Il diritto a conoscere le proprie origini: l'intervento delle Sezioni Unite

I contrasti giurisprudenziali in materia di parti anonimi e diritto del figlio a conoscere le proprie origini, causati dal mancato intervento del legislatore a seguito della pronuncia della Corte Costituzionale n. 278/2013 e dei precedenti arresti della Corte EDU, hanno reso necessario l’intervento delle Sezioni Unite, che hanno colmato l’angoscioso vuoto di tutela, riconoscendo il potere del giudice di merito di verificare, su istanza del figlio, l’attualità della volontà della madre che avesse scelto di rimanere anonima ai sensi dell’art. 30, comma 1°, del d.p.r. n. 396/2000. Il commento ripercorre le posizioni dottrinali e l’iter giurisprudenziale di accreditamento dell’istituto dell’interpello riservato, esaminando l’impatto del congiunto operare delle Corti europee per assicurare effettività alla tutela dei diritti fondamentali.