenza di una vera lanterna che desse luce all’interno attraverso l’oculo; e con ogni probabilità non si trattò di una coincidenza. Giordano dovette intervenire sul disegno architettonico di quelle cupole (o almeno di alcune di quelle), e volle sempre e solo lavorare in calotte che non presentavano lanterne aperte. A Napoli vennero affrescate diverse cupole prive di oculo, più che in qualsiasi altra città. Era stato Lanfranco, e proprio a Napoli, il primo pittore a volere che la calotta della Cappella di san Gennaro fosse chiusa; anche Solimena volle poi seguire l’esempio di Lanfranco e Giordano. Le vicende che qui si ripercorreranno dimostrano come quei pittori furono in grado di influenzare l’operato degli architetti, in particolare quello di Arcangelo Guglielmelli, che eresse la più grandiosa tra le cupole napoletane prive di lanterna, la seconda del Gesù Nuovo, anch’essa poi affrescata, da De Matteis, ma oggi perduta.| File | Dimensione | Formato | |
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