Il presente contributo si propone di sottoporre a valutazione critica il percorso argomentativo che la Prima Sezione della Corte di Cassazione, nella sentenza n. 27435/2024, ha compiuto per affermare la deducibilità in executivis della pena della reclusione erroneamente applicata a reati di competenza del Giudice di Pace. La pronuncia si pone nel solco delle recenti evoluzioni giurisprudenziali che tendono a conferire al giudicato penale connotazioni di sempre maggiore “flessibilità”, laddove sia in gioco l’effettivo rispetto dei diritti fondamentali di una persona condannata con sentenza ormai irrevocabile.
(In)tangibilità della res iudicata, principio di legalità della pena e natura della giurisdizione esecutiva. La Cassazione torna a confrontarsi con la "resistenza" del giudicato in executivis / Gambarin, Beatrice. - In: ARCHIVIO DELLA NUOVA PROCEDURA PENALE. - ISSN 1120-687X. - 2/2025(2025), pp. 161-174.
(In)tangibilità della res iudicata, principio di legalità della pena e natura della giurisdizione esecutiva. La Cassazione torna a confrontarsi con la "resistenza" del giudicato in executivis
Beatrice Gambarin
2025
Abstract
Il presente contributo si propone di sottoporre a valutazione critica il percorso argomentativo che la Prima Sezione della Corte di Cassazione, nella sentenza n. 27435/2024, ha compiuto per affermare la deducibilità in executivis della pena della reclusione erroneamente applicata a reati di competenza del Giudice di Pace. La pronuncia si pone nel solco delle recenti evoluzioni giurisprudenziali che tendono a conferire al giudicato penale connotazioni di sempre maggiore “flessibilità”, laddove sia in gioco l’effettivo rispetto dei diritti fondamentali di una persona condannata con sentenza ormai irrevocabile.File | Dimensione | Formato | |
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