Introduzione: Con il termine “Spettro dei Disturbi Feto Alcolici” (FASD) si fa riferimento a un gruppo di patologie caratterizzate in maniera variabile da: alterazioni fenotipiche, comportamentali e sociali, di cui la manifestazione più grave prende il nome di sindrome feto alcolica (FAS) [1]. La FASD è dovuta all’esposizione prenatale all’alcol, sebbene non sia ancora stata definita la dose di alcol determinante tale quadro clinico. Poiché può risultare molto difficile identificare le donne che consumano alcol durante la gravidanza, nel corso del tempo sono stati analizzati vari metaboliti dell’alcol con lo scopo di identificare i più attendibili. Obiettivi dello studio: L’obiettivo di questo studio è valutare la concentrazione di due metaboliti comunemente utilizzati per misurare il consumo di alcol nei soggetti a rischio di abuso, ovvero l’etilglucuronide (EtG) e gli esteri degli acidi grassi (FAEE) [2]. Questi due metaboliti sono stati misurati nel meconio di neonati di madri senza una precedente storia di abuso di alcol, analizzando eventuali correlazioni con le alterazioni dello sviluppo cognitivo-comportamentale. Materiali e metodi: Abbiamo condotto uno studio su due coorti di bambini per la durata di 17 mesi, arruolati come segue: 1) 8 neonati con meconio positivo (MP) ai metaboliti dell’alcol (EtG e FAEEs) (6 femmine, 2 maschi) 2) 7 neonati con meconio negativo (MN) ai metaboliti dell’alcol (EtG e FAEEs) (3 femmine, 5 maschi) I due gruppi non avevano differenza significative di età (età media in mesi: MP=17,2; : MN=17,7). Entrambe le coorti di pazienti sono state sottoposte a valutazione dello sviluppo cognitivocomportamentale tramite la Griffiths Mental Developmental Scale (GMDS) durante tutto il periodo di arruolamento nello studio [3]. La GMDS valuta 5 differenti domini: le basi dell'apprendimento (A), linguaggio e comunicazione (B), coordinazione oculo-manuale (C), personale-socio-emotiva (D) e grosso-motoria (E). Risultati: Nessuno degli 8 neonati con meconio positivo ai metaboliti dell'alcol presentava i dismorfismi facciali tipici e il ritardo di crescita caratteristico della FASD. Abbiamo, però visto che gli aumenti di EtG e FAEE nel meconio sono associati in maniera statisticamente significativa a un peggioramento di due domini della GMDS nel primo anno e mezzo di vita, quali: la coordinazione oculo-manuale (C) (p-value <0.04) e le capacità grosso-motorie (E) (p-value <0.03). Conclusione: Nel nostro studio abbiamo evidenziato che i neonati con meconio positivo sia per EtG che per FAEE, pur in assenza delle caratteristiche morfologiche della FASD, avevano un ritardo nella regolazione fine delle proprie capacità motorie. Per quanto i risultati siano incoraggianti risultano necessari ulteriori analisi e studi più ampi per stimare il giusto legame tra l'esposizione prenatale all'alcol e la tipologia di disturbi connessi. Questo studio costituisce un ulteriore passo in avanti nel campo della FASD, al fine di identificare ed eseguire trattamenti precoci per i neonati e i bambini a rischio.

Studio dello sviluppo psicomotorio in bambini con riscontro nel meconio di markers di esposizione ad alcool in epoca prenatale / Micangeli, G.; Menghi, M.; Paparella, R.; Tarani, F.; Fiore, M.; Tarani, L.. - (2023). (Intervento presentato al convegno 78° Congresso Nazionale di Pediatria - SIP tenutosi a Torino; Italia).

Studio dello sviluppo psicomotorio in bambini con riscontro nel meconio di markers di esposizione ad alcool in epoca prenatale

Micangeli G.;Menghi M.;Paparella R.;Tarani F.;Tarani L.
2023

Abstract

Introduzione: Con il termine “Spettro dei Disturbi Feto Alcolici” (FASD) si fa riferimento a un gruppo di patologie caratterizzate in maniera variabile da: alterazioni fenotipiche, comportamentali e sociali, di cui la manifestazione più grave prende il nome di sindrome feto alcolica (FAS) [1]. La FASD è dovuta all’esposizione prenatale all’alcol, sebbene non sia ancora stata definita la dose di alcol determinante tale quadro clinico. Poiché può risultare molto difficile identificare le donne che consumano alcol durante la gravidanza, nel corso del tempo sono stati analizzati vari metaboliti dell’alcol con lo scopo di identificare i più attendibili. Obiettivi dello studio: L’obiettivo di questo studio è valutare la concentrazione di due metaboliti comunemente utilizzati per misurare il consumo di alcol nei soggetti a rischio di abuso, ovvero l’etilglucuronide (EtG) e gli esteri degli acidi grassi (FAEE) [2]. Questi due metaboliti sono stati misurati nel meconio di neonati di madri senza una precedente storia di abuso di alcol, analizzando eventuali correlazioni con le alterazioni dello sviluppo cognitivo-comportamentale. Materiali e metodi: Abbiamo condotto uno studio su due coorti di bambini per la durata di 17 mesi, arruolati come segue: 1) 8 neonati con meconio positivo (MP) ai metaboliti dell’alcol (EtG e FAEEs) (6 femmine, 2 maschi) 2) 7 neonati con meconio negativo (MN) ai metaboliti dell’alcol (EtG e FAEEs) (3 femmine, 5 maschi) I due gruppi non avevano differenza significative di età (età media in mesi: MP=17,2; : MN=17,7). Entrambe le coorti di pazienti sono state sottoposte a valutazione dello sviluppo cognitivocomportamentale tramite la Griffiths Mental Developmental Scale (GMDS) durante tutto il periodo di arruolamento nello studio [3]. La GMDS valuta 5 differenti domini: le basi dell'apprendimento (A), linguaggio e comunicazione (B), coordinazione oculo-manuale (C), personale-socio-emotiva (D) e grosso-motoria (E). Risultati: Nessuno degli 8 neonati con meconio positivo ai metaboliti dell'alcol presentava i dismorfismi facciali tipici e il ritardo di crescita caratteristico della FASD. Abbiamo, però visto che gli aumenti di EtG e FAEE nel meconio sono associati in maniera statisticamente significativa a un peggioramento di due domini della GMDS nel primo anno e mezzo di vita, quali: la coordinazione oculo-manuale (C) (p-value <0.04) e le capacità grosso-motorie (E) (p-value <0.03). Conclusione: Nel nostro studio abbiamo evidenziato che i neonati con meconio positivo sia per EtG che per FAEE, pur in assenza delle caratteristiche morfologiche della FASD, avevano un ritardo nella regolazione fine delle proprie capacità motorie. Per quanto i risultati siano incoraggianti risultano necessari ulteriori analisi e studi più ampi per stimare il giusto legame tra l'esposizione prenatale all'alcol e la tipologia di disturbi connessi. Questo studio costituisce un ulteriore passo in avanti nel campo della FASD, al fine di identificare ed eseguire trattamenti precoci per i neonati e i bambini a rischio.
2023
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1736529
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