La documentazione d’archivio redatta durante gli scavi alla Basilica Emilia, tra il 1898 ed il 1948, offre nuovi dati per la conoscenza dell’edificio antico. Sebbene nota da tempo e occasionalmente utilizzata da quanti si sono dedicati allo studio del monumento, mancava ad oggi una visione completa dell’intero nucleo di documenti, attualmente smembrato tra istituti diversi. Pertanto, per la prima volta in questa sede si presenta la raccolta nel suo insieme originario, composta da manoscritti del tutto inediti, elaborati grafici, solo in parte già conosciuti, ed un ricco apparato fotografico, che restituisce con immediatezza le operazioni condotte all’epoca nell’area della Basilica. Il riordino dei materiali, ripristinando il collegamento diretto tra documenti di natura diversa, ha permesso, innanzitutto, di ricostruire con maggiore dovizia di dettagli le fasi di scavo e di comprendere appieno gli interventi di restauro condotti sulle strutture. Allo stesso tempo, è stata questa l’occasione per fornire una datazione alle foto storiche, riuscendo in taluni casi a riconoscere la paternità degli scatti. I dati raccolti hanno portato inoltre a puntualizzare i luoghi di rinvenimento di determinate componenti architettoniche e a ricostruire le fasi di abbandono dell’edificio, recuperando informazioni fondamentali per entrare a pieno titolo nel dibattito scientifico in corso tra gli studiosi in merito alla ricostruzione architettonica del complesso in epoca augustea. Sono state quindi vagliate le ipotesi ad oggi più accreditate e, alla luce di quanto emerso dalla documentazione d’archivio, è stato possibile dimostrare l’insostenibilità, o quanto meno l’improbabilità, di alcune soluzioni a vantaggio di altre, sino ad arrivare in taluni casi ad orientare la ricerca verso nuove proposte che in futuro varrebbe la pena approfondire anche con l’ausilio delle nuove tecnologie.

La cosiddetta Basilica Aemilia nel Foro Romano alla luce delle indagini d'archivio. Revisione critica delle ricostruzioni dell'edificio di epoca augustea / Violante, Sabrina. - (2024 Sep 30).

La cosiddetta Basilica Aemilia nel Foro Romano alla luce delle indagini d'archivio. Revisione critica delle ricostruzioni dell'edificio di epoca augustea

VIOLANTE, SABRINA
30/09/2024

Abstract

La documentazione d’archivio redatta durante gli scavi alla Basilica Emilia, tra il 1898 ed il 1948, offre nuovi dati per la conoscenza dell’edificio antico. Sebbene nota da tempo e occasionalmente utilizzata da quanti si sono dedicati allo studio del monumento, mancava ad oggi una visione completa dell’intero nucleo di documenti, attualmente smembrato tra istituti diversi. Pertanto, per la prima volta in questa sede si presenta la raccolta nel suo insieme originario, composta da manoscritti del tutto inediti, elaborati grafici, solo in parte già conosciuti, ed un ricco apparato fotografico, che restituisce con immediatezza le operazioni condotte all’epoca nell’area della Basilica. Il riordino dei materiali, ripristinando il collegamento diretto tra documenti di natura diversa, ha permesso, innanzitutto, di ricostruire con maggiore dovizia di dettagli le fasi di scavo e di comprendere appieno gli interventi di restauro condotti sulle strutture. Allo stesso tempo, è stata questa l’occasione per fornire una datazione alle foto storiche, riuscendo in taluni casi a riconoscere la paternità degli scatti. I dati raccolti hanno portato inoltre a puntualizzare i luoghi di rinvenimento di determinate componenti architettoniche e a ricostruire le fasi di abbandono dell’edificio, recuperando informazioni fondamentali per entrare a pieno titolo nel dibattito scientifico in corso tra gli studiosi in merito alla ricostruzione architettonica del complesso in epoca augustea. Sono state quindi vagliate le ipotesi ad oggi più accreditate e, alla luce di quanto emerso dalla documentazione d’archivio, è stato possibile dimostrare l’insostenibilità, o quanto meno l’improbabilità, di alcune soluzioni a vantaggio di altre, sino ad arrivare in taluni casi ad orientare la ricerca verso nuove proposte che in futuro varrebbe la pena approfondire anche con l’ausilio delle nuove tecnologie.
30-set-2024
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1733112
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