La motivazione è spesso definita come il “motore” dell’apprendimento ed è universalmente riconosciuta come un elemento cruciale per determinare la qualità dell’esperienza scolastica degli studenti (Pintrich, 2003). Negli ultimi trent’anni, la ricerca educativa ha sempre più adottato il quadro concettuale della Self-Determination Theory (SDT; Ryan & Deci, 2017) per spiegare il ruolo fondamentale del contesto sociale nello sviluppo della motivazione ad apprendere degli studenti. La SDT sostiene che la regolazione per la motivazione ad apprendere può essere collocata lungo un continuum di autodeterminazione, che inizia dall’assenza di regolazione, passa per diverse forme di regolazione esterna ed infine arriva alla regolazione intrinseca. La motivazione intrinseca rappresenta il prototipo dell’autodeterminazione ed è associata positivamente a un miglior apprendimento e al benessere degli studenti. Pertanto, diventa cruciale comprendere come agevolare il processo di autoregolazione. Secondo la SDT, questo processo è favorito quando i bisogni psicologici di base (autonomia, competenza e relazione) degli studenti ricevono il giusto supporto, poiché la soddisfazione di tali bisogni aiuta gli studenti a es-sere più inclini a interiorizzare la loro motivazione per l’apprendimento e ad impegnarsi in modo autonomo nei loro studi (Ryan & Deci, 2020). Promuovere il processo di autoregolazione è, quindi, considerato uno degli obiettivi più sfidanti nell’insegnamento, poiché non tutte le attività o compiti sono intrinsecamente motivanti, eppure possono essere importanti per gli studenti. Il grado in cui gli studenti sperimentano i diversi tipi di motivazione varia in base a fattori situazionali e contestuali e, secondo la SDT, il contesto non influisce direttamente sull’autoregolazione della motivazione, ma può favorire la soddisfazione dei bisogni psicologici di base degli studenti. In questa prospettiva, tra gli elementi chiave all’interno del contesto educativo, il supporto all’autonomia degli studenti, fornito dagli insegnanti in classe, è di particolare importanza. Questo supporto è cruciale nel plasmare la motivazione autonoma degli studenti e nel guidare il loro processo di autoregolazione dei valori e delle regole, che può avere un impatto diretto sull’apprendimento, sulle performance scolastiche e sul benessere generale degli studenti, in modo particolare durante l’adolescenza. Le relazioni tra insegnanti e studenti, soprattutto durante questa importante fase di crescita degli studenti, possono rappresentare una sfida, poiché gli adolescenti tendono a sviluppare una maggiore indipendenza e a cercare di affermare la propria identità. Nono-stante ciò, è essenziale riconoscere l’importanza di queste relazioni per il coinvolgimento degli studenti nel processo di apprendimento. Gli insegnanti che dimostrano un interesse genuino per gli studenti, che li ascoltano e li comprendono, possono contribuire a creare un ambiente accogliente e di supporto all’autonomia. Ciò che gli insegnanti “fanno” e “dicono” durante le interazioni con gli studenti definisce il loro stile di insegnamento (Reeve & Jang, 2009), il quale può avere un impatto positivo o negativo sui bisogni degli adolescenti, sottolineando l’importanza di saper riconoscere e valutare attentamente il profilo dell’insegnante che promuove l’autonomia degli studenti a scuola. Nonostante le ricerche sulla SDT siano state condotte per oltre 30 anni, permangono ancora notevoli ambiguità concettuali intorno al tema del supporto all’autonomia. La tesi ha quindi l’obiettivo di affrontare l’ampio e complesso concetto di supporto all’autonomia degli studenti, nel tentativo di fare chiarezza su quali siano i comportamenti che un insegnante deve adottare, nelle sue pratiche di insegnamento quotidiane, per essere definito un insegnante che supporta la motivazione degli studenti. La tesi è strutturata in due parti, ognuna articolata in tre diversi capitoli. La prima parte, intitolata “la Self-Determination Theory a scuola: l’importanza del supporto all’autonomia”, fornisce il quadro della letteratura di riferimento, sia da un punto di vista generale, sia da un punto di vista delle sue implicazioni nel contesto scolastico. Nel-lo specifico, nel primo capitolo, verranno descritte le sei mini-teorie che compongono il più ampio quadro della SDT, presentando gli elementi chiave che ne hanno permesso lo sviluppo. Successivamente verrà delineata la teoria all’interno del contesto scolastico, descrivendo il continuum dell’autodeterminazione nello studio e gli esiti educativi associati alle forme più autonome della motivazione, sottolineando come l’autodeterminazione sia essenziale per prevenire la dispersione scolastica, per ottenere migliori risultati nell’apprendimento, e per l’adattamento e il benessere psicologico degli studenti. Il capitolo proseguirà con la descrizione dei