Le montagne, le prominenze che si staccano dalla superficie terrestre, sono il punto di incontro tra cielo e terra, ed emanano un’aura atavicamente irresistibile all’uomo; geografie verticali, sono state luogo in cui questi ha fatto esperienza del divino, così come traspare nella quasi totalità dei testi sacri. Sito principe dove l’uomo incontra il divino, la montagna, è espressione naturale della nascita del cosmo e di conseguenza è tema fondamentale nella rappresentazione del paesaggio, durante tutto il corso della storia umana; in ambito architettonico, la tensione tettonica che vi è insi- ta, ha stimolato pensiero teorico diversi maestri tra cui: Jhon Ruskin, Eugène Emmanuel Viollet-le-Duc e Bruno Taut. Nelle loro opere il paesaggio naturale montano è mezzo di sintesi, perché, rappresentato nella sua essenza bivalente, che consente di visualizzare efficacemente il principio cosmogonico del quale le vette sono irriducibilmente portatrici; la messa a sistema delle loro produzioni sul tema, permette di iniziare a tracciare una linea grazie alla quale si può a restituire il ruolo che queste potrebbero avere nella speculazione contemporanea.
Tettonica della tensione. Restituire il mito delle geografie verticali / Tosetto, Francesco. - (2024), pp. 190-199. (Intervento presentato al convegno VL 2024. International Conference on Visualizing Landscape tenutosi a Alghero).
Tettonica della tensione. Restituire il mito delle geografie verticali
Francesco Tosetto
Primo
2024
Abstract
Le montagne, le prominenze che si staccano dalla superficie terrestre, sono il punto di incontro tra cielo e terra, ed emanano un’aura atavicamente irresistibile all’uomo; geografie verticali, sono state luogo in cui questi ha fatto esperienza del divino, così come traspare nella quasi totalità dei testi sacri. Sito principe dove l’uomo incontra il divino, la montagna, è espressione naturale della nascita del cosmo e di conseguenza è tema fondamentale nella rappresentazione del paesaggio, durante tutto il corso della storia umana; in ambito architettonico, la tensione tettonica che vi è insi- ta, ha stimolato pensiero teorico diversi maestri tra cui: Jhon Ruskin, Eugène Emmanuel Viollet-le-Duc e Bruno Taut. Nelle loro opere il paesaggio naturale montano è mezzo di sintesi, perché, rappresentato nella sua essenza bivalente, che consente di visualizzare efficacemente il principio cosmogonico del quale le vette sono irriducibilmente portatrici; la messa a sistema delle loro produzioni sul tema, permette di iniziare a tracciare una linea grazie alla quale si può a restituire il ruolo che queste potrebbero avere nella speculazione contemporanea.File | Dimensione | Formato | |
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