INTRODUZIONE E OBIETTIVO: Le condotte suicidarie in adolescenza rappresentano un’emergenza sanitaria contemporanea e una sfida terapeutica per molti clinici. Si descrive un caso relativo ad un’adolescente con disturbo da comportamento suicidario ricorrente e compliance terapeutica problematica. MATERIALI E METODI: Minore di 17 anni ammessa nel Reparto di Emergenze Psichiatriche Adolescenti della Neuropsichiatria Infantile per grave intenzionalità anticonservativa e severi comportamenti autolesivi ripetitivi. Ricovero caratterizzatosi per: dimensione autolesiva deliberata con spiccata intenzionalità anticonservativa seguita da restrizione alimentare e comportamenti oppositivo-provocatori. Centrale l’intenzione a non separarsi dal ruolo di malata. Presente grave distorsione cognitiva volta all’obiettivo suicidario con necessità di una variazione farmacologica mediante introduzione di Clozapina in associazione a Litio Solfato. RISULTATI: Il monitoraggio e il profilo di tollerabilità delle molecole utilizzate hanno richiesto elevata attenzione clinica. La minore presentava un graduale miglioramento del quadro clinico. Alla dimissione il rischio suicidario risultava ridotto senza necessità di ulteriori cure. DISCUSSIONE: La Clozapina è un antipsicotico noto per il trattamento della suicidalità in pazienti con schizofrenia o disturbo schizoaffettivo. La comparsa di effetti avversi ne condiziona fortemente l’uso. L’associazione con il Litio rappresenta un’opportunità terapeutica per le patologie mentali ad elevato rischio suicidario. Nonostante ciò, il loro uso rimane controverso e applicabile solo in alcuni casi. CONCLUSIONI: Litio e Clozapina possono rappresentare una strategia terapeutica nella prevenzione della suicidalità in adolescenza.
Litio e Clozapina: una diade vincente? / Panvino, F.; Lombardi, C.; Ciriello, M. V.; Terrinoni, A.. - (2024). ( Convegno Congiunto SINPIA-SINPF di PSICOFARMACOLOGIA NELL’ETÀ DI TRANSIZIONE Cagliari; Italia ).
Litio e Clozapina: una diade vincente?
F. Panvino;C. Lombardi;M. V. Ciriello;A. Terrinoni
2024
Abstract
INTRODUZIONE E OBIETTIVO: Le condotte suicidarie in adolescenza rappresentano un’emergenza sanitaria contemporanea e una sfida terapeutica per molti clinici. Si descrive un caso relativo ad un’adolescente con disturbo da comportamento suicidario ricorrente e compliance terapeutica problematica. MATERIALI E METODI: Minore di 17 anni ammessa nel Reparto di Emergenze Psichiatriche Adolescenti della Neuropsichiatria Infantile per grave intenzionalità anticonservativa e severi comportamenti autolesivi ripetitivi. Ricovero caratterizzatosi per: dimensione autolesiva deliberata con spiccata intenzionalità anticonservativa seguita da restrizione alimentare e comportamenti oppositivo-provocatori. Centrale l’intenzione a non separarsi dal ruolo di malata. Presente grave distorsione cognitiva volta all’obiettivo suicidario con necessità di una variazione farmacologica mediante introduzione di Clozapina in associazione a Litio Solfato. RISULTATI: Il monitoraggio e il profilo di tollerabilità delle molecole utilizzate hanno richiesto elevata attenzione clinica. La minore presentava un graduale miglioramento del quadro clinico. Alla dimissione il rischio suicidario risultava ridotto senza necessità di ulteriori cure. DISCUSSIONE: La Clozapina è un antipsicotico noto per il trattamento della suicidalità in pazienti con schizofrenia o disturbo schizoaffettivo. La comparsa di effetti avversi ne condiziona fortemente l’uso. L’associazione con il Litio rappresenta un’opportunità terapeutica per le patologie mentali ad elevato rischio suicidario. Nonostante ciò, il loro uso rimane controverso e applicabile solo in alcuni casi. CONCLUSIONI: Litio e Clozapina possono rappresentare una strategia terapeutica nella prevenzione della suicidalità in adolescenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