bisogni psicologici di base degli studenti, che vengono descritti in relazione al loro ruolo sullo sviluppo e sul mantenimento della motivazione. L’ultimo paragrafo sarà dedicato a descrivere come il contesto sociale assume particolare importanza nell’ambiente educativo, in cui insegnanti, genitori e pari possono svolgere un ruolo significativo nel promuovere la soddisfazione dei bi-sogni degli studenti e, di conseguenza, influenzare la loro motivazione scolastica (Ryan & Deci, 2020; Guay, 2022). Verrà, nello specifico, messo in luce l’elemento chiave all’interno di questo contesto sociale, ovvero il supporto all’autonomia degli studenti fornito dagli insegnanti in classe e la necessità di saper riconoscere e valutare, come detto, il pro-filo dell’insegnante che supporta l’autonomia (Reeve & Jang, 2006; Reeve, 2016; Ryan & Deci, 2017, 2020; Reeve & Cheon, 2021). L’obiettivo dei capitoli due e tre della prima parte è, invece, quello di definire come il supporto all’autonomia venga concettualizzato e operazionalizzato, contribuendo a fare chiarezza a quello che sembra essere un concetto in continua evoluzione. Nello specifico, nel secondo capitolo verrà trattato il tema della “concettualizzazione”, delineando e sintetizzando le diverse concezioni e definizioni che assume il supporto all’autonomia da parte degli insegnanti all’interno dell’ampio quadro della SDT; si partirà da una definizione generale, fino ad arrivare alla più recente concettualizzazione dei Teachers’ Motivational behaviors (Ahmadi et al., 2023), che torneranno ad essere centrali nella parte empirica della ricerca. Nel terzo capitolo sarà trattata la questione della “operazionalizzazione”, attraverso la presentazione di una revisione sistematica degli strumenti di misura del supporto all’autonomia degli studenti. L’interesse della revisione si focalizzerà sulla capacità di questi strumenti di misurare in modo accurato i comportamenti che caratterizzano il supporto all’autonomia nel contesto dell’insegnamento, identificando possibili lacune, o limiti, nei metodi di misurazione esistenti e fornendo una guida per lo sviluppo di strumenti efficaci e validi per valutare il supporto all’autonomia nel contesto scolastico. La seconda parte della tesi è dedicata alla ricerca empirica, nello specifico allo studio longitudinale condotto in tre scuole secondarie di primo grado e in una scuola secondaria di secondo grado, durante gli anni scolastici 2021-22 e 2022-23, coinvolgendo circa 2000 studenti in quattro diverse fasi di raccolta dati. La necessità di avviare uno studio longitudinale nasce per colmare una lacuna nella ricerca nazionale, specificatamente la mancanza di studi longitudinali che applicano l’approccio della SDT alla scuola secondaria di primo grado. Il primo capitolo, di questa seconda parte, offrirà una breve introduzione teorica sugli studi longitudinali e introdurrà il campione e l’obiettivo generale della ricerca, ovvero valutare come gli studenti percepiscono il supporto all’autonomia da parte degli insegnanti, con un focus particolare sulla scuola secondaria di primo grado. Questo contribuirà a una migliore comprensione dei fattori che guidano la motivazione e il benessere degli studenti in questo specifico contesto scolastico. Nel secondo capitolo si presenterà il primo studio, che si concentrerà sulle prime due raccolte dati dell’indagine longitudinale, esaminando come si relazionano nel tempo il supporto all’autonomia da parte degli insegnanti e i bisogni psicologici degli studenti. Si approfondirà in particolare la relazione tra il bisogno di relazione, la motivazione e il benessere scolastico. Per la realizzazione dello studio sono stati adattati e validati due specifici strumenti di misura, che verranno presentati nei risultati dello studio. Nell’ultimo capitolo verrà presentato un secondo studio, che avrà l’obiettivo di analizzare i comportamenti motivazionali degli insegnanti, in relazione alla motivazione autonoma degli studenti. Inoltre, verrà descritto il processo di sviluppo di una nuova scala per misurare i comportamenti degli insegnanti, processo che ha seguito il modello dei Teachers’ Motivational Behaviors proposto da Ahmadi e colleghi (2023). La tesi si chiude con le conclusioni, in cui verranno discussi sia i limiti sia le prospettive di ricerca future. L’intera ricerca è stata svolta con il fine ultimo di contribuire a una migliore comprensione delle dinamiche educative e alla formulazione di orientamenti pedagogici per migliorare l’agire quotidiano degli insegnanti e, di conseguenza, l’esperienza di apprendimento degli studenti. I risultati emersi dalla ricerca sollevano riflessioni fondamentali che possono avere un impatto diretto sui contesti educativi.

Supportare la motivazione degli studenti a scuola. Uno studio longitudinale basato sulla Self-Determination Theory / Germani, Sara. - (2023 Dec 18).

