Terrecotte architettoniche dall'Italia Centrale nel Museo Archeologico Statale di Ascoli Piceno

The Archaeological Museum of Ascoli Piceno houses several architectural terracottas that are part of the 19th-century collection assembled by the local archaeologist Giulio Gabrielli. These items consist mostly of specimens acquired to enhance the collection of the then newly established Civic Museum. Until now, these terracottas have remained largely unknown and consist primarily of antefixes dating from the 2nd century BCE onward, some of which represent previously undocumented types. The examination of Gabrielli's handwritten notebooks and the preservation of the original labels now shed light on the provenance of certain pieces. Noteworthy among these are some antefixes from Rome (Vigna Guidi area) and others from the Adriatic side, both from well-known contexts (e.g., Monte Rinaldo and Cupra Marittima) and from lesser-known toponyms, for which verification of the archaeological evidence is necessary to recover information about their original contexts.

Il Museo Archeologico di Ascoli Piceno custodisce alcune terrecotte architettoniche facenti parte della collezione ottocentesca messa in piedi dall’archeologo locale Giulio Gabrielli. Si tratta per lo più di esemplari acquistati al fine di incrementare la collezione dell’allora erigendo Museo Civico. Queste terrecotte, rimaste fino ad oggi sconosciute, consistono prevalentemente in antefisse databili a partire dal II sec. a.C., alcune delle quali di tipologia inedita. La consultazione dei taccuini manoscritti di Gabrielli e la conservazione delle etichette originarie permettono ora di far luce sulla provenienza di alcuni pezzi. Tra di essi si segnalano alcune antefisse da Roma (loc. Vigna Guidi) ed altre dal versante adriatico, sia da contesti già noti (ad es. Monte Rinaldo e Cupra Marittima) che da toponimi poco conosciuti per i quali, dunque, è necessaria una verifica delle evidenze archeologiche con l’obiettivo di recuperare il tipo di contesto di provenienza.