Rome presents several examples of industrial landscape, designed and integrated with the context in which they are inserted and following a particular compositional aesthetic logic. It is in fact a type of cultural asset, which can be analyzed at different scales. At the urban scale it is necessary to emphasize the relevant role that industrial buildings have played both socially and economically within the city, while at the architectural level it is possible to consider the compositional, technological and engineering aspects they show in the different existing typologies. The paper presented focuses on the case study of Teatro India (part of the former Mira Lanza factory), located in the Ostiense district of Rome, where some production spaces of the early 20th century have been converted into places dedicated to culture. Through the tools of drawing and surveying, it was possible to carry out an analysis of the place from the general to the particular, going to identify the main features, a “grammar of elements” that becomes the genesis of a geometric proportioning between the parts, where solids and voids alternate in a constant rhythm.

La città di Roma presenta diversi esempi di paesaggio industriale, progettati e integrati con il contesto in cui sono inseriti, secondo una particolare logica estetica compositiva. Si tratta infatti di una tipologia di bene culturale, analizzabile alle diverse scale. A scala urbana è doveroso sottolineare il ruolo rilevante che gli edifici industriali hanno svolto sia dal punto di vista sociale che economico all’interno della città, mentre a livello architettonico è possibile considerare gli aspetti compositivi, tecnologici ed ingegneristici che mostrano nelle diverse tipologie esistenti. Il contributo presentato si concentra sul caso studio del Teatro India (parte dello stabilimento ex Mira Lanza), situato nel quartiere Ostiense di Roma, dove alcuni spazi di produzione dell’inizio del XX secolo, sono stati riconvertiti in luoghi dedicati alla cultura. Attraverso gli strumenti del disegno e del rilievo è stato possibile effettuare un’analisi del luogo dal generale al particolare, andando ad individuare alcuni caratteri salienti, una “grammatica di elementi” che diviene genesi di un proporzionamento geometrico tra le parti, dove pieni e vuoti si avvicendano in un ritmo costante.

Teatro India a Roma, forma struttura e proporzione nel paesaggio industriale / Chiavoni, Emanuela; Trivi, MARIA BELEN; Porfiri, Francesca; Rebecchini, Federico. - (2024), pp. 1179-1196. (Intervento presentato al convegno UID 2024 - 45° Convegno Internazionale dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione Congresso della Unione Italiana per il Disegno tenutosi a Padova, Venezia) [10.3280/oa-1180-c530].

Teatro India a Roma, forma struttura e proporzione nel paesaggio industriale

Emanuela Chiavoni;Maria Belen Trivi;Francesca Porfiri;Federico Rebecchini
2024

Abstract

Rome presents several examples of industrial landscape, designed and integrated with the context in which they are inserted and following a particular compositional aesthetic logic. It is in fact a type of cultural asset, which can be analyzed at different scales. At the urban scale it is necessary to emphasize the relevant role that industrial buildings have played both socially and economically within the city, while at the architectural level it is possible to consider the compositional, technological and engineering aspects they show in the different existing typologies. The paper presented focuses on the case study of Teatro India (part of the former Mira Lanza factory), located in the Ostiense district of Rome, where some production spaces of the early 20th century have been converted into places dedicated to culture. Through the tools of drawing and surveying, it was possible to carry out an analysis of the place from the general to the particular, going to identify the main features, a “grammar of elements” that becomes the genesis of a geometric proportioning between the parts, where solids and voids alternate in a constant rhythm.
2024
UID 2024 - 45° Convegno Internazionale dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione Congresso della Unione Italiana per il Disegno
La città di Roma presenta diversi esempi di paesaggio industriale, progettati e integrati con il contesto in cui sono inseriti, secondo una particolare logica estetica compositiva. Si tratta infatti di una tipologia di bene culturale, analizzabile alle diverse scale. A scala urbana è doveroso sottolineare il ruolo rilevante che gli edifici industriali hanno svolto sia dal punto di vista sociale che economico all’interno della città, mentre a livello architettonico è possibile considerare gli aspetti compositivi, tecnologici ed ingegneristici che mostrano nelle diverse tipologie esistenti. Il contributo presentato si concentra sul caso studio del Teatro India (parte dello stabilimento ex Mira Lanza), situato nel quartiere Ostiense di Roma, dove alcuni spazi di produzione dell’inizio del XX secolo, sono stati riconvertiti in luoghi dedicati alla cultura. Attraverso gli strumenti del disegno e del rilievo è stato possibile effettuare un’analisi del luogo dal generale al particolare, andando ad individuare alcuni caratteri salienti, una “grammatica di elementi” che diviene genesi di un proporzionamento geometrico tra le parti, dove pieni e vuoti si avvicendano in un ritmo costante.
archeologia industriale; teatro India; analisi proporzionale; rappresentazione; rilievo integrato
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Teatro India a Roma, forma struttura e proporzione nel paesaggio industriale / Chiavoni, Emanuela; Trivi, MARIA BELEN; Porfiri, Francesca; Rebecchini, Federico. - (2024), pp. 1179-1196. (Intervento presentato al convegno UID 2024 - 45° Convegno Internazionale dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione Congresso della Unione Italiana per il Disegno tenutosi a Padova, Venezia) [10.3280/oa-1180-c530].
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1721125
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