La competenza della Corte nel settore della PESC è circoscritta, ai sensi dell’articolo 275, secondo comma, TFUE, ai giudizi vertenti sulla legittimità delle decisioni che prevedono misure restrittive nei confronti di persone fisiche e giuridiche e sul rispetto della clausola di non-interferenza di cui all’articolo 40 TUE. Come noto, la Corte ha ampliato la propria giurisdizione in materia, sul presupposto che le limitazioni sancite dagli articoli 24 TUE e 275 TFUE, configurando una deroga alla competenza generale della Corte nel garantire l’uniforme interpretazione e applicazione dei Trattati ai sensi dell’articolo 19 TUE, debbano essere interpretate in modo restrittivo. La sentenza KS e KD, pur inserendosi nel solco di quest’evoluzione giurisprudenziale, ha introdotto alcuni elementi di novità meritevoli di approfondimento (sentenza della Corte – Grande Sezione – del 10 settembre 2024, cause riunite C-29/22 P e C-44/22 P). Per la prima volta, infatti, i giudici di Lussemburgo sono stati chiamati a valutare la ricevibilità di una domanda di risarcimento danni ex articolo 340 TFUE relativa a talune condotte, imputabili all’Unione, strettamente correlate all’esercizio della PESC, in quanto verificatesi nell'ambito della missione PSDC EULEX Kosovo. Pur riconoscendo la propria competenza nel caso di specie, la Corte non ha fatto leva sulla necessità di garantire una tutela giurisdizionale effettiva ai soggetti che subiscano una violazione di diritti umani fondamentali, bensì ha dato continuità al filone giurisprudenziale affermatosi in Elitaliana, H c. Consiglio e KF/CSUE, accogliendone però un’interpretazione espansiva non priva di ambiguità. Nel caso in esame, infatti, a differenza delle sentenze precedenti, le condotte contestate, lungi dal ricollegarsi a disposizioni estranee al quadro PESC, si inserivano pienamente nel contesto operativo di una missione PSDC. Da questo punto di vista, la sentenza in esame appare destinata ad incidere in maniera significativa sull’ampiezza della competenza spettante alla Corte in ambito PESC.

Le violazioni dei diritti fondamentali nel contesto delle missioni PSDC: verso il completamento dei rimedi giurisdizionali in ambito PESC? / DI ANSELMO, Lorenzo. - In: ORDINE INTERNAZIONALE E DIRITTI UMANI. - ISSN 2284-3531. - Osservatorio sulla Corte di giustizia dell’Unione europea n. 5/2024(2024), pp. 1010-1018.

Le violazioni dei diritti fondamentali nel contesto delle missioni PSDC: verso il completamento dei rimedi giurisdizionali in ambito PESC?

Lorenzo Di Anselmo
2024

Abstract

La competenza della Corte nel settore della PESC è circoscritta, ai sensi dell’articolo 275, secondo comma, TFUE, ai giudizi vertenti sulla legittimità delle decisioni che prevedono misure restrittive nei confronti di persone fisiche e giuridiche e sul rispetto della clausola di non-interferenza di cui all’articolo 40 TUE. Come noto, la Corte ha ampliato la propria giurisdizione in materia, sul presupposto che le limitazioni sancite dagli articoli 24 TUE e 275 TFUE, configurando una deroga alla competenza generale della Corte nel garantire l’uniforme interpretazione e applicazione dei Trattati ai sensi dell’articolo 19 TUE, debbano essere interpretate in modo restrittivo. La sentenza KS e KD, pur inserendosi nel solco di quest’evoluzione giurisprudenziale, ha introdotto alcuni elementi di novità meritevoli di approfondimento (sentenza della Corte – Grande Sezione – del 10 settembre 2024, cause riunite C-29/22 P e C-44/22 P). Per la prima volta, infatti, i giudici di Lussemburgo sono stati chiamati a valutare la ricevibilità di una domanda di risarcimento danni ex articolo 340 TFUE relativa a talune condotte, imputabili all’Unione, strettamente correlate all’esercizio della PESC, in quanto verificatesi nell'ambito della missione PSDC EULEX Kosovo. Pur riconoscendo la propria competenza nel caso di specie, la Corte non ha fatto leva sulla necessità di garantire una tutela giurisdizionale effettiva ai soggetti che subiscano una violazione di diritti umani fondamentali, bensì ha dato continuità al filone giurisprudenziale affermatosi in Elitaliana, H c. Consiglio e KF/CSUE, accogliendone però un’interpretazione espansiva non priva di ambiguità. Nel caso in esame, infatti, a differenza delle sentenze precedenti, le condotte contestate, lungi dal ricollegarsi a disposizioni estranee al quadro PESC, si inserivano pienamente nel contesto operativo di una missione PSDC. Da questo punto di vista, la sentenza in esame appare destinata ad incidere in maniera significativa sull’ampiezza della competenza spettante alla Corte in ambito PESC.
2024
Pesc; Eulex Kosovo; tutela giurisdizionale; diritti fondamentali; risarcimento danni
01 Pubblicazione su rivista::01c Nota a sentenza
Le violazioni dei diritti fondamentali nel contesto delle missioni PSDC: verso il completamento dei rimedi giurisdizionali in ambito PESC? / DI ANSELMO, Lorenzo. - In: ORDINE INTERNAZIONALE E DIRITTI UMANI. - ISSN 2284-3531. - Osservatorio sulla Corte di giustizia dell’Unione europea n. 5/2024(2024), pp. 1010-1018.
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Di Anselmo_violazioni_2024.pdf

accesso aperto

Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 335.47 kB
Formato Adobe PDF
335.47 kB Adobe PDF

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1730591
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact