Le rappresentazioni del paesaggio custodite presso l’ex Istituto, già Gabinetto, di Geografia dell’Università Sapienza di Roma riguardano in larga parte carte geografiche con esemplari databili a partire dal Seicento e, in misura minore, plastici topografici di diversa provenienza databili tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Tali beni sono attualmente in corso di studio e recupero con lo scopo di tutelarli e renderli fruibili al pubblico. In tale prospettiva ci si è avvalsi dell’apporto delle nuove tecnologie applicate ai beni culturali, prassi ormai consolidata per molte e diverse tipologie di beni, ma che per i beni geocartografici può ancora considerarsi in via sperimentale. In particolare, gli strumenti oggetto di analisi sono stati digitalizzati attraverso scansioni e fotografie al fine di preservarne l’integrità, garantendo allo stesso tempo una modalità di fruizione innovativa, da un lato attraverso la georeferenziazione di carte storiche e la creazione di web map, dall’altro grazie alla ricostruzione del volume dei beni tridimensionali, per l’implementazione di siti web dedicati con gallerie interattive e con la possibilità di effettuare stampe 3D per la riproduzione di prototipi che possano essere sottoposti all’esplorazione tattile da parte degli utenti. Il caso studio trattato ha come oggetto un plastico di fine Ottocento rappresentante l'Isola del Tino, per il quale sono state confrontate diverse modalità di fruizione mettendone in luce le caratteristiche in base alle finalità d’uso. Tale studio fa parte delle attività di ricerca in atto al fine di promuovere le collezioni di beni e strumenti geocartografici custoditi presso il Museo della Geografia del Dipartimento di Lettere a Culture Moderne dell’Università Sapienza di Roma.
Tecnologie digitali per la conservazione e la comunicazione dei beni geografici / DE FILPO, Monica. - (2025). (Intervento presentato al convegno Patrimonio Culturale al Futuro: sostenibilità sociale, innovazione tecnologica, trasformazione digitale tenutosi a Roma).
Tecnologie digitali per la conservazione e la comunicazione dei beni geografici
Monica De Filpo
2025
Abstract
Le rappresentazioni del paesaggio custodite presso l’ex Istituto, già Gabinetto, di Geografia dell’Università Sapienza di Roma riguardano in larga parte carte geografiche con esemplari databili a partire dal Seicento e, in misura minore, plastici topografici di diversa provenienza databili tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Tali beni sono attualmente in corso di studio e recupero con lo scopo di tutelarli e renderli fruibili al pubblico. In tale prospettiva ci si è avvalsi dell’apporto delle nuove tecnologie applicate ai beni culturali, prassi ormai consolidata per molte e diverse tipologie di beni, ma che per i beni geocartografici può ancora considerarsi in via sperimentale. In particolare, gli strumenti oggetto di analisi sono stati digitalizzati attraverso scansioni e fotografie al fine di preservarne l’integrità, garantendo allo stesso tempo una modalità di fruizione innovativa, da un lato attraverso la georeferenziazione di carte storiche e la creazione di web map, dall’altro grazie alla ricostruzione del volume dei beni tridimensionali, per l’implementazione di siti web dedicati con gallerie interattive e con la possibilità di effettuare stampe 3D per la riproduzione di prototipi che possano essere sottoposti all’esplorazione tattile da parte degli utenti. Il caso studio trattato ha come oggetto un plastico di fine Ottocento rappresentante l'Isola del Tino, per il quale sono state confrontate diverse modalità di fruizione mettendone in luce le caratteristiche in base alle finalità d’uso. Tale studio fa parte delle attività di ricerca in atto al fine di promuovere le collezioni di beni e strumenti geocartografici custoditi presso il Museo della Geografia del Dipartimento di Lettere a Culture Moderne dell’Università Sapienza di Roma.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


