In questo contributo si illustra la tecnica tramite cui la Corte costituzionale italiana, nella sentenza del 12 febbraio 2024, n. 15, ha dato concreta applicazione al principio, di derivazione anche nazionale, di parità di trattamento in un giudizio instaurato ex art. 28 d.lgs. 150/2011. Particolare attenzione sarà dedicata alla ricostruzione dello schema di tutela introdotto dalla normativa al fine di garantire adeguata protezione alle vittime, attuali e potenziali, di condotte discriminatorie; in seconda battuta saranno analizzate le diverse ratio della rimozione pro futuro della discriminazione ex art. 28d.lgs. 150/2011 e della disapplicazione delle norme interne confliggenti con la normativa sovranazionale. In conclusione, sarà valutata la possibilità di inserire la sentenza in esame nel solco inaugurato dalla sentenza della Corte costituzionale del 20 dicembre 2017, n. 269, relativamente all’obbligo o alla possibilità, per il giudice ordinario che ravvisi un contrasto tra norme interne e norme unionali, di ricorrere innanzi alla Corte costituzionale.
La sentenza della Corte costituzionale del 12 febbraio 2024, n. 15: la tutela rinforzata dei diritti fondamentali attraverso lo schema del giudizio antidiscriminatorio / Pisano, Arianna. - In: NOMOS. - ISSN 2279-7238. - (2024).
La sentenza della Corte costituzionale del 12 febbraio 2024, n. 15: la tutela rinforzata dei diritti fondamentali attraverso lo schema del giudizio antidiscriminatorio
Arianna Pisano
2024
Abstract
In questo contributo si illustra la tecnica tramite cui la Corte costituzionale italiana, nella sentenza del 12 febbraio 2024, n. 15, ha dato concreta applicazione al principio, di derivazione anche nazionale, di parità di trattamento in un giudizio instaurato ex art. 28 d.lgs. 150/2011. Particolare attenzione sarà dedicata alla ricostruzione dello schema di tutela introdotto dalla normativa al fine di garantire adeguata protezione alle vittime, attuali e potenziali, di condotte discriminatorie; in seconda battuta saranno analizzate le diverse ratio della rimozione pro futuro della discriminazione ex art. 28d.lgs. 150/2011 e della disapplicazione delle norme interne confliggenti con la normativa sovranazionale. In conclusione, sarà valutata la possibilità di inserire la sentenza in esame nel solco inaugurato dalla sentenza della Corte costituzionale del 20 dicembre 2017, n. 269, relativamente all’obbligo o alla possibilità, per il giudice ordinario che ravvisi un contrasto tra norme interne e norme unionali, di ricorrere innanzi alla Corte costituzionale.| File | Dimensione | Formato | |
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