La dimensione sindemica della crisi COVID-19, in cui la diffusione epidemiologica assume configurazioni differenti in base al modo in cui interseca squilibri ecologici, diseguaglianze sociali, processi organizzativi discriminatori di accesso ai servizi e beni, ha messo in evidenza il nesso tra crisi e ingiustizia spaziale (Governa, 2014) all'interno della città neoliberale (intesa in senso ampio, in relazione con lo spazio suburbano). In tale contesto sono emerse forme, pratiche e strutture di autorganizzazione che mettono a tema la necessità di difendersi dalla e nella crisi sanitaria e dalle conseguenze della sua gestione. Si sviluppa così un discorso che affronta il panorama del presente pandemico, riconoscendo la distribuzione diseguale della crisi attuale e il modo in cui le politiche istituzionali ricalchino le fratture sociali (Davies, 2014), dandosi come obiettivo immaginare e costruire una rottura rispetto al “ritorno alla normalità”. Strumenti di mutualismo e solidarietà sostanziano organizzazioni che fanno delle pratiche di autodifesa la tattica di affermazione di commons nella logica di un'economia fondamentale (accesso al cibo, salute, spazi pubblici) da sottrarre a processi di messa a valore, finanziarizzazione, estrazione (Harvey, 2012). Questo contributo, di natura teorica ma informato dalla conoscenza e dal coinvolgimento degli autori, vuole evidenziare alcune dinamiche complessive in tali pratiche e modalità organizzative. Seppure caratterizzate da una base territoriale fortemente locale (su livelli cittadini, o ancor più spesso su quartieri), tali esperienze di autodifesa (Saitta, 2013), originatesi in numerosi contesti europei, sviluppano connessioni, attraverso livelli di comunicazione formale e informale, condivisione di esperienze, pratiche attive di supporto (per una parziale panoramica, si veda ad esempio https://www.brigades.info/it/). In particolare, ragionare su un piano translocale permette di mettere a tema le pratiche di tali realtà di autodifesa in termini di formazione di una nuova soggettività politica e di un nuovo stile di attivismo. Di particolare importanza notare come forme già organizzate nel periodo pre-pandemico (collettivi, spazi sociali, palestre e realtà di sport popolari, realtà culturali) abbiano adeguato le proprie pratiche, modi di porsi e comunicare rispetto alla città e ai conflitti che l'attraversano. In conclusione, il contributo vuole evidenziare come le pratiche di autodifesa e autorganizzazione crescano e prendano forma in un’interazione continua e non dualistica tra spazio urbano e spazio digitale, in un moltiplicarsi di piani di comunicazione (Mattoni, 2017) e azione politica tra loro in connessione.

«No volveremos a la normalidad». Appunti interpretativi su pratiche e forme dell’autorganizzazione in pandemia / Spanu, Giacomo; Bertoni, Fabio. - (2023), pp. 437-444. (Intervento presentato al convegno XXXIII Congresso Geografico Italiano GEOGRAFIE IN MOVIMENTO tenutosi a Padova, Italia).

«No volveremos a la normalidad». Appunti interpretativi su pratiche e forme dell’autorganizzazione in pandemia

Giacomo Spanu
Primo
;
2023

Abstract

La dimensione sindemica della crisi COVID-19, in cui la diffusione epidemiologica assume configurazioni differenti in base al modo in cui interseca squilibri ecologici, diseguaglianze sociali, processi organizzativi discriminatori di accesso ai servizi e beni, ha messo in evidenza il nesso tra crisi e ingiustizia spaziale (Governa, 2014) all'interno della città neoliberale (intesa in senso ampio, in relazione con lo spazio suburbano). In tale contesto sono emerse forme, pratiche e strutture di autorganizzazione che mettono a tema la necessità di difendersi dalla e nella crisi sanitaria e dalle conseguenze della sua gestione. Si sviluppa così un discorso che affronta il panorama del presente pandemico, riconoscendo la distribuzione diseguale della crisi attuale e il modo in cui le politiche istituzionali ricalchino le fratture sociali (Davies, 2014), dandosi come obiettivo immaginare e costruire una rottura rispetto al “ritorno alla normalità”. Strumenti di mutualismo e solidarietà sostanziano organizzazioni che fanno delle pratiche di autodifesa la tattica di affermazione di commons nella logica di un'economia fondamentale (accesso al cibo, salute, spazi pubblici) da sottrarre a processi di messa a valore, finanziarizzazione, estrazione (Harvey, 2012). Questo contributo, di natura teorica ma informato dalla conoscenza e dal coinvolgimento degli autori, vuole evidenziare alcune dinamiche complessive in tali pratiche e modalità organizzative. Seppure caratterizzate da una base territoriale fortemente locale (su livelli cittadini, o ancor più spesso su quartieri), tali esperienze di autodifesa (Saitta, 2013), originatesi in numerosi contesti europei, sviluppano connessioni, attraverso livelli di comunicazione formale e informale, condivisione di esperienze, pratiche attive di supporto (per una parziale panoramica, si veda ad esempio https://www.brigades.info/it/). In particolare, ragionare su un piano translocale permette di mettere a tema le pratiche di tali realtà di autodifesa in termini di formazione di una nuova soggettività politica e di un nuovo stile di attivismo. Di particolare importanza notare come forme già organizzate nel periodo pre-pandemico (collettivi, spazi sociali, palestre e realtà di sport popolari, realtà culturali) abbiano adeguato le proprie pratiche, modi di porsi e comunicare rispetto alla città e ai conflitti che l'attraversano. In conclusione, il contributo vuole evidenziare come le pratiche di autodifesa e autorganizzazione crescano e prendano forma in un’interazione continua e non dualistica tra spazio urbano e spazio digitale, in un moltiplicarsi di piani di comunicazione (Mattoni, 2017) e azione politica tra loro in connessione.
2023
XXXIII Congresso Geografico Italiano GEOGRAFIE IN MOVIMENTO
mutualismo; città; covid-19; comunicazione
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
«No volveremos a la normalidad». Appunti interpretativi su pratiche e forme dell’autorganizzazione in pandemia / Spanu, Giacomo; Bertoni, Fabio. - (2023), pp. 437-444. (Intervento presentato al convegno XXXIII Congresso Geografico Italiano GEOGRAFIE IN MOVIMENTO tenutosi a Padova, Italia).
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