Il progetto ArcheoSystem ha come obbiettivo lo sviluppo di un sistema robotico specifico per la documentazione archeologica all'interno di spazi chiusi in cui l'uso degli oramai canonici strumenti per la realizzazione di una documentazione digitale, risulta inaccessibile o insufficiente. Nonostante oggi la tecnologia sia ampiamente sfruttata anche per il rilievo topografico di un contesto archeologico, gli strumenti impiegati per tale scopo continuano ad essere sistemi sviluppati per altri ambiti applicativi e pertanto non totalmente adattabili a soddisfare le differenti esigenze archeologiche. La scelta del metodo di documentazione da adottare e del conseguente uso della strumentazione più adatta dipende essenzialmente dal contesto d'indagine e dalle esigenze di studio legate alla ricerca. In tal caso, l'esperienza dello scavo archeologico presso il Santo sepolcro di Gerusalemme ha permesso di testare nuovi metodi di documentazione funzionali alla resa di un'esperienza di scavo ripetibile in un contesto virtuale ma al contempo ha sollevato numerose criticità circa i processi di documentazione attualmente utilizzati dimostrandone la complessità e la lentezza delle operazioni. Da qui, dunque, la necessità di sviluppare un sistema precipuo per la realizzazione di modelli tridimensionali in tempi brevi e all'interno di luoghi chiusi bypassando gli ostacoli architettonici presenti negli spazi indoor e allo stesso tempo riproducendo fedelmente tutti i contesti archeologici indagati anche in presenza di illuminazione disomogenea e profondi sbalzi di quota. La sinergia tra Sapienza Università di Roma e l'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore S. Anna di Pisa, sta portando alla realizzazione di un prototipo capace di muoversi autonomamente all'interno di un dato spazio chiuso, anche sotterraneo, semplicemente sfruttando un apparecchiatura robotica dotata di sensori di movimento e sistemi di intelligenza artificiale. Il progetto, rientrante nella linea di finanziamento Sapienza degli "Avvii alla Ricerca di Tipo II", ha visto al lavoro un team di ricerca multidisciplinare costituito da archeologi, sviluppatori software ed ingeneri aereospaziali coordinati da Federica Vacatello, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze dell'Antichità dell'Università Sapienza di Roma e PI (Principal Investigator) del progetto.
ArcheoSystem. Un drone per l'archeologia indoor / Vacatello, Federica; CYMERMAN ABAD, ADRIANA MARIA; Vannini, Andrea; Roccella, Stefano. - (2024). (Intervento presentato al convegno Maker Faire Rome 2024 - The European Edition tenutosi a Roma).
ArcheoSystem. Un drone per l'archeologia indoor
Federica Vacatello
Project Administration
;Adriana Maria Cymerman Abad
;
2024
Abstract
Il progetto ArcheoSystem ha come obbiettivo lo sviluppo di un sistema robotico specifico per la documentazione archeologica all'interno di spazi chiusi in cui l'uso degli oramai canonici strumenti per la realizzazione di una documentazione digitale, risulta inaccessibile o insufficiente. Nonostante oggi la tecnologia sia ampiamente sfruttata anche per il rilievo topografico di un contesto archeologico, gli strumenti impiegati per tale scopo continuano ad essere sistemi sviluppati per altri ambiti applicativi e pertanto non totalmente adattabili a soddisfare le differenti esigenze archeologiche. La scelta del metodo di documentazione da adottare e del conseguente uso della strumentazione più adatta dipende essenzialmente dal contesto d'indagine e dalle esigenze di studio legate alla ricerca. In tal caso, l'esperienza dello scavo archeologico presso il Santo sepolcro di Gerusalemme ha permesso di testare nuovi metodi di documentazione funzionali alla resa di un'esperienza di scavo ripetibile in un contesto virtuale ma al contempo ha sollevato numerose criticità circa i processi di documentazione attualmente utilizzati dimostrandone la complessità e la lentezza delle operazioni. Da qui, dunque, la necessità di sviluppare un sistema precipuo per la realizzazione di modelli tridimensionali in tempi brevi e all'interno di luoghi chiusi bypassando gli ostacoli architettonici presenti negli spazi indoor e allo stesso tempo riproducendo fedelmente tutti i contesti archeologici indagati anche in presenza di illuminazione disomogenea e profondi sbalzi di quota. La sinergia tra Sapienza Università di Roma e l'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore S. Anna di Pisa, sta portando alla realizzazione di un prototipo capace di muoversi autonomamente all'interno di un dato spazio chiuso, anche sotterraneo, semplicemente sfruttando un apparecchiatura robotica dotata di sensori di movimento e sistemi di intelligenza artificiale. Il progetto, rientrante nella linea di finanziamento Sapienza degli "Avvii alla Ricerca di Tipo II", ha visto al lavoro un team di ricerca multidisciplinare costituito da archeologi, sviluppatori software ed ingeneri aereospaziali coordinati da Federica Vacatello, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze dell'Antichità dell'Università Sapienza di Roma e PI (Principal Investigator) del progetto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.