Supportare la motivazione degli studenti a scuola. Uno studio longitudinale basato sulla Self-Determination Theory

Germani, Sara
18/12/2023

Abstract

La motivazione è spesso definita come il “motore” dell’apprendimento ed è universalmente riconosciuta come un elemento cruciale per determinare la qualità dell’esperienza scolastica degli studenti (Pintrich, 2003). Negli ultimi trent’anni, la ricerca educativa ha sempre più adottato il quadro concettuale della Self-Determination Theory (SDT; Ryan & Deci, 2017) per spiegare il ruolo fondamentale del contesto sociale nello sviluppo della motivazione ad apprendere degli studenti. La SDT sostiene che la regolazione per la motivazione ad apprendere può essere collocata lungo un continuum di autodeterminazione, che inizia dall’assenza di regolazione, passa per diverse forme di regolazione esterna ed infine arriva alla regolazione intrinseca. La motivazione intrinseca rappresenta il prototipo dell’autodeterminazione ed è associata positivamente a un miglior apprendimento e al benessere degli studenti. Pertanto, diventa cruciale comprendere come agevolare il processo di autoregolazione. Secondo la SDT, questo processo è favorito quando i bisogni psicologici di base (autonomia, competenza e relazione) degli studenti ricevono il giusto supporto, poiché la soddisfazione di tali bisogni aiuta gli studenti a es-sere più inclini a interiorizzare la loro motivazione per l’apprendimento e ad impegnarsi in modo autonomo nei loro studi (Ryan & Deci, 2020). Promuovere il processo di autoregolazione è, quindi, considerato uno degli obiettivi più sfidanti nell’insegnamento, poiché non tutte le attività o compiti sono intrinsecamente motivanti, eppure possono essere importanti per gli studenti. Il grado in cui gli studenti sperimentano i diversi tipi di motivazione varia in base a fattori situazionali e contestuali e, secondo la SDT, il contesto non influisce direttamente sull’autoregolazione della motivazione, ma può favorire la soddisfazione dei bisogni psicologici di base degli studenti. In questa prospettiva, tra gli elementi chiave all’interno del contesto educativo, il supporto all’autonomia degli studenti, fornito dagli insegnanti in classe, è di particolare importanza. Questo supporto è cruciale nel plasmare la motivazione autonoma degli studenti e nel guidare il loro processo di autoregolazione dei valori e delle regole, che può avere un impatto diretto sull’apprendimento, sulle performance scolastiche e sul benessere generale degli studenti, in modo particolare durante l’adolescenza. Le relazioni tra insegnanti e studenti, soprattutto durante questa importante fase di crescita degli studenti, possono rappresentare una sfida, poiché gli adolescenti tendono a sviluppare una maggiore indipendenza e a cercare di affermare la propria identità. Nono-stante ciò, è essenziale riconoscere l’importanza di queste relazioni per il coinvolgimento degli studenti nel processo di apprendimento. Gli insegnanti che dimostrano un interesse genuino per gli studenti, che li ascoltano e li comprendono, possono contribuire a creare un ambiente accogliente e di supporto all’autonomia. Ciò che gli insegnanti “fanno” e “dicono” durante le interazioni con gli studenti definisce il loro stile di insegnamento (Reeve & Jang, 2009), il quale può avere un impatto positivo o negativo sui bisogni degli adolescenti, sottolineando l’importanza di saper riconoscere e valutare attentamente il profilo dell’insegnante che promuove l’autonomia degli studenti a scuola. Nonostante le ricerche sulla SDT siano state condotte per oltre 30 anni, permangono ancora notevoli ambiguità concettuali intorno al tema del supporto all’autonomia. La tesi ha quindi l’obiettivo di affrontare l’ampio e complesso concetto di supporto all’autonomia degli studenti, nel tentativo di fare chiarezza su quali siano i comportamenti che un insegnante deve adottare, nelle sue pratiche di insegnamento quotidiane, per essere definito un insegnante che supporta la motivazione degli studenti. La tesi è strutturata in due parti, ognuna articolata in tre diversi capitoli. La prima parte, intitolata “la Self-Determination Theory a scuola: l’importanza del supporto all’autonomia”, fornisce il quadro della letteratura di riferimento, sia da un punto di vista generale, sia da un punto di vista delle sue implicazioni nel contesto scolastico. Nel-lo specifico, nel primo capitolo, verranno descritte le sei mini-teorie che compongono il più ampio quadro della SDT, presentando gli elementi chiave che ne hanno permesso lo sviluppo. Successivamente verrà delineata la teoria all’interno del contesto scolastico, descrivendo il continuum dell’autodeterminazione nello studio e gli esiti educativi associati alle forme più autonome della motivazione, sottolineando come l’autodeterminazione sia essenziale per prevenire la dispersione scolastica, per ottenere migliori risultati nell’apprendimento, e per l’adattamento e il benessere psicologico degli studenti. Il capitolo proseguirà con la descrizione dei bisogni psicologici di base degli studenti, che vengono descritti in relazione al loro ruolo sullo sviluppo e sul mantenimento della motivazione. L’ultimo paragrafo sarà dedicato a descrivere come il contesto sociale assume particolare importanza nell’ambiente educativo, in cui insegnanti, genitori e pari possono svolgere un ruolo significativo nel promuovere la soddisfazione dei bi-sogni degli studenti e, di conseguenza, influenzare la loro motivazione scolastica (Ryan & Deci, 2020; Guay, 2022). Verrà, nello specifico, messo in luce l’elemento chiave all’interno di questo contesto sociale, ovvero il supporto all’autonomia degli studenti fornito dagli insegnanti in classe e la necessità di saper riconoscere e valutare, come detto, il pro-filo dell’insegnante che supporta l’autonomia (Reeve & Jang, 2006; Reeve, 2016; Ryan & Deci, 2017, 2020; Reeve & Cheon, 2021). L’obiettivo dei capitoli due e tre della prima parte è, invece, quello di definire come il supporto all’autonomia venga concettualizzato e operazionalizzato, contribuendo a fare chiarezza a quello che sembra essere un concetto in continua evoluzione. Nello specifico, nel secondo capitolo verrà trattato il tema della “concettualizzazione”, delineando e sintetizzando le diverse concezioni e definizioni che assume il supporto all’autonomia da parte degli insegnanti all’interno dell’ampio quadro della SDT; si partirà da una definizione generale, fino ad arrivare alla più recente concettualizzazione dei Teachers’ Motivational behaviors (Ahmadi et al., 2023), che torneranno ad essere centrali nella parte empirica della ricerca. Nel terzo capitolo sarà trattata la questione della “operazionalizzazione”, attraverso la presentazione di una revisione sistematica degli strumenti di misura del supporto all’autonomia degli studenti. L’interesse della revisione si focalizzerà sulla capacità di questi strumenti di misurare in modo accurato i comportamenti che caratterizzano il supporto all’autonomia nel contesto dell’insegnamento, identificando possibili lacune, o limiti, nei metodi di misurazione esistenti e fornendo una guida per lo sviluppo di strumenti efficaci e validi per valutare il supporto all’autonomia nel contesto scolastico. La seconda parte della tesi è dedicata alla ricerca empirica, nello specifico allo studio longitudinale condotto in tre scuole secondarie di primo grado e in una scuola secondaria di secondo grado, durante gli anni scolastici 2021-22 e 2022-23, coinvolgendo circa 2000 studenti in quattro diverse fasi di raccolta dati. La necessità di avviare uno studio longitudinale nasce per colmare una lacuna nella ricerca nazionale, specificatamente la mancanza di studi longitudinali che applicano l’approccio della SDT alla scuola secondaria di primo grado. Il primo capitolo, di questa seconda parte, offrirà una breve introduzione teorica sugli studi longitudinali e introdurrà il campione e l’obiettivo generale della ricerca, ovvero valutare come gli studenti percepiscono il supporto all’autonomia da parte degli insegnanti, con un focus particolare sulla scuola secondaria di primo grado. Questo contribuirà a una migliore comprensione dei fattori che guidano la motivazione e il benessere degli studenti in questo specifico contesto scolastico. Nel secondo capitolo si presenterà il primo studio, che si concentrerà sulle prime due raccolte dati dell’indagine longitudinale, esaminando come si relazionano nel tempo il supporto all’autonomia da parte degli insegnanti e i bisogni psicologici degli studenti. Si approfondirà in particolare la relazione tra il bisogno di relazione, la motivazione e il benessere scolastico. Per la realizzazione dello studio sono stati adattati e validati due specifici strumenti di misura, che verranno presentati nei risultati dello studio. Nell’ultimo capitolo verrà presentato un secondo studio, che avrà l’obiettivo di analizzare i comportamenti motivazionali degli insegnanti, in relazione alla motivazione autonoma degli studenti. Inoltre, verrà descritto il processo di sviluppo di una nuova scala per misurare i comportamenti degli insegnanti, processo che ha seguito il modello dei Teachers’ Motivational Behaviors proposto da Ahmadi e colleghi (2023). La tesi si chiude con le conclusioni, in cui verranno discussi sia i limiti sia le prospettive di ricerca future. L’intera ricerca è stata svolta con il fine ultimo di contribuire a una migliore comprensione delle dinamiche educative e alla formulazione di orientamenti pedagogici per migliorare l’agire quotidiano degli insegnanti e, di conseguenza, l’esperienza di apprendimento degli studenti. I risultati emersi dalla ricerca sollevano riflessioni fondamentali che possono avere un impatto diretto sui contesti educativi.
18-dic-2023
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