Il presente contributo analizza quali trasformazioni un paesaggio di guerra possa apportare a un territorio e se, dopo il conflitto bellico, sia possibile attuare un processo di reversibilità o procedere verso una valorizzazione dei siti. Questo tipo di indagine è di grande interesse in Italia, dove i confini sono costituiti da circa 7500 km di costa e hanno visto la costruzione di sistemi di difesa costieri a protezione dagli sbarchi Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale. L'isola d'Elba, per la sua vicinanza alla Corsica, è stata particolarmente fortificata con batterie e fortezze, tanto da essere definita una "sentinella avanzata nel mar Tirreno". La ricerca esplora il paesaggio costiero della batteria elbana di Punta dei Ripalti, raccogliendo inizialmente fonti documentali e dati geometrici e materiali, per poi elaborarli e valutare le trasformazioni avvenute al fine di definire una metodologia di comunicazione e valorizzazione. Infatti, la considerevole quantità di cemento armato utilizzata ha determinato una "non-riconversione" della batteria costiera, lasciandola abbandonata a sé stessa e priva di segnalazioni. Gli autori propongono l'utilizzo di tecnologie dell'informazione e APP legate al sistema museale SMART (Sistema Museale dell'Arcipelago Toscano) per comunicare e far conoscere la storia del luogo.
Valorizzare i paesaggi di guerra. L’Isola d’Elba durante la Seconda Guerra Mondiale / Empler, Tommaso; Caldarone, Adriana; Fusinetti, Alexandra. - (2024), pp. 704-721. (Intervento presentato al convegno Visualizing Landscape tenutosi a Alghero).
Valorizzare i paesaggi di guerra. L’Isola d’Elba durante la Seconda Guerra Mondiale
tommaso empler;adriana caldarone;alexandra fusinetti
2024
Abstract
Il presente contributo analizza quali trasformazioni un paesaggio di guerra possa apportare a un territorio e se, dopo il conflitto bellico, sia possibile attuare un processo di reversibilità o procedere verso una valorizzazione dei siti. Questo tipo di indagine è di grande interesse in Italia, dove i confini sono costituiti da circa 7500 km di costa e hanno visto la costruzione di sistemi di difesa costieri a protezione dagli sbarchi Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale. L'isola d'Elba, per la sua vicinanza alla Corsica, è stata particolarmente fortificata con batterie e fortezze, tanto da essere definita una "sentinella avanzata nel mar Tirreno". La ricerca esplora il paesaggio costiero della batteria elbana di Punta dei Ripalti, raccogliendo inizialmente fonti documentali e dati geometrici e materiali, per poi elaborarli e valutare le trasformazioni avvenute al fine di definire una metodologia di comunicazione e valorizzazione. Infatti, la considerevole quantità di cemento armato utilizzata ha determinato una "non-riconversione" della batteria costiera, lasciandola abbandonata a sé stessa e priva di segnalazioni. Gli autori propongono l'utilizzo di tecnologie dell'informazione e APP legate al sistema museale SMART (Sistema Museale dell'Arcipelago Toscano) per comunicare e far conoscere la storia del luogo.File | Dimensione | Formato | |
